“Quello discusso nel Consiglio comunale dello scorso 30 dicembre è un bilancio a cui non abbiamo potuto che votare contrario per tutta una serie di motivi. Seppure lo si dà per scontato, non basta assicurare i servizi base ai cittadini”.
Così il capogruppo in consiglio di Forza Italia Fucecchio Simone Testai e il capogruppo di Fratelli d’Italia Fucecchio Vittorio Picchianti.
“La politica locale deve offrire un visione attraverso la quale raggiungere obbiettivi che Fucecchio meriterebbe. Non può non saltare all’occhio che se è vero che i conti tornano, questo è anche grazie (o a causa) di una pressione fiscale che è ai massimi per quanto riguarda le aliquote Imu e Irpef”.
“Le tariffe per i servizi a richiesta come mensa e trasporto scolastico – proseguono – hanno avuto un aumento tra il 6 ed il 10% senza considerare la “Tassa” di iscrizione dei 35 euro per accedere a tali servizi, tassa che ha la gravità di colpire indistintamente tutti in modo uguale anche chi ha un ISEE sotto i 6mila euro. Abbiamo osservato anche la necessità, sempre sul piano fiscale, di rimodulare le tariffe per il canone unico sulla pubblicità e sull’occupazione di suolo pubblico”.
“In un momento di crisi generalizzata per il commercio, riteniamo che queste accortezze possano aiutare chi a Fucecchio ancora riesce, con tenacia a tenere alzate le saracinesche. Sempre a tal riguardo abbiamo espresso la nostra contrarietà al piano della sosta a pagamento attivato ormai nel 2023 con una convenzione fatta con una ditta privata. Gli stalli blu che in altri comuni funzionano effettivamente da regolatori della sosta, nelle zone limitrofe al nostro centro rischiano di essere soltanto un deterrente. Come se non bastasse, dal prossimo mese di febbraio verrà eliminata la sosta di cortesia dei primi 20 minuti e compariranno nuovi posti a pagamento nel centro del paese. Già nelle scorse settimane, dalle parti dell’amministrazione si è cercato goffamente di motivare questa scelta appellandosi ad una fantomatica clausola della convenzione che, in caso di minori ricavi dei parcometri, avrebbe obbligato il Comune al pagamento di una salatissima penale”.
“La realtà dei fatti – continuano Testai e Picchianti – è che tutta la sosta a pagamento gira soltanto all’esigenza politica di fare cassa. Si continua ad affrontare temi “ordinari” come manutenzioni e convenzioni per impianti comunali come se si fosse in una costante emergenza, lavorando per affidamenti diretti una tantum, nel primo caso e con continue proroghe nel secondo. Si persiste ad iscrivere tra gli immobili da vendere gli “ex-macelli” per i quali abbiamo sempre proposto una rivitalizzazione che magari potesse ospitare il comando della Polizia Municipale per il quale oggi paghiamo un affitto in un immobile non rispondente alle odierne esigenze dei nostri agenti.
“Rimaniamo assolutamente contrari alla grande opera del parcheggio in Via Sbrilli, per il quale, a tutt’oggi esiste soltanto copertura (parziale) per la sola realizzazione degli interrati senza tenere conto degli immancabili costi per la manutenzione, per la realizzazione dei tanto decantati “ascensori obliqui” senza parlare, poi dell’importantissimo impatto ambientale che questo avrebbe su uno dei pochi polmoni verdi del paese. Sono sparite opere annunciate da anni quali la manutenzione di via Montebono e di via Ramoni che sono arteria primaria di collegamento delle frazioni delle cerbaie con il capoluogo”.
“Insomma – concludono – questo non è un bilancio che prevede la valorizzazione del territorio, ma piuttosto una decrescita felice”.
Fonte: Ufficio Stampa
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