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Se il primo posto sembra essere già un discorso chiuso dopo metà campionato, tutto il resto della classifica è un labirinto, la cui uscita non si riesce a trovare neanche interpellando il più moderno e completo sistema di orientamento. Più della metà delle squadre si trovano in un limbo che è difficile capire se penderà verso il paradiso o verso l’inferno; nonostante ciò, sono diverse le realtà che sono andate oltre le migliori aspettative, dunque il pagellone raccoglie tanti studenti promossi. Poche le formazioni rimandate – una su tutte, il Morazzone campione regionale in carica – così come quelle bocciate, che avranno modo di rifarsi dall’11 gennaio. È questo il Girone A di Under 19 Élite: un crogiuolo di speranze, sorprese e delusioni.

PROMOSSE

SOLBIATESE 9

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Cancellare la delusione della sconfitta 3-1 patita contro il Morazzone ad aprile e iscrivere il proprio nome nella lista delle favorite al titolo regionale. Il girone d’andata dei nerazzurri conferma che entrambi gli obiettivi sono stati raggiunti dai ragazzi di Andrea Tomasoni, voglioso di completare quell’ultimo step per dare l’assalto al campionato Élite. Le statistiche della capolista sono invidiabili: 13 vittorie e 2 pareggi in 15 partite, rendimento esterno che sfiora la perfezione con 7 vittorie in altrettante prestazioni e unica squadra ancora imbattuta in categoria; una magnifica cooperativa del gol – 43 le reti segnate da 16 diversi marcatori – abbinata a una solida tenuta difensiva – 11 le reti subite, la seconda miglior difesa della categoria dopo la Cisanese. L’ampiezza di rosa e l’utilità di ogni singola pedina coprono le assenze significative (come quella di Cristian Carù a inizio stagione) attingendo anche dalla formazione Under 17 – di cui Gabriel Stoilkov ne è il maggior esponente. Il ritmo impostato nella prima metà di stagione non dovrebbe mettere in dubbio la presenza della Solbia alla fase finale regionale. La grande bellezza.

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RHODENSE 8.5

La squadra che più di tutte sta abbattendo i luoghi comuni. «Il nostro obiettivo è la salvezza», questo è stato il letimotiv del girone d’andata orange di Davide Basilico. Alla fine della sosta cambierà mantra? I numeri dicono che la Rhodense potrebbe alzare l’asticella e puntare a confermare la seconda piazza: 33 punti fatti, frutto di 10 vittorie e 3 pareggi, con 37 reti segnate e 14 subite – di cui 6 fuori casa, miglior difesa esterna a pari merito con la Solbiatese. A impreziosire il bilancio più che positivo è lo 0-0 di Solbiate, che le consente di essere l’unica squadra ad aver mantenuto inviolata la porta contro i nerazzurri. Tra i 26 calciatori impiegati dal tecnico che ha portato in Élite il Garbagnate per la prima volta, in grande spolvero risultano il terzino destro Christian Comelli, autore di 6 reti, gli attaccanti Fabiano, Intini e Torini, che si dividono i meriti offensivi, e il duo Cazzalini-De Stefanis a proteggere i pali. La crescita del gruppo è supportata dai risultati dell’ultimo mese: le vittorie contro le dirette concorrenti per il secondo posto – Universal, Saronno e Besnatese – sottolineano la bontà del lavoro della società sia in Eccellenza sia in questa categoria. Sognatrice.

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BESNATESE 8.5

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Continuità è stata la parola d’ordine dei biancazzurri dopo la vittoria del campionato Regionale Fascia B 2023-2024. Il nucleo centrale di quella rosa è presente anche nell’avventura di questa stagione: Tadiello, Abou, Boscari, Mastrogiacomi ma soprattutto Mattia Marinuzzi, centravanti dalla fame insaziabile che ha dominato fin qui la classifica marcatori con 18 reti; di fatto, con il numero 9 in campo, la Besnatese inizia le partite 1-0. Nemmeno l’avvicendamento in panchina di fine novembre ha scosso l’ambiente: il terzo posto in classifica da neopromossa è sorprendente per i ragazzi guidati da Chiauzzi e Viola, che hanno saputo sovvertire il pronostico contro Morazzone e Saronno (in trasferta) e Universal (in casa). Specialista delle vittorie di misura – sono 4 gli 1-0, tutti maturati a domicilio – e dell’imbattibilità casalinga – 0 sconfitte e due sole reti subite – si prepara a vivere una seconda parte di stagione sulle ali dell’entusiasmo: la quota salvezza è a un passo; è consentito sognare i quarti di finale. Stupefacente.

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FBC SARONNO 8

Gli amaretti confermano Fabio Ceriani alla guida di un gruppo che vuole ridurre il gap con le rivali e puntare a giocarsi il titolo regionale. Nonostante un inizio disastroso, con due sconfitte iniziali ma soprattutto 8 gol subiti, l’FBC si è rimesso subito in carreggiata: 28 punti nelle successive 13 giornate permettono al Saronno di stazionare al quarto posto. La fase offensiva registra numeri incredibili: i 47 gol realizzati consegnano la palma di squadra più prolifica di categoria, con la coppia Cherubini-Sironi a spartirsi il 50% delle realizzazioni. Un dato incredibile, se si pensa che al termine dello scorso campionato il Saronno ne aveva realizzate 46. «La mia squadra ha tutte le carte in regola per vincere il campionato» aveva dichiarato Ceriani dopo la sconfitta di Solbiate Arno; se la fase difensiva verrà sistemata a dovere le parole del tecnico non risulteranno come urla nel vuoto. Impavido.

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UNIVERSAL 7.5

A Solaro hanno le idee chiare. Dall’Under 17 è stato promosso Oscar Grande che, con il suo 4-3-3, sta ottenendo buoni risultati. Sempre nella parte sinistra della graduatoria, l’Universal gioca un calcio propositivo ma non arrembante, come dimostrano i 30 gol fatti e i 26 subiti; tuttavia, i giallorossi si rivelano essere la squadra più irrazionale del girone, nel bene e nel male, capaci di rifilare 5 gol al Saronno e subirne altrettanti dalla Baranzatese. La sosta è utile per capire quale ruolo può avere l’Universal nel girone di ritorno, se si dovrà accontentare di una salvezza tranquilla – quasi raggiunta – o se potrà ambire a qualcosa in più. L’uomo in più? Sicuramente Valentino Pietropoli, che con le sue 13 reti è stato il trascinatore nelle prime dieci giornate. Dottor Jekyll e mister Hyde.

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GORLA MINORE 7.5

Alzi la mano chi avrebbe scommesso che, alla prima partecipazione in Élite, il Gorla Minore avrebbe sigillato il girone d’andata con 21 punti. Il condottiero della storica promozione, Davide Compiani, è rimasto per portare a compimento il progetto di mantenere la categoria a lungo. La squadra si è dimostrata solida e razionale, sorprendendo per il livello di mentalità acquisita in così poco tempo e mettendo sotto squadre abituate a questo palcoscenico. Difficile trovare un migliore e un peggiore in un gruppo che sta rendendo al massimo delle possibilità, da Sassi a Messori, da Petris a Basilico, passando per Bertoldi, Lucchini e Berardo, fino all’ultimo arrivato Sponsale. Alla ripresa del campionato il Gorla avrà l’obiettivo di porre il sigillo sul discorso salvezza e, magari, togliersi il lusso di vincere contro qualche formazione avanti in classifica, unico neo delle prime 15 giornate. Cinica.

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BARANZATESE 7.5

Per la Baranzatese il ritorno nella categoria più prestigiosa dell’Under 19 è stato molto piacevole. Chi credeva che l’arrivo di Di Nunno avrebbe tolto prestigio alle formazioni minori si sbagliava, chi pensava che arrivare in Élite tramite i playoff avrebbe creato più problemi ai gialloblù ha toppato: i ragazzi di Lucio Monaco hanno mostrato un livello di fisicità notevole e sia a livello tattico sia a livello tecnico la rosa ha mostrato tutta la sua adeguatezza, soprattutto a livello difensivo. Le 21 reti subiti confermano l’ottima tenuta difensiva e l’attenzione nel proteggere la porta, soprattutto in trasferta, con soli 7 gol subiti. La continuità di risultato l’unica pecca di una prima parte di stagione che ha lasciato di stucco la concorrenza: c’è anche la Baranzatese sul treno per il secondo posto. Esaltante.

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VALCERESIO 7

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Che il campionato del Valceresio fosse in salita lo si era compreso fin dalla composizione del calendario: affrontare le più forti nelle prime giornate per poi concentrarsi sugli avversari di pari livello nella parte finale. Tuttavia, diversi infortuni verificatisi tra settembre e ottobre – tra cui quelli di Dragovoja e Gabriele – hanno limitato fortemente il lavoro di Daniele Marchesi. I suoi ragazzi si sono dimostrati cannibali da novembre in avanti: le ultime 6 partite recitano 5 vittorie negli scontri diretti e una onorevolissima sconfitta a Solbiate Arno. I biancoverdi hanno mostrato un buon feeling sia con la porta avversaria sia con la propria: il saldo gol fatti/gol subiti ammonta a 0, entrambi i dati si attestano a quota 36 unità. In cima alla lista marcatori non si trova né un attaccante né un centrocampista, bensì un terzino sinistro con infinite qualità offensive – Filippo Savio con 7 – seguito dal trio Ricciardi-Cannazza-Sirna a 5. Chiudere l’annata senza passare dalle forche caudine dei playout è il diktat anche per questa stagione. Regolare.

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RIMANDATE

MORAZZONE 6.5

Il Morazzone non può non rappresentare la prima nota dolente di questa categoria. All’indomani della vittoria del titolo regionale i rossoblù hanno faticato così tanto a riprendere il filo trionfale che a giugno li aveva portati a giocarsi la semifinale scudetto che sono stati i primi a cambiare allenatore, riportando a casa una vecchia conoscenza dell’ambiente, Bruno Marantelli. L’allenatore ex Besnatese e Castellanzese ha concentrato i suoi sforzi sul reparto difensivo, tallone d’achille delle prime quattro giornate, conquistando una striscia di 10 risultati utili e consecutivi prima della rocambolesca sconfitta 4-3 a Saronno. L’assenza di una punta da 20/25 gol e i problemi fisici di Agormeda rimarcano le difficoltà in fase offensiva; in questo senso, il ritorno a casa dello «Squalo» Manuel Casella potrebbe essere la pedina fondamentale per lanciare la rimonta al secondo posto. The shark saves the King.

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GAVIRATE 6

Sufficienza piena senza eccedere per il Gavirate di Simone Barban che non è mai stato nella zona rossa della classifica ma non ha mai dato l’impressione di poter aspirare a qualcosa in più della salvezza. Incostante, a volte indecifrabile: lo spettro dei risultati spazia dalla risonante vittoria esterna per 4-1 contro l’Universal alla sconfitta dolorosa nel derby casalingo contro il Verbano sempre per 4-1. I continui saliscendi tra Under 19 e prima squadra hanno indebolito l’impalcatura tattica preparata a inizio stagione, la mancanza di leadership tecnica nel gruppo potrebbe essere decisiva, nonostante una buona solidità difensiva 25 gol subiti, la difesa migliore tra le concorrenti alla salvezza. Ordinato.

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VERBANO 6

Giudizio che ricalca la falsa riga dei rivali appena esaminati. Il Verbano ha incontrato più difficoltà del previsto: il ricambio tecnico non è stato completamente riassorbito, le innumerevoli assenze in prima squadra hanno fortemente limitato l’espressione del potenziale di questi ragazzi, che si sono dovuti adattare velocemente alla nuova categoria da sottoquota. Francescato e Fiore sono gli unici classe 2006 ad aver totalizzato almeno 10 presenze con l’Under 19 di Simone Aresi; nonostante ciò, i rossoblù si sono tolti il lusso di bloccare il Legnano e di sconfiggere il Morazzone campione in carica 3-2. Il rendimento casalingo è la forza trainante di questa squadra: 15 dei 18 punti totali sono arrivati tra le mura amiche; gli unici punti in trasferta sono probabilmente quelli più dolci, i tre punti presi nel derby a Gavirate. Home-made.

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CASTANESE 6-

Nel gruppo delle formazioni dal rendimento ondivago figura anche la Castanese che chiude la prima metà di campionato con 18 punti. Dopo tre sconfitte e un pareggio nelle prime quattro, i neroverdi di Stefano Piluso si sono sbloccati con la vittoria in rimonta a Garbagnate e proseguendo con altri 3 successi nelle seguenti 4 giornate. La combattuta sconfitta contro la Solbiatese di inizio novembre rappresenta l’ultima grande prestazione dei neroverdi – Villa Cassano escluso: in particolare, è la fase difensiva a essere andata in affanno, con 13 gol subiti nelle restanti 5 partite che hanno riacceso un campanello d’allarme in quel di Castano e riportato la soglia playout a tiro. Come per il Verbano, anche per la Castanese ci sarà da migliorare necessariamente la classifica esterna: a completare i 5 punti raccolti fuori casa i pareggi a Morazzone e Gorla, quest’ultimo unica rete inviolata stagionale. Poco per una squadra che annovera, fra gli altri, Scigliano, Losco, Greco, Hussain e Pagliuca. Opaca.

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TORINO CLUB 6-

Sarebbe ingeneroso dare un’insufficienza a una squadra che ha saputo di poter partecipare al campionato Élite solo il 7 agosto e che aveva costruito una rosa per fare un buon campionato nel Regionale Fascia B salvo poi dover rivedere i propri obiettivi. Tuttavia, quel meno rappresenta l’inspiegabile separazione da William Pili a fine novembre, dopo che l’ex tecnico granata aveva vinto i delicati scontri diretti con Villa Cassano e Legnano e mantenuto il Torino Club di Marco Parolo a contatto con la zona playout. La squadra non è inferiore a tante altre: i 4 punti strappati a Besnatese e Rhodense confermano la qualità della rosa e la voglia dei ragazzi di mettersi in mostra in un campionato di alto livello. Ora toccherà a Ernestino Ramella, uomo di fiducia della famiglia Parolo, a portare avanti questo progetto: «Sono tornato a Gallarate perché ho un legame affettivo e di stima molto grande nei confronti di Marco e della sua famiglia. Questa squadra ha le qualità necessarie per salvarsi, ma sappiamo che dovremo soffrire tutto l’anno per raggiungere quel traguardo, anche tramite i playout». In fase di assestamento.

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BOCCIATE

VILLA CASSANO 5.5

Un anno fa Meduri aveva condotto il Villa Cassano alla salvezza evitando gli spareggi, quest’anno Castiglioni dovrà otternerla giocando le due partite da dentro o fuori. Difficile pensare che una squadra penultima in classifica a soli 7 punti a metà stagione possa rimanere in categoria senza l’ausilio della post-season. Incagliati per diverse settimane sul fondo della graduatoria, con i dati peggiori alle voci sconfitte, gol subiti e differenza reti, i biancorossoblù hanno ottenuto 4 punti nelle due partite che hanno preceduto l’inizio della sosta invernale, infondendo fiducia a un gruppo di ragazzi che, soprattutto in trasferta, sono stati spesso incapaci di giocare ad armi pari con gli avversari: in quattro trasferte, il Villa Cassano ha incassato almeno 5 reti – la squadra peggiore di categoria in questo particolare dato. Il cambio di modulo – un 4-4-2 più difensivo a discapito di un 4-3-3 più propenso al gioco – è stato l’espediente per provare a rimettere in carreggiata Pintilii e compagni. Barcolla ma non molla.

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LEGNANO 5

Premessa d’obbligo: le arcinote vicende societarie hanno trasformato la prima metà di campionato del Legnano in una polveriera, con due allenatori a spartirsi in numero quasi uguale le partite. L’assenza del settore giovanile è uno dei problemi contingenti che l’Under 19 lilla si trascina da settimane e limita la possibilità di scelta dei tecnici, spesso e volentieri obbligati a cedere alle richieste che derivano dalla prima squadra. La vittoria manca ormai dal lontano 12 ottobre, in quell’inspiegabile 3-1 rifilato alla Rhodense. Lì si è spenta la luce, di colpo: si pensava che fosse un black-out temporaneo, ma a poco a poco sono venuti a galla i problemi di una squadra costruita male – o forse sacrificata e accantonata – in un’estate di cui si è parlato di tutto tranne che dell’Under 19 Élite. Qualche rinforzo chiesto da Giuseppe Cuppari è arrivato, qualcun altro arriverà per cercare di evitare la seconda retrocessione in due stagioni, anche se la prima è stata d’ufficio. E pur si muove.

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OSL GARBAGNATE 5

La favola più romantica degli ultimi vent’anni di questa categoria: una realtà oratoriana che scala le gerarchie del calcio locale e arriva per la prima volta a giocare il massimo campionato dell’Under 19. Una storia che ricalca, con le dovute proporzioni, le orme del Leicester di Claudio Ranieri. Una favola che stava proseguendo con un buon inizio di stagione: girone di Coppa Lombardia superato al primo posto e vittoria casalinga contro il Gavirate, l’unico sorriso in campionato, arrivato poco prima della batosta di Gorla Minore. Un 4-0 che ha fatto male soprattutto a livello mentale, perché subìto dall’altra esordiente in categoria, che ha messo in chiaro la divergenza dei progetti delle due società e che ha inaugurato la ben poco invidiabile striscia di 10 sconfitte consecutive, di cui 6 senza timbrare il cartellino. Gli innumerevoli infortuni e la lunga squalifica del capitano Kley ha picconato ulteriormente le fragili certezze dell’Osl. Gennaio sarà il mese degli scontri diretti, a cominciare da quello delicatissimo contro il Villa Cassano, fondamentale per accumulare punti e risalire in classifica. Ultima chiamata.

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