“Umbria per la Sanità Pubblica”: nel 2025 primo incontro nazionale a Perugia

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Perugia, 30 dic. 2024 – Da Alessandro Federici e Maurizio del Pinto a nome della lista: Umbria per la Sanità Pubblica e la Pace, riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:

A seguito dell’appello “Salviamo la Sanità Pubblica” pubblicato alla viglia del Natale su alcuni quotidiani nazionali, a firma di Nino Cartabellotta (presidente della Fondazione GIMBE) ed alla vigilia dell’approvazione in Parlamento di una legge finanziaria che rischia di diventare “tombale” per il futuro del SSN, la difesa della Sanità Pubblica in Italia sta assumendo contorni politici di grande interesse per la convivenza civile del Paese.

In Umbria, prima con la lista “Perugia per la Sanità Pubblica” alle elezioni Comunali e poi con “Umbria per la Sanità Pubblica e la Pace” alle Regionali, abbiamo inteso declinare in termini politici tale fondamentale diritto. A tale proposito lunedì 16 dicembre 2024 si è tenuto il primo incontro, in modalità online, di oltre 100 associazioni (di livello nazionale e regionale) che hanno aderito all’appello Non possiamo restare in silenzio. La società civile per la sanità pubblica” (https://www.quotidianosanita.it/m/lavoro-e- professioni/articolo.php?articolo_id=125984). Tra i promotori dell’appello si ricordano l’Associazione Salute Diritto Fondamentale, l’Associazione Giovanni Bissoni, l’Associazione Prima la Comunità, Laboratorio Salute Sanita – LABOSS, l’Associazione Alessandro Liberati e Cochrane affiliate Centre.

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La partecipazione è stata molto ampia: dalla Fondazione Maratona Alzheimer, all’ARCI, dalla Fondazione Gruppo Abele, a Veneto per la Sanità Pubblica, solo per citarne alcune. Ma sono intervenuti anche Vasco Errani (ex Presidente Emilia Romagna e Senatore della Repubblica), Rosy Bindi (ex Ministro della Sanità), Nerina Dirindin (Senatrice della Repubblica), Vittorio Agnoletto (ex Parlamentare Europeo).

Tutti hanno condiviso la preoccupazione per lo stato della sanità pubblica e la mancanza di prospettive, in particolare in relazione ai contenuti della Legge di Bilancio, ora in approvazione in Parlamento. Inoltre è stato evidenziato come ormai in Italia si sia affrontato un percorso di progressiva privatizzazione del Diritto primario ad una Sanità Pubblica: è stata condivisa l’idea di essere – come società civile – a fianco dei professionisti che si stanno mobilitando per un’inversione di tendenza.

L’obiettivo è stato quello di conoscersi, confrontarsi, condividere elementi di conoscenza sulla situazione attuale e verificare la possibilità di darsi obiettivi più ambiziosi per il prossimo futuro, anche sulla base di un documento più ampio dell’appello ed organizzando momenti di approfondimento. Tra i partecipanti dell’Umbria Alessandro Federici, che ha ricordato il recente impegno del “Comitato Orvietano per la Salute Pubblica” con la petizione popolare a favore del mantenimento del Distretto Sanitario di Orvieto ed il rilancio dei servizi sanitari su un territorio rimasto per troppo tempo ai confini della programmazione sanitaria regionale, ed il Dott. Maurizio del Pinto che ha messo in luce l’esperienza politica civica dell’Associazione “per la Sanità Pubblica” che ha partecipato alle recenti elezioni comunali di Perugia eleggendo un consigliere comunale, nonché quella della lista civica “Umbria per la Sanità Pubblica e la Pace” che, attraverso un processo di contrasto della disintermediazione populista del voto, ha permesso di porre al centro della recente campagna elettorale in Umbria il tema qualificante e determinante della Sanità Pubblica come diritto primario attraverso il quale è stata eletta la Presidente Stefania Proietti.

Da uno stralcio dell’appello, pubblicato anche sulla rivista “Quotidiano Sanità” di alcune settimana fa, si ricordano le seguenti premesse sostanziali: “Oggi il pericolo incombente è la perdita del SSN (per come l’abbiamo conosciuto dopo la sua istituzione) attraverso la privatizzazione dell’assistenza sanitaria.

La sanità pubblica garantisce ancora a tutti una quota di attività (urgenza, ricoveri per acuzie, interventi salvavita), mentre per il resto (visite specialistiche, accertamenti diagnostici, piccola chirurgia, riabilitazione, assistenza residenziale) il SSN arretra, e i cittadini sono costretti a rinviare gli interventi o a ricorrere ai servizi a pagamento….

E la Legge di Bilancio per il 2025-2027 non prevede il rafforzamento del personale, non interviene per contrastare la crescente demotivazione dei professionisti, propone ulteriori aumenti delle risorse per i privati, dispone aumenti del Fondo Sanitario Nazionale sempre inferiori a quelli del Pil (fino a scendere nel 2030 al 5,6% del Pil, livello MAI COSÌ BASSO prima d’ora!) e tali da produrre disavanzi consistenti nei prossimi anni.”

Da questi presupposti, obiettivo primario è stato quello di verificare le condizioni per creare una rete nazionale che possa permettere il rilancio di un nuovo e più moderno SSN, di fronte all’attacco frontale che sta subendo oggi tutto il sistema di Welfare, dalla Sanità Pubblica alla Scuola, passando per l’Università e la Cultura, fino alle politiche di assistenza sociale e per la casa, sostanzialmente abbandonate e prossime tracollo.

Di fronte a questa prospettiva allarmante lo scopo principale di questa iniziativa è stata quella urgente di creare un’alleanza nazionale che possa permettere di dare menti, gambe e braccia ad una battaglia che sarà possibile affrontare solo con le armi delle competenze e dell’innovazione.

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Per iniziare fin da subito questo processo, tutte le forze civiche e politiche che hanno dato vita alla recente esperienza elettorale di “Umbria per la Sanità Pubblica” hanno invitato tutte le associazioni aderenti all’appello ad un primo incontro nazionale in presenza da tenersi a Perugia nel 2025.

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