il 2024 di Confimprese e le sfide da raccogliere – AlessioPorcu.it

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Un anno a servizio delle piccole partite Iva in quella che forse è la partita più importante del futuro: dare ossigeno alle imprese

I bilanci cumulativi dei sistemi complessi alla fine di un anno sono per lo più cose celebrative o dal vago tono solenne. Lo sono in particolare perché gli ambiti su cui si opera, principalmente quelli di politica e cronaca, hanno il vantaggio di ricevere addosso il respiro solenne della Storia che passa e va in archivio dell’uomo. Eppure la storia è altro, e non è solo la paludata sequenza di eventi mainstream a cui siamo abituati in questi giorni di bilanci.

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Ed a traino di questa rotta “verista” ci sono risultati concreti che però spesso patiscono lo “svantaggio” di essere risultati d’ambito, economici o legati alla vita e prosperità delle imprese. Altro errore: nulla o poco più dello stato di salute delle piccole e piccolissime imprese dà meglio la cifra di dove stia andando l’Italia, e soprattutto di come ci stia andando.

Bilancio e rotte future

Ecco perché il bilancio 2024 e le rotte 2025 di Confimprese Italia non sono solo una esibizione egotica della lista della spesa di un settore di nicchia, ma parte integrante di un termometro dello stato di salute del Paese. Questo Guido D’Amico, che di Confimprese Italia è il Presidente, lo sapeva molto prima di elencare le iniziative che hanno contraddistinto l’anno che ci siamo lasciati alle spalle.

Lo sapeva prima perché la bellezza e l’utilità di certe cose sta più nel farle, contemplandone gli effetti ed affinandone la portata, che nell’elencarle pregustando l’hangover del dopo San Silvestro. Le iniziative di Confimprese sono state multiformi ma tutte legate ad una missione cardinale: quella di offrire alle partite Iva di piccolo cabotaggio, quelle che in sommatoria fanno la spina dorsale di una nazione, una doppia serie di opportunità.

Il turismo sostenibile, e necessario

L’abbazia di Casamari (Foto © Ciociaria Turismo)

Crescere e svilupparsi cioè come sistemi autonomamente avviati e crescere in un nuovo contesto di azione. Quello nel quale il Green non è più termine blandamente declinato, il turismo non può che essere sostenibile, le iniziative “official” devono essere di peso assoluto e le interazioni con altre realtà economiche devo dare frutti. Da questo punto di vista la campagna sul turismo sostenibile di Confmprese è stata paradigma.

Oggi non si può più concepire una rete di strutture ricettiva che non abbiano ben chiaro il senso di una concreta politica green, che ad esempio mettano al bando le plastiche e creino un format in cui viaggiare significhi accostarsi al valore delle cose e non al loro prezzo. D’Amico su questo è stato rigoroso ed ha promosso diverse iniziative.

Le missioni in Tunisia e Cina

Confimprese ha stretto poi rapporti commerciali e promosso missioni in Tunisia e Cina. Ha partecipato alla Fiera di Shangai ed ha promosso patti di collaborazione con Camere di Commercio africane ed afferenti Pechino che saranno viatico per gli affari delle imprese consociate. D’Amico è stato il primo, dopo la “bocciatura” delle Zes per le province di Frosinone e Latina adiacenti il Sud incluso nel format di sgravio fiscale, a parlare di Zls.

Ha portato la “sua” associazione ad un proficuo incontro a Palazzo Chigi. Confimprese si è poi distinta per manifestazioni di pregio, con i concerti cassinati di Riky Portera, ex chitarrista degli Stadio e con la manifestazione sull’80mo della distruzione di Cassino con cortometraggio ed un concerto di Turriziani. Ha tenuto la rotta sempre a Cassino con l’iniziativa camerale (D’Amico è nel board della Camera di Commercio di Frosinone e Latina guidata da Giovanni Acampora) “Il Cinema incontra il turismo”.

Nuovo direttivo. Unicas e Giubileo

Confimprese ha poi strutturato il suo nuovo direttivo e D’Amico ha voluto un ciociaro alla guida cruciale dei Servizi alle Imprese: il ferentinate Giuseppe Virgili. Senza dimenticare poi iniziative affatto caudali come le collaborazioni con l’Università degli studi di Cassino, i corsi di alta formazione Esg, ed esperto ambientale, nonché i summit per mettere davvero a regime le opportunità offerte dall’incipiente Giubileo.

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Giuseppe Virgili con Guido D’Amico

L’ultima chicca del 2024 sollo lo scorso 23 dicembre, quando come uomo di punta di Confimprese D’Amico ha partecipato ad un confronto istituzionale a Palazzo Chigi.

Un summit da cui è scaturito “il Disegno di Legge PMI 2025, approvato dal Consiglio dei Ministri”.

Palazzo Chigi e Statuto delle imprese

E che “segna un momento significativo per il rilancio e il sostegno alle micro, piccole e medie imprese del nostro Paese”.

Un summit nel quale D’Amico ha “sottolineato l’importanza di applicare e adeguare lo ‘Statuto delle Imprese’ (Legge 180/2011), uno strumento cruciale per rafforzare la tutela e la competitività delle PMI italiane”.

Come a dire, anzi a ribadire per il 2025 che “Guido io. E lo so fare”.



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