Aiuti e incentivi per il comparto agricolo, anche in Sicilia in arrivo il bonus per l’anno 2025

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L’Ue tramite la Pac distribuisce ogni anno miliardi di contributi agli agricoltori in diversi settori.

In arrivo importanti bonus agricoltura 2025 per i coltivatori europei. Attraverso la Politica agricola comune (Pac), l’Unione europea destina notevoli risorse per sostenere gli agricoltori di tutto il continente e proteggere il settore dalla concorrenza estera.

Sono numerosi gli incentivi sotto forma di contributi diretti, divisi in vari settori. Tra le coltivazioni più sovvenzionate quelle di uliveti e vigneti. Varata nel 1962 per aiutare gli agricoltori e migliorare la produttività agricola, la Pac, politica agricola comune, ancora oggi ha un ruolo fondamentale per permettere alle aziende di gestire in maniera sostenibile le risorse e affrontare al meglio i cambiamenti climatici. La Sicilia, in questo senso, ne ha un disperato bisogno dopo mesi di restrizioni e continue criticità che ha piegato completamente l0agricoltura.

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Nel 2025, ci sono varie possibilità per gli agricoltori.

La Regione Siciliana, all’interno del Piano Strategico della Pac 2023-2027, ha già previsto degli interventi sul territorio. La strategia del governo Schifani per lo sviluppo rurale si innesta nel quadro della Strategia nazionale per la PAC. In particolare, tutti gli interventi, sono di portata nazionale con la previsione di elementi di specificità regionali.
Ciò ha comportato da parte del Ministero, in una prima fase, l’avvio e la gestione di un processo circolare di individuazione, definizione e modifica degli interventi che ciascuna Regione ha avuto la possibilità di attivare. Successivamente, in parallelo ad una seconda fase di revisione degli interventi a seguito delle osservazioni della Commissione Europea alla prima stesura del PSP 2023-2027, la Regione Siciliana è stata impegnata nel definire, per ciascun intervento attivato, le proprie specificità.

In termini di scelte strategiche questa fase è stata particolarmente delicata e ha coinvolto il tavolo partenariale, in quanto si è trattato di stabilire i criteri di ammissibilità, sia dei beneficiari sia delle operazioni, gli impegni, gli obblighi e i principi di selezione applicabili dalla Regione. Si tratta, quindi, di interventi a sostegno in merito a impegni in materia di ambiente e di clima e altri impegni in materia di gestione; vincoli naturali o altri vincoli territoriali specifici; svantaggi territoriali specifici derivanti da determinanti requisiti obbligatori;  investimenti, compresi gli investimenti nell’irrigazione; insediamento dei giovani agricoltori e dei nuovi agricoltori, e l’avvio di imprese rurali; strumenti per la gestione del rischio. Tali interventi sono attuati a livello nazionale; cooperazione; scambio di conoscenze e la diffusione dell’informazione.

I contributi per il settore vitivinicolo

Il settore vitivinicolo risulta essere di particolare importanza, per questo motivo con la Pac sono previste diverse forme di sostegno a chi coltiva vigneti e produce vino. In totale l’aiuto finanziario Ue al settore ammonta a 16 mila euro per il periodo 2023-2027.

Contributi per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti, al fine di migliorare le tecniche di gestione delle coltivazioni e la loro sostenibilità sociale e ambientale. Sono quindi previsti contributi pari al 50% delle spese sostenute, che salgono al 75% per le aziende presenti nelle regioni meno sviluppate, con un tetto massimo di 16 mila euro a ettaro.

Altri bonus riguardano la vendemmia verde, ovvero l’eliminazione delle eccedenze e il mantenimento dell’equilibrio tra domanda e offerta, e il sostegno a operazioni di marketing e promozione. Si tratta quindi di costi diretti, 7 e 9 euro/quintale, in base alle medie regionali, in caso di distruzione con metodo manuale e tra 900 e 1.000 euro/ha in caso di metodo meccanico o chimico. Per la distillazione dei sottoprodotti, invece, si possono avere 1,10 euro/hl/%/vol. se proveniente da vinaccia e 0,50 euro/hl/%/vol se proveniente da feccia.

I bonus per la coltivazione di ulivi

ulivi olioAltro settore ritenuto importante dall’Unione europea, sia dal punto di vista economico che tradizionale, è quello della produzione di olive e olio. I bonus previsti dal Pac per la coltivazione di uliveti sono diversi e sommati possono arrivare a una somma di 794 euro per ogni ettaro di terreno coltivato.

Tra i sussidi i primi da menzionare sono i titoli base, riconosciuti a tutti, che garantiscono un contributo medio di circa 164 euro per ettaro. Altra tipologia di aiuti è quella degli eco-schemi, che premiano gli agricoltori che utilizzano determinate pratiche, come il mancato uso di diserbanti chimici, che proteggono l’ecosistema e la biodiversità.

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L’eco-schema 2 prevede sussidi per le operazioni di inerbamento, fino a 116 euro, mentre l’eco-schema 3 può garantire fino a 220 euro per interventi di interesse paesaggistico. Il pagamento accoppiato viene riconosciuto per un aumento della produzione a indicazione geografica (Dop o Igp), e corrisponde a circa 116 euro a ettaro. Gli eco-schemi 2 e 5 sono alternativi l’uno all’altro. Riguardano entrambi la cura del terreno agricolo, non si possono ottenere entrambi e per comodità indichiamo qui anche l’eco-schema 5 non seguendo l’elenco numerico. L’eco-schema 5 consente di ottenere 250 euro per ettaro di terreno ogni anno.

In questo caso occorre inserire nella coltivazione piante di interesse apistico (nettarifere o pollinifere), seminate o spontanee. Inoltre, durante l’anno non possono essere eseguite operazioni di sfalcio, trinciatura o sfibratura per tutto il periodo dalla germinazione al completamento della fioritura.

Quando e come presentare la domanda per accedere ai bonus agricoltura 2025

Il termine ordinario per presentare la domanda e accedere ai contributi è il 15 maggio 2025. Nel 2024 il termine ordinario è stato più volte prorogato.

Le domande devono essere presentate all’ente erogatore del contributo. Si possono quindi presentare attraverso gli uffici della Regione, se sono stati attivati.
In caso contrario è possibile rivolgersi direttamente alle sedi locali Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) oppure ai CAA (Centri Assistenza Agricola). Le domande possano essere presentate anche nei 25 giorni successivi rispetto alla scadenza, in questo caso con l’applicazione delle riduzioni previste articolo 5 del Decreto Legislativo 17 marzo 2023, n. 42. Nel caso in cui la domanda sia inoltrata in ritardo, l’importo al quale l’agricoltore avrebbe diritto se inoltrasse la domanda entro la scadenza è decurtato dell’1% per ogni giorno di ritardo.



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