Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
Per gli aggiornamenti sul bando [SRA03 - ACA3] clicca QUI (e vai alla sezione ‘News’)
Con decreto dirigenziale n. 983 del 16 dicembre 2024 la Regione Campania ha approvato il bando (campagna 2025) dell’intervento [SRA03 – ACA3] Tecniche lavorazione ridotta dei suoli del Csr 23-27.
Il bando disciplina la presentazione delle domande di pagamento per la conferma degli impegni di durata quinquennale assunti con le domande iniziali di sostegno/pagamento presentate nell’annualità 2023. Gli impegni decorrono dal 1° gennaio 2023 e devono essere rispettati fino al 31 dicembre 2027. Ciascuna singola annualità dell’impegno è riferita all’anno solare (01/01-31/12).
L’intervento [SRA03 – ACA3] prevede il riconoscimento di un sostegno agli agricoltori che si impegnano ad adottare tecniche di coltivazione del suolo che ne minimizzano il disturbo e facilitano il miglioramento della sua fertilità.
L’intervento risponde in via prioritaria all’esigenza di favorire la conservazione del suolo: infatti, il passaggio da abituali lavorazioni profonde del terreno a tecniche di lavorazione a minori profondità o non lavorazione consente, infatti, di contrastare in modo efficace il degrado dei suoli, migliorandone la struttura e la resistenza all’erosione e al compattamento nonché di ottimizzare l’uso delle riserve fossili, contrastare la riduzione della sostanza organica e aumentare la capacità del terreno di assorbire e trattenere l’acqua.
Al tempo stesso, l’intervento consente di ridurre l’emissione di anidride carbonica che si avrebbe in caso di ordinaria lavorazione del terreno per mineralizzazione della sostanza organica.
L’intervento [SRA03 – ACA3] si articola in due azioni:
– Azione 3.1 “Adozione di tecniche di semina su sodo/No tillage (NT)”;
– Azione 3.2 “Adozione di tecniche di minima lavorazione/Minimum tillage (MT) e/o di tecniche di lavorazione a bande/strip tillage”.
Gli impegni collegati alle due azioni sono incompatibili tra loro. Nel corso del periodo di impegno è prevista la possibilità di passare dall’Azione 3.2 all’Azione 3.1, a condizione che il nuovo impegno sia assunto per l’intero periodo (5 anni), a prescindere dal periodo per il quale l’impegno originario è già stato eseguito e fermo restando la disponibilità finanziaria dell’intervento.
L’intervento [SRA03 – ACA3] è applicabile su tutte le superfici della Campania.
La dotazione finanziaria per l’attuazione dell’intervento nel ciclo di programmazione 23-27 ammonta a complessivi 32,1 milioni di euro.
Possono partecipare al bando gli agricoltori singoli o associati (C01), gli enti pubblici gestori di aziende agricole (C02) e i soggetti collettivi nell’ambito dell’intervento di cooperazione (C03) formati da soggetti che rientrano nei criteri (C01) e (C02).
I pre-requisiti per la presentazione delle domande di pagamento per l’annualità 2025 sono:
– aver presentato domanda iniziale di sostegno/pagamento per l’annualità 2023;
– la domanda è risultata ammissibile agli esiti istruttori.
Il potenziale beneficiario (nella persona del titolare o del legale rappresentante del soggetto che intende presentare domanda per l’accesso ai finanziamenti) deve garantire:
– la costituzione, aggiornamento e validazione del fascicolo aziendale elettronico;
– la compilazione, aggiornamento e validazione del piano di coltivazione e, se del caso, della consistenza zootecnica nella Banca dati nazionale (Bdn).
Le condizioni di ammissibilità sono le seguenti:
– l’intervento è applicabile sulle superfici a seminativo investite a cereali e foraggere;
– i beneficiari aderiscono con una superficie minima di almeno 0,5 ettari;
– i beneficiari devono garantire il possesso delle superfici oggetto di aiuto.
Durante il periodo di impegno quinquennale, il beneficiario deve rispettare i seguenti impegni:
– adozione della tecnica della semina diretta su sodo; le semine devono essere effettuate senza alterarne la stratificazione del terreno agrario, eccetto che per una fascia ristretta in corrispondenza di ogni fila di semina (impegno per chi aderisce all’Azione 3.1);
– adozione di tecniche di minima lavorazione del suolo per la preparazione del letto di semina e per la lotta alle infestanti; sono ammesse solo le lavorazioni che non prevedono l’alterazione della stratificazione preesistente del suolo e non superano la profondità di 20 cm; è ammissibile la tecnica dello “strip till”, con lavorazione del terreno eseguita in bande di dimensioni non superiori a 20 cm di larghezza (impegno solo per chi aderisce all’Azione 3.2);
– divieto di effettuare arature, ripuntature e ogni altra lavorazione che inverta gli strati del suolo (ivi comprese le vangature), incluso il divieto di impiegare attrezzature dotate di organi lavoranti attivi ovvero mossi dalla presa di potenza o da altre fonti di forza motrice;
– garantire la copertura del suolo attraverso il mantenimento in loco di stoppie e residui colturali, eventualmente trinciati, in modo da formare uno strato protettivo pacciamante di materiale vegetale (mulching); mantenimento in campo dei residui colturali senza interramento o asportazione, con l’applicazione di lavorazioni ridotte per favorire la miscelazione dei residui colturali nei primi centimetri di suolo; è ammesso il pascolo;
– divieto di ristoppio (ad eccezione delle colture sommerse) esteso a tutti i cereali, anche a quelli di genere botanico diverso;
– divieto di utilizzo di fanghi in agricoltura e di ogni altro rifiuto recuperato in operazioni R10 ai sensi della Parte IV del decreto legislativo n. 152/2006 e uso esclusivo dei fertilizzanti riconosciuti ai sensi del Regolamento (Ue) n. 1009/2019;
– nel caso del verificarsi di condizioni pedoclimatiche avverse sono consentite operazioni volte al decompattamento del suolo da realizzarsi secondo meccanismi autorizzativi stabiliti dalla Regione Campania.
Inoltre, per entrambe le azioni, il beneficiario deve assicurare il mantenimento degli impegni sulle stesse superfici dichiarate nella domanda iniziale di sostegno per tutto il periodo (5 anni), con una tolleranza massima complessiva in riduzione del 20%.
Infine il beneficiario deve rispettare i pertinenti criteri di gestione obbligatori e delle norme in materia di buone condizioni agronomiche e ambientali ai sensi dell’articolo 12 del Regolamento (Ue) n. 2115/2021 nonché i pertinenti requisiti di condizionalità sociale ai sensi dell’art. 14 del Reg. (Ue) n. 2115/2021.
Il beneficiario riceve un pagamento annuale per ettaro di superficie agricola oggetto di impegno a compensazione dei minori ricavi e maggiori costi derivanti dall’adozione di tecniche di lavorazione ridotta dei suoli.
Gli importi dei pagamenti sono differenziati per le azioni 3.1 e 3.2, come di seguito riportato:
– Azione 3.1 “Adozione di tecniche di semina su sodo/No tillage (NT): 320 €/ettaro/anno
– Azione 3.2 “Adozione di tecniche di minima lavorazione/Minimum tillage (MT) e/o di tecniche di lavorazione a bande/strip tillage”: 238 €/ettaro/anno
L’importo annuale del sostegno è soggetto a degressività sulla base del suo ammontare. Se il pagamento annuale ricade:
– nella fascia fino a 10.000 €/anno, è riconosciuto il 100% del premio;
– nella fascia oltre 10.001 fino a 25.000 €/anno, è riconosciuto l’80% del premio;
– nella fascia oltre 25.000 €/anno, è riconosciuto il 60% del premio.
Al fine di migliorare le performance, è consentito ai beneficiari di rafforzare gli impegni previsti dell’intervento [SRA03 – ACA3] con quelli stabiliti in altri interventi agro-climatico-ambientali del Csr, cumulandoli sulla medesima superficie.
L’intervento [SRA03 – ACA3] è cumulabile con gli interventi [SRA01- ACA1] Produzione integrata (esclusivamente per terreni con pendenza inferiore al 30%; per pendenze superiori si procede al pagamento del premio per il solo intervento SRA01), [SRA 29] Pagamento al fine di adottare e mantenere pratiche e metodi di produzione biologica, [SRB01] Sostegno zone con svantaggi naturali montagna, [SRB02] Sostegno alle zone con altri svantaggi naturali significativi e [SRB03] Sostegno alle zone con vincoli specifici.
L’intervento [SRA03 – ACA3] è compatibile con l’eco-schema 4 “Sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento” della Pac 23-27 solo per le aziende zootecniche in possesso di specifici requisiti: in tal caso, il premio per SRA03 è cumulabile e, quindi, può essere corrisposto in modo pieno con quello dell’eco-schema 4.
Nel caso di adesione all’eco-schema 5 “Misure specifiche per gli impollinatori (sia su colture erbacee che arboree)” e all’intervento [SRA03 – ACA3], si rimanda a quanto riportato alla pagina 11 del bando.
Il decreto di approvazione del bando rimanda, “all’adozione delle Istruzioni operative del competente Organismo pagatore Agea per l’annualità 2025, l’indicazione della modalità, della data di decorrenza e il termine di scadenza per la presentazione delle domande di pagamento per la conferma degli impegni delle suddette tipologie senza che sia necessario un ulteriore provvedimento dell’Autorità di gestione regionale”.
In ogni caso, la compilazione e presentazione delle domande dovrà avvenire per via telematica, utilizzando le funzionalità on-line messe a disposizione dall’Agea attraverso il Sistema informativo agricolo nazionale (Sian).
I recapiti del referente regionale e dei referenti provinciali dell’intervento [SRA03 – ACA3] ai quali fare riferimento per il presente bando sono indicati nel prospetto riportato alla pagina 15 dell’avviso.
Leggi anche
Csr Campania 23-27, pubblicati i bandi di cinque interventi a superficie e/o a capo
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link