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La Legge di Bilancio 2025 introduce un pacchetto di misure articolato che impatta su diversi aspetti dell’attività imprenditoriale. L’obiettivo del Governo è di ridurre la pressione fiscale, incentivare gli investimenti e promuovere la crescita economica. La nostra associazione, nel complesso, valuta equilibrati gli interventi previsti, pur sottolineando la necessità di misure strutturali in alcuni ambiti e di una maggiore attenzione alle esigenze delle micro e piccole imprese.

La panoramica delle principali misure

  • Cuneo Fiscale: la manovra prevede l’entrata a regime della riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti, attraverso un bonus non imponibile riconosciuto in base al reddito. Questa misura, riducendo il carico fiscale per le imprese che assumono, dovrebbe avere un impatto positivo sul tasso di disoccupazione, con un miglioramento stimato di 0,1 punti percentuali nel 2025-2026 e di 0,2 punti nel 2027;
  • Bonus Edilizi: dal 2025, le detrazioni per interventi edilizi saranno ridotte per i redditi superiori a 75.000 euro. Le detrazioni per ristrutturazione edilizia, sismabonus ed ecobonus scenderanno al 50% per l’abitazione principale e al 36% per gli altri casi nel 2025, riducendosi ulteriormente al 36% e al 30% rispettivamente nel biennio 2026-2027. Il Superbonus sarà ridotto al 65% e limitato agli interventi già iniziati entro il 15 ottobre 2024;
  • Tracciabilità delle Spese: dal 1° gennaio 2026, scatterà l’obbligo per le imprese di integrare i registratori telematici con gli strumenti di pagamento elettronico. Questa misura, volta a contrastare l’evasione fiscale, comporterà nuovi obblighi e costi per le imprese, soprattutto in assenza di un credito d’imposta;
  • Assegnazione e Estromissione Agevolata di Beni: la Legge di Bilancio 2025 prevede la possibilità per le società di assegnare ai soci beni immobili o mobili registrati non utilizzati come beni strumentali con un’imposta sostitutiva dell’8%. Questa misura agevola il trasferimento ai soci di beni non utilizzati come strumentali dalla società. Gli imprenditori individuali potranno escludere dal patrimonio dell’impresa i beni immobili strumentali con un’imposta sostitutiva dell’8% sull’IRPEF;
  • Riduzione IRES e Accisa per Microbirrifici: per il 2025, le società di capitali potranno beneficiare di una riduzione dell’aliquota IRES dal 24% al 20%, a condizione che investano nella transizione tecnologica ed energetica e aumentino l’occupazione. L’accisa sui microbirrifici con produzione annua fino a 10.000 ettolitri sarà ridotta del 50%, con riduzioni graduate per produzioni superiori;
  • Regime Forfetario: nel 2025, la soglia di reddito per accedere al regime forfetario sarà innalzata a 35.000 euro;
  • Spese di trasferta e di rappresentanza: sono introdotti nuovi requisiti per la deducibilità dal reddito d’impresa e dall’Irap delle spese di rappresentanza e di trasferta. In particolare, sono deducibili solo se i pagamenti sono eseguiti con versamento bancario o postale ovvero mediante altri strumenti di pagamento tracciabili;
  • IVA reverse charge per i contratti di appalto nei trasporti e nella logistica: è prevista l’implementazione del meccanismo del reverse charge alle prestazioni di servizi effettuate tramite contratti di appalto, subappalto, affidamento a soggetti consorziati, caratterizzati da prevalente utilizzo di manodopera presso le sedi di attività del committente e con l’utilizzo di beni strumentali di proprietà di quest’ultimo rese nei confronti di imprese che svolgono attività di trasporto e movimentazione di merci e prestazione di servizi di logistica. L’efficacia della disposizione è però subordinata al rilascio, da parte del Consiglio dell’Unione europea, di una specifica autorizzazione.

Contributi e Esoneri

La Legge di Bilancio 2025 prevede diverse misure in materia di contributi e esoneri:

  • Proroga della deduzione maggiorata del costo del lavoro per i neoassunti a tempo indeterminato (120%) e per le categorie svantaggiate (130%) tra cui giovani, donne vittime di violenza, persone con disabilità;
  • Proroga della “Decontribuzione Sud” fino al 31 dicembre 2024 per i contratti stipulati entro il 30 giugno 2024. Le risorse saranno destinate ai bonus assunzionali del D.L. Coesione;
  • Introduzione di un esonero contributivo per le imprese del Mezzogiorno che assumono a tempo indeterminato;
  • Riduzione del 50% dei contributi per i nuovi artigiani e commercianti.

Per quanto riguarda i fringe benefit, invece, la legge proroga per il triennio 2025-2027 la soglia di esenzione fiscale fissata a 1.000 euro per i lavoratori senza figli e a 2.000 per quelli con figli, ma con inasprimento della valorizzazione del fringe benefit per le auto aziendali a uso promiscuo non più in base alle emissioni, ma in ragione dell’alimentazione dell’autovettura.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Confermata poi fino a 2027 la tassazione agevolata al 5% (era al 10%) per i redditi fino a 80 mila euro dei premi di risultato fino a 3 mila euro, mentre sul versante welfare aziendale per i nuovi assunti a tempo indeterminato con reddito fino a 35.000 euro nell’anno precedente, che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri, le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento dei canoni di locazione e delle spese di manutenzione non concorrono a formare il reddito ai fini fiscali entro il limite complessivo di 5 mila euro annui per i primi due anni dalla data di assunzione.

Investimenti e Finanziamenti

Diverse misure sono previste per sostenere gli investimenti e l’accesso al credito:

  • Proroga del Fondo di Garanzia per le PMI nel 2025, con un aumento dell’importo “ridotto” a 100.000 euro e un massimale di 5 milioni di euro;
  • Introdotte importanti modifiche di semplificazione al Programma Transizione 5.0 per incrementarne l’utilizzo da parte delle MPMI. Tra le novità la cumulabilità, l’unificazione dei primi due scaglioni per investimenti fino a 10 milioni, con estensione delle aliquote del 35%, 40% e 45%, previste in precedenza solo per investimenti fino a 2,5 milioni e l’estensione della maggiorazione del 30% anche l’acquisto dei pannelli di tipo a), mentre salgono al 40% e al 50% le maggiorazioni già previste per i pannelli di tipo b) e c). Eliminato il calcolo energetico per i macchinari obsoleti, comunque vincolati a un’aliquota massima del 35% fino a BOLD. Vengono semplificate le procedure per i progetti gestiti dalle ESCo;
  • Riforma del Fondo per la prevenzione dell’usura, con un aggiornamento delle garanzie prestate e l’estensione della platea dei soggetti erogatori e degli intermediari finanziari;
  • Incremento della dotazione del Fondo SIMEST per l’internazionalizzazione;
  • Rifinanziamento del credito d’imposta ZES UNICA per 2,2 miliardi di euro;
  • Previsti rifinanziamenti per la “Nuova Sabatini” e il sostegno alla filiera delle fibre tessili naturali e riciclate.

Altre Misure

La Legge di Bilancio 2025 introduce anche altre misure di interesse per le imprese:

  • Bonus per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica;
  • Estensione delle disposizioni del Piano Casa Italia all’edilizia residenziale e sociale;
  • Istituzione di un fondo per la ricostruzione post-sisma;
  • Interventi di sostegno alla riqualificazione dei beni culturali;
  • Stanziamento di fondi per la valorizzazione della fotografia.

In conclusione, la Legge di Bilancio 2025 introduce numerose novità per le imprese, con luci e ombre. Pur riconoscendo l’impegno del Governo per la crescita economica, invitiamo a rafforzare gli interventi a sostegno delle micro e piccole imprese, cuore pulsante del tessuto produttivo italiano.



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