Fervono i preparativi per celebrare il Capodanno, ma un’ombra offusca i festeggiamenti: la nuova direzione del Governo fa temere, dovremo dire addio a botti e fuochi d’artificio.
Negli ultimi giorni é tema di discussioni il nuovo Codice della Strada che, tra divieti e nuove regolamentazioni, ha turbato non poco la serenità degli italiani. Le novità riguardanti i tassi alcolemici consentiti sono quelli che hanno scatenato la maggior parte delle critiche: la maggioranza dei cittadini ha infatti ritenuto ‘eccessivo’ questo nuovo orientamento, volto (non dimentichiamolo) a ridurre le conseguenze spesso letali della guida in stato di ubriachezza.
Senza dubbio le direttive del Governo sono volte di arginare il più possibile i comportamenti illeciti ed é proprio questa tendenza che potrebbe investire anche il settore della vendita e della distribuzione di botti e fuochi d’artificio.
Ecco perché questo simbolo di gioia e tradizione potrebbe diventare presto solo un ricordo del passato
Negli ultimi anni sempre più città stanno adottando regolamenti severi per limitare ed in alcuni casi vietare completamente l’utilizzo di botti e fuochi artificiali: le ordinanze si moltiplicano e prevedono pene severissime per coloro che vengono colti in flagrante. Uno dei motivi principali é ovviamente la tutela della pubblica sicurezza: sono centinaia i feriti anche gravi, spesso bambini che vengono registrati nel corso dell’ultima notte dell’anno negli ospedali italiani.
Non di rado si tratta di ustioni provocate da botti inesplosi e lasciati incustoditi per strada, causando un pericolo costante per chi anche occasionalmente si trova nelle vicinanze. Un’allerta che si alza in modo esponenziale quando a brillare sono fuochi d’artificio illegali, la maggior parte dei quali arriva clandestinamente nel nostro paese, violando quindi ogni standard di sicurezza imposto dalle autorità. Questa consapevolezza si sta radicando sempre di più, portando quindi il Governo a ragionare su quello che si palesa a tutti gli effetti come un pericolo costante che puntualmente mobilita le forze dell’ordine ed i presidi ospedalieri in giorni che dovrebbero essere di festa e che spesso invece si tramutano in tragedia.
L’impatto sugli animali e sull’ambiente
Un’altra motivazione riguarda l’impatto che i festeggiamenti dell’ultimo giorno dell’anno hanno sugli animali: la notte del 31 dicembre é per loro un vero e proprio appuntamento con il terrore. I rumori assordanti causano crisi di panico, stress e spesso gravi conseguenze sulla salute. Accade spesso che scappando in cerca di un rifugio, finiscano colpiti da qualche petardo o investiti da un’auto, il più delle volte riportando gravi ferite ed addirittura la morte. La tendenza generale ad un’attenzione maggiore al benessere ecologico del pianeta poi porterebbe a valutare anche le conseguenze dell’utilizzo dei botti dal punto di vista dell’impatto ambientale. Scarti e rifiuti restano il più delle volte in strada, senza essere correttamente smaltiti. Senza contare l’aumento delle polveri sottili che può causare reazioni allergiche, malesseri e problemi respiratori in particolare nei soggetti fragili.
Le alternative: come potremmo festeggiare in futuro?
La stretta del Governo potrebbe arrivare a breve, anche su sollecitazione delle associazioni animaliste ed in difesa della sostenibilità ambientale a cui tutti devono ispirarsi secondo le direttive dell’Agenda 2030. Non bisogna però disperarsi perché ci sono delle valide alternative che molte città stanno già adottando: droni luminosi, proiezioni laser e luci sincronizzate per creare meravigliosi spettacoli nel cielo.
Milano, Roma e Napoli sono solo alcune tra le grandi metropoli che hanno iniziato questa rivoluzione silenziosa, in favore di varianti sostenibili ed al tempo stesso di grande impatto scenografico. L’addio ai botti ed ai fuochi d’artificio non é ancora una realtà, quindi gli amatori possono tirare un bel sospiro di sollievo, ma forse vale la pena iniziare a pensare che potrebbe concretizzarsi presto o tardi. Ciò ovviamente non cambierà il nostro modo di festeggiare: basterà ricordarsi che per essere felici, basta essere riuniti intorno ad un tavolo ed abbracciare chi amiamo!
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