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Mario Bella ha lasciato la sua comunità all’età di 91 anni, dopo un lungo periodo di sofferenze, presso una struttura di San Germano Chisone.

A lui e alla sua famiglia si deve la nascita dell’Admo, che ha contribuito a salvare milioni di vite, sensibilizzando il pubblico sull’importanza della donazione di midollo osseo. Un’iniziativa che è partita da una tragedia personale e che oggi è conosciuta e apprezzata a livello internazionale.

La forza di una famiglia nella tragedia

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La storia di Admo è strettamente legata a un doloroso episodio che ha segnato la vita di Mario e della sua famiglia: la malattia del figlio Rossano. Rossano, un giovane brillante che lavorava alla Riv e studiava informatica, ha ricevuto nel 1989 la diagnosi di leucemia mieloide acuta dopo un lieve incidente. A quell’epoca, il trapianto di midollo osseo era ancora poco conosciuto in Italia.

Nonostante le numerose cure e i trattamenti, tra cui chemioterapia e autotrapianto, Rossano è venuto a mancare a soli 20 anni, lasciando però un messaggio che avrebbe cambiato la vita di molte persone. In una lettera scritta poco prima della sua morte, Rossano ha chiesto alla sua famiglia di impegnarsi affinché tragedie come la sua non accadessero più. Questo appello ha spinto Mario e la sua famiglia a fondare, nel giugno del 1990, l’Admo (all’epoca chiamata Apdmo), un’associazione che ha promosso la donazione del midollo osseo e ha dato speranza a tanti malati.

Un uomo al servizio della comunità e della solidarietà

Oltre a essere il fondatore dell’Admo, Mario Bella è stato un punto di riferimento per la sua comunità, la sua amata Villar Perosa. Con un forte legame con il suo territorio, ha saputo coniugare la passione per la sua terra con l’impegno per la causa della donazione del midollo. La sua vita è stata un esempio di dedizione, che ha coinvolto non solo la sua famiglia, ma anche tanti amici e compaesani.

Mario ha dedicato tempo ed energie alla cura e al restauro di luoghi simbolici del paese, come il pilone di San Chiaffredo e la fontana di Sagna la Fèja, coinvolgendo la comunità in progetti di recupero che hanno restituito bellezza e valore al territorio. Un uomo di grande manualità, che, pur essendo diventato un capo squadra apprezzato alla Riv, aveva iniziato la sua carriera come muratore e stuccatore. Il suo impegno non si è mai fermato, sia nel lavoro che nell’opera di sensibilizzazione per la donazione del midollo osseo.

Una vita dedicata alla speranza e alla solidarietà

La storia di Mario Bella è anche una storia di speranza. La sua dedizione all’Admo ha salvato migliaia di vite e ha reso possibile la creazione di una rete di donatori di midollo osseo che ha aumentato le probabilità di salvezza per tanti malati. Mario ha lavorato instancabilmente per sensibilizzare la popolazione, promuovendo eventi, partecipando a trasmissioni televisive e coinvolgendo personaggi famosi e sportivi nella causa. La sua opera di sensibilizzazione ha portato a una crescita continua dell’associazione, che oggi è una delle più importanti in Italia nel campo della donazione del midollo osseo.

Non solo: Mario ha anche supportato la ricerca scientifica, sostenendo borse di studio per i master in immunogenetica e biologia dei trapianti, e ha contribuito a formare tecnici di laboratorio capaci di lavorare con maggiore efficacia nella tipizzazione e nel trattamento dei pazienti. L’Admo ha oggi sedi efficienti in tutta Italia e una solida rete di banche dati per facilitare il reperimento di donatori compatibili.

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Il ricordo di Mario Bella

La figura di Mario Bella non è solo quella del fondatore di un’associazione, ma quella di un uomo che ha saputo trasformare un’immensa tragedia personale in un’opera di bene, a beneficio di milioni di persone. La sua vita e il suo impegno rimangono un esempio luminoso di solidarietà, amore per il prossimo e coraggio. La sua memoria sarà sempre viva attraverso l’Admo, che continuerà a portare avanti la sua missione con la stessa passione e dedizione che lui ha sempre dimostrato.

La sua morte rappresenta una grande perdita, ma la sua eredità vivrà nei cuori di chi ha conosciuto il suo impegno e nei successi che l’Admo ha raggiunto grazie al suo lavoro. Oggi, mentre piangiamo la sua scomparsa, siamo grati per ciò che ha fatto e continueremo a onorare il suo esempio, cercando di fare la nostra parte nella lotta per la donazione del midollo osseo e nella promozione della solidarietà.

L’Admo Piemonte, con sede a Villar Perosa, rimane un faro di speranza, e chiunque vorrà sostenere questa causa potrà continuare a farlo, come Mario ha sempre fatto, con impegno e passione.





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