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PROMOSSE
BARANZATESE 9
Raggiungere l’Eccellenza e riscrivere la storia della Baranza: questi i due obiettivi che si era posto Paolo Di Nunno nel giorno del suo insediamento a Baranzate. Il presidente ex Lecco porta nel Nord di Milano due fedelissimi della sua esperienza in riva al lago, Uberto Tomanin, in qualità di allenatore, e Riccardo Capogna, attaccante ai tempi della Serie C. Con loro approdano in gialloblù, tra gli altri, Nicolò Englaro dal Lissone, Lorenzo Borsani dall’Universal, Davide Malvestiti dal Vittuone, Jacopo D’Apolito dal Club Milano e Mirko Cavaliere dalla Base, unendosi a Lillo, Stoica e compagni. I risultati dopo 15 partite sono strabilianti: 38 punti fatti (2,53 di media a partita) frutto di 12 vittorie e due pareggi, 38 gol fatti – suddivisi tra 11 giocatori – 8 subiti, 9 reti inviolate. La profondità della rosa in ogni reparto permette a Tomanin di gestire le rotazioni e tenere tutti sul pezzo, al fine che ognuno possa sentirsi importante per il progetto. Un esempio? In attacco competono per tre posti Capogna, Cavaliere, Lillo e Fantaziu. Fuori serie.
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MORAZZONE 9
Il 2024 dei rossoblù è stato sensazionale, forse irripetibile. Dopo aver vinto il Girone A di Prima Categoria, il Morazzone saluta Cau e accoglie Massimo Rovellini per continuare il percorso di crescita di una squadra che conferma lo zoccolo duro delle ultime stagioni: Martignoni, Ghizzi, Libralon, Giordano, Italiano, Picetti e Mastorgio. Accanto a essi trovano posto alcuni dei ragazzi che nella passata stagione hanno vinto il titolo regionale Under 19 – tra cui Caporali e Castrovillari – nonché i rinforzi chiesti da Rovellini stesso – uno su tutti Petruzzellis che segue l’allenatore dal Valle Olona. Settimana dopo settimana il Morazzone rafforza la posizione in classifica e a novembre assapora il gusto della vetta. L’unico neo, lo scivolone di Uboldo, non cancella il percorso straordinario di Rovellini, già entrato nella Hall of Fame della società varesotta: mai nessuno prima di lui aveva conquistato 36 punti nel girone d’andata in Promozione. La ciliegina sulla torta è la competenza che ogni membro della società ha fornito per la costruzione e il consolidamento di questa piacevole realtà. La Cenerentola diventa corazzata.
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BESNATESE 8
Tre sconfitte nelle prime tre giornate potevano suonare come un campanello d’allarme. A Besnate non si sono fatti prendere dalla frenesia, consentendo a Rasini di proseguire il suo lavoro e condurre i biancazzurri fino all’attuale terzo posto, trainato dalle super prestazioni di Deodato, Tomasini e Bertuzzi. Nelle ultime dodici giornate ha il merito di conquistare solamente due punti in meno delle prime due della classe; è una delle società più virtuose nell’inserimento graduale dei talenti del proprio vivaio, tra cui Casamassima, Marinuzzi, Mastrogiacomi e Fofana. Da migliorare nella seconda parte della stagione i numeri difensivi: 19 i gol subiti che hanno permesso al duo Rinaldi-Lupu di mantenere inviolata la porta solo in due circostanze. Attenta al futuro.
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ACCADEMIA BMV 8
Dopo aver chiuso con uno storico secondo posto la passata stagione – dietro solamente alla leggendaria Lentatese di Luca Valente – la nuova Accademia Bmv targata Ivan Stincone non finisce di stupire: l’ottima organizzazione difensiva dimostra la solidità del club rossoblù, nonché la base delle sette vittorie maturate. Particolarmente interessante la capacità di trovare la rete nei momenti cruciali della partita: tre di queste sette vittorie sono maturate negli ultimi 15 minuti. In attacco, il tridente Caccia-Folla-Rondanini catalizza il 50% dei gol di squadra; tra i pali, Heinzl è sinonimo di garanzia, davanti a una rocciosa difesa incentrata su Bonizzoni e Passafiume che si conferma la terza meno battuta del torneo. Granitica.
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AURORA CMC 7.5
La formazione allenata da Alberto Maestroni vuole atterrare in zona playoff e cancellare la delusione patita nella scorsa stagione. La spina dorsale del gruppo è composta da persone di immensa esperienza, tra cui Russo in porta, Dell’Aera in difesa e il «Sovrano» Anzano in attacco, abile a gestire i momenti di maggior tensione, come testimoniano i soli 36 gialli e un rosso nelle prime quindici partite. Tra i giovani più attenzionati a Cerro Maggiore da evidenziare le prestazioni di Montani, Arizzi, Colombo e i gemelli Lelli. Da migliorare la tenuta difensiva – 27 i gol subiti – e la capacità di rimanere attaccati alla partita in caso di svantaggio: su 6 sconfitte, 3 sono arrivate con almeno 3 gol di scarto. Saggia.
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CANEGRATE 7
Piacevole realtà della Promozione che vuole ricalcare le orme del Sassuolo targato Di Francesco e De Zerbi; il 4-3-3 di Andrea Martino è ben riconoscibile attraverso un gioco propositivo e spumeggiante, a volte (forse) troppo offensivo. Agli 1-0 il tecnico napoletano preferisce giocare a spron battuto, infilando qualche inattesa goleada – tra cui lo 0-4 rifilato all’Universal – e diversi pareggi over 2.5 – ben tre 2-2 contro Valle Olona, Morazzone e Verbano. Lo sceriffo del gol, Michele Paoluzzi, si riconferma sul podio dei migliori marcatori, con 13 gol in 15 partite. Come per l’Aurora, sarà fondamentale aggiustare i numeri difensivi per puntare con insistenza ai playoff di fine stagione. Cercasi, infine, un rigorista: nessuno dei 4 rigori conquistati è stato depositato in rete. Arrembante.
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COB 91 7
Si apre il capitolo neopromosse con la migliore del lotto, la Cob 91 di Maurizio Provasi, riconfermato dopo la vittoria dei playoff di Prima Categoria. Tra i migliori Fontoura – arrivato a stagione in corso – Reina, Siviero e Arienti, attaccante con un fenomenale killer instinct dagli undici metri: la Cob guida la speciale classifica dei rigori a favore con 8 tentativi decretati, tutti realizzati dal classe 2002 ex Lissone. 17 punti in 15 partite sono un discreto bottino che consente ai biancorossi di raggiungere il giro di boa a +4 dalla zona playout, tutti ottenuti contro squadre sotto di loro in classifica. Per arrivare a festeggiare una salvezza tranquilla servirà ottenere qualche risultato positivo contro le formazioni più quotate e minimizzare l’impatto delle espulsioni, 6 nelle prime 15 partite. Diligente.
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OLIMPIA TRESIANA 7
Altra neopromossa, altra vincitrice dei playoff di Prima Categoria, altra realtà a 17 punti in classifica. In estate la società lariana ha puntato su Neto Pereira, creando una sinergia di mercato con i vicini dell’Ispra: da qui calamitano i principali innesti, Oniscodi, Senaj e Oldrini. Alterna un buono scatto alla partenza, una fase centrale da dimenticare e un ottimo mese di dicembre, che gli permette di allungare sulla concorrenza per evitare la retrocessione. Una possibile causa di mancanza di stabilità? Il doppio cambio di allenatore, di cui un periodo con patron Rinaldi a guidare dal campo i suoi ragazzi. L’arrivo di Marco Zanetti è un ottimo colpo in prospettiva, anche se lo stesso presidente vuole un suo inserimento in maniera graduale. Altalenante.
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RIMANDATE
UNIVERSAL 6.5
Il voto dell’Universal non può che essere positivo, ma la sensazione è che si potesse fare leggermente meglio. Del resto, quando strappi un accordo sul mercato per assicurarti Tartaglione, Pasiani e Clerici, non puoi pensare di chiudere il girone d’andata al quinto posto a -11 dalla vetta. A una prima parte eccellente fa da contrappeso un’ultima fase di netto calo: in particolare balzano all’occhio le tre sconfitte nelle ultime cinque – tra cui lo 0-3 con il Morazzone e lo 0-4 con il Canegrate, entrambe tra le mura amiche. Aver conquistato le Groane all’ultimo respiro non basta: serve riprendere un cammino più deciso per rientrare sul treno per la promozione diretta. Nervosa.
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CASTANESE 6
Il drastico ridimensionamento del progetto attuato in estate è una delle concause dell’inizio a rilento dei neroverdi. Quasi nessuno è stato riconfermato dalla fallimentare annata in Eccellenza, eccetto l’allenatore Alfio Garavaglia, a cui è stato chiesto di inaugurare un nuovo corso con al centro i giovani, meglio ancora se del proprio settore giovanile. Nei primi due mesi la truppa di Castano ha viaggiato con il freno a mano tirato, ma da inizio novembre si sono visti progressivi miglioramenti, conquistando quattro vittorie – tutte con il punteggio di 2-1 – che hanno permesso all’ambiente di ritrovare il sorriso alla vigilia della sosta natalizia. Il duo Bertuzzo-Pravettoni l’arma principale della Castanese, che vuole raggiungere una salvezza senza patemi e iniziare a gettare le basi per provare l’anno prossimo a lottare per traguardi più ambiziosi. In avanscoperta.
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CERIANO 6
Salvarsi senza dover rigiocare i playout: questo l’obiettivo affidato a Gionata Brittanni, approdato al Ceriano dopo una buona stagione al Castello Cantù. L’esordio scintillante a Cerro Maggiore è stato il classico abbaglio di fine estate: il proseguo della stagione si rivelato complicato come prospettato dalla dirigenza, che probabilmente si augurava di soffrire leggermente di meno rispetto alla scorsa stagione. Riboldi, Lorusso e Degiorgi i pilastri del 4-3-1-2 di Brittanni che ha dovuto salutare Gerevini – andato a Morazzone – e accolto Frau dal Gavirate e Giuliani dalla Base, per provare a incrementare la consistenza offensiva, punto debole di una squadra che vuole mantenere la categoria senza generare principi d’infarto. Titubante.
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VALLE OLONA 6-
Perso il principale artefice dell’ultima salvezza, Massimo Rovellini, i granata hanno affidato la panchina a Fabio Minniti cercando di proseguire su quel percorso. Due vittorie nelle prime tre giornate sembravano essere l’inizio di una nuova favola dell’allenatore che ha stupito tutto con l’Accademia BMV. Tuttavia, nelle successive nove giornate il Valle racimola tre punti, frutto di tre pareggi esterni a Canegrate, Uboldo e Ceriano. Troppo poco per la dirigenza, che valuta un cambio di guardia a fine novembre. La squadra, affidata a Emiliano Palazzi, necessita di qualche aggiustamento nel reparto difensivo: i 29 gol subiti e le 0 reti inviolate sono i due dati che a Fagnano non possono ignorare in questo frangente stagionale. In standby.
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LUINO 6-
Inebriato dalla storica vittoria della Coppa Lombardia di Prima Categoria, il Luino lancia l’assalto alla Promozione confermando buona parte di quel gruppo, tra cui Seno, Incarbone, Iozzino e i fratelli Testa. Il 4-4-2 di Bettinelli, difeso a spada tratta da ogni singolo membro della dirigenza, ha messo in risalto la bontà della fase difensiva: 18 gol subiti in un girone per una squadra che punta alla salvezza è un discreto risultato, le 3 reti inviolate impreziosiscono la validità del pacchetto. Tuttavia, a fare da contrappeso negativo sono le poche reti segnate – 10, il peggior attacco del girone – di cui il 40% concentrate nei piedi di Fabio Seno, trascinatore per distacco. Almeno un rinforzo in attacco è richiesto ai lariani, per evitare guai seri in primavera. Attendista.
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GAVIRATE 6-
La stagione del Gavirate si può dividere sostanzialmente in due periodi: prima Celestini e dopo Celestini. Con Marzio, la proposta di gioco era scarna e poco redditizia; l’arrivo dell’allenatore ex Verbano, oltre a togliere lo 0 alla voce partite vinte, ha dato più solidità al reparto arretrato e migliorato il cinismo offensivo sotto porta. Specialista dei pareggi per 1-1 – ben 6 – la formazione rossoblù vede in Andrea Morbioli il principale faro di questo turbolento inizio di stagione: con 6 gol ha estirpato i varesotti dalla zona della retrocessione diretta. Note positive anche Sinicco Scali e i giovani Mattia Occhiuzzi e Pliscovaz. In aggiornamento.
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BOCCIATE
ACADEMY UBOLDO 5
Se l’obiettivo iniziale era conquistare i playoff, probabilmente la squadra di Colino dovrà rivedere i piani futuri. Diverse problematiche (una su tutte, lo spostamento della sede societaria da Turate a Uboldo) hanno impedito alla nuova società di proseguire il lavoro positivo svolto sotto la vecchia denominazione. Per diverse settimane la probabile poca chiarezza nella nomina delle cariche potrebbe aver distolto l’attenzione dal campo, facendo precipitare la squadra all’ultimo posto. Molto negativo il rendimento in trasferta, bene quello casalingo: l’Academy Uboldo ha il merito e l’onore di essere stata l’unica squadra ad acciuffare lo scalpo del Morazzone. Non tutto è perduto.
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VERBANO 5
Come per la Castanese, anche il sodalizio che fa capo a Pietro Barbarito ha passato un’estate difficile per cercare di rilanciare una squadra che respira ancora le scorie dell’ultima retrocessione. Da questo punto di vista, la fiducia a Gabriele Bortolato non è mai mancata. Così come la sfortuna, che si è abbattuta sulla squadra rossoblù con una potenza inaudita (si veda il caso Pieve, per esempio), tanto che in qualche occasione si sono visti 7-8 elementi dell’Under 19 in campo da titolari con la prima squadra. La sosta servirà a rimettere insieme i pezzi di un puzzle incasinato; gli innesti di Shala e Corti hanno fatto capire che, al completo, il Verbano non ha niente da invidiare a nessuno. Il fardello delle 0 vittorie nelle ultime 11 partite non è indifferente, ma i ragazzi di Bortolato hanno le potenzialità per fare bene (chiedere all’Assago la conferma). Gli sfidanti del destino.
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