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Una salvezza all’ultima giornata, una media punti molto vicina a quella degli anni precedenti, un trend che conferma la Pergolettese in serie C. Ma altresì un 2024 che si è portato via Cesare Fogliazza, scomparso a causa di una malattia che non gli ha lasciato scampo il 16 maggio: la diapositiva più triste di un’annata calcisticamente non facile, come confermano i tre mister passati dal “Voltini” (Abbate, Mussa e Curioni), ma che alla fine sta portando in dote il risultato minimo della salvezza (che, ad oggi, sarebbe confermata anche nella stagione in corso).
In totale i punti sono stati 46, due in meno rispetto al 2022 e tre in meno rispetto al 2023. 46 mattoncini in 39 gare disputate per una media arrotondata di 1.18 punti a partita: esattamente quello che serve per salvarsi, appunto. Nel complesso si registrano 12 vittorie (7 nel ritorno 2023-2024, 5 nell’andata 2024-2025), 10 pareggi (4 e 6) e 17 sconfitte (8 e 9). Nel ritorno 2023-2024 il Pergo ha dunque totalizzato 4 punti in più (25 contro 21), confermando il passo delle pericolanti che aumenta dopo la sosta natalizia. I gol fatti sono stati 44 (25 nel ritorno 2023-2024 e poi 19), quelli subiti invece 51 (23 e 28).
Sin qui i numeri di un percorso partito il 7 gennaio e chiuso il 22 dicembre: da Sesto San Giovanni, casa della Pro Sesto, al “Voltini” contro la Pro Vercelli, dunque da una Pro e un’altra Pro, il Pergo ha aperto e chiuso con due vittorie, per 2-0 e 1-0.
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Oltre le cifre, ci sono le date da ricordare, nelle vittorie come nelle sconfitte, nella gioia come nel dolore. Il 20 gennaio il Pergo sbanca 5-1 la casa del Renate, ma non è ancora del tutto guarito. Il 14 febbraio infatti cade in casa nello scontro diretto col Fiorenzuola e il ko costa la panchina ad Abbate. Torna Giovanni Mussa il giorno dopo, che stringe – come rivelerà poi a fine campionato – un patto con Fogliazza, in quel momento già malato: l’unica cosa che conta è salvare i gialloblu. Parte forte Mussa, il 18 febbraio, vincendo 3-1 in casa del Trento, poi tra alti e bassi completa l’opera il 28 aprile: è il giorno del gol di Arini a Gorgonzola, dopo un assedio durato l’intero secondo tempo, che vale la salvezza diretta, senza playout.
Il 16 maggio la morte di Cesare Fogliazza priva la Pergolettese, e tutto il nostro calcio in generale, di una figura fondamentale, che ha segnato almeno trent’anni del pallone di casa nostra, da Pizzighettone a Cremona a Crema.
La società riparte dall’esperto Frassi e dal giovane Bolis, entrambi già inseriti nei quadri societari e che acquisiscono però maggiore potere decisionale in sede di mercato. Salutano alcuni big come Guiu Vilanova e Bariti, valorizzati dalla loro esperienza in gialloblu, arrivano altri giovani (e Jahouari e Tonoli, dopo la loro esplosione, vengono confermati), oltre a Sean Parker dalla Pro Patria. Restano i senatori Arini e Lambrughi.
Il Pergo però fatica, nel consueto girone A dove viene inserito: il 25 settembre tocca forse il punto più basso, andando in vantaggio al 3′ della ripresa contro l’Atalanta Under 23 ma finendo travolto 5-1 in meno di mezz’ora. Il successo del 30 settembre in casa col Caldiero è anche il primo in campionato, al settimo tentativo. Ma è un fuoco di paglia. Paga per tutti Mussa, esonerato dopo il ko di Novara il 7 ottobre, e la panchina va a Curioni, suo vice. Il nuovo tecnico aggiusta la difesa, che inizia a subire poco (un gol nelle prime quattro uscite), parte col pareggio in casa col Trento e raggiunge il punto esclamativo a Lumezzane, con successo per 2-0 grazie alla migliore prestazione di Parker in gialloblu. Il 22 dicembre l’anno si chiude con un successo campale sulla Pro Vercelli, firmato Bignami al 95′.
Altri numeri? Quelli dei bomber di questo 2024: comanda Guiu Vilanova con 6 centri, seguono Bariti a 5, Parker e Tonoli a 4, Mazzarani a 3. La coppia a 4 è l’unica che potrà incrementare anche nel 2025 il bottino di reti al Pergo, essendo tuttora in rosa.
Giovanni Gardani
© Riproduzione riservata
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