Liguria, Bucci “Nel 2025 azzerare liste d’attesa e disavanzo sanità”

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GENOVA (ITALPRESS) – Azzerare il disavanzo della sanità e azzerare le liste d’attesa. Sono i primi propositi per il 2025 fissati in un’intervista a Italpress da Marco Bucci, da due mesi presidente della Regione Liguria dopo aver guidato per sette anni la città di Genova. “Quando è iniziato il 2024 certamente non avrei pensato che sarebbero successe tutte le cose che sono successe, inclusa la mia elezione”, riflette oggi guardandosi alle spalle. Ribadisce che le priorità per l’anno nuovo sono “infrastrutture, sanità e lavoro”. Ed è in particolare sulla seconda che si concentrano le sfide più rilevanti. Tra queste c’è il disavanzo delle aziende sanitarie: “Nell’ultima settimana siamo arrivati intorno ai 40 milioni”, ma “noi abbiamo l’obiettivo e la certezza di poter chiudere a zero, quindi sono confidente che il risultato sarà molto positivo. Questo numero che è venuto fuori, 258 milioni, direi che era frutto di una campagna elettorale, per usare un eufemismo – ha aggiunto Bucci -. Al check, quando abbiamo visto le cose come erano in realtà, abbiamo visto che tanti miglioramenti si sarebbero potuti fare, e soprattutto non dobbiamo mai dimenticare che un conto è la stima e un conto sono i risultati reali. Sono due cose diverse, sono importanti ambedue ma bisogna imparare a gestirle”. E per abbattere le liste d’attesa? “Il primo provvedimento è scolpire nella pietra i percorsi di trattamento già identificati per i pazienti a lungo termine: il medico o addirittura l’ospedale prenotano già tutto quello che deve essere fatto senza aspettare l’ultimo momento”.

E ancora: “Non è possibile usare i macchinari solo sei o sette ore al giorno, devono essere usati almeno dieci o dodici ore. Pagheremo lo straordinario a tutti i medici, gli infermieri e il personale tecnico necessario. Inoltre faremo in modo che l’equilibrio tra i posti riservati alle cure ospedaliere e non ospedaliere venga determinato in funzione del completo carico”. Altro aspetto importante sarà il Cup unico per tutta la Liguria: “Diamo possibilità ai pazienti di prenotare un esame immediatamente, però spostandosi dove c’è possibilità di farlo”.
Sul piano istituzionale, invece, c’è la riforma statutaria che, se approvata, introdurrebbe la possibilità di nominare fino a quattro sottosegretari, ampliando inoltre il numero di assessori fino al massimo consentito dalla legge nazionale. Per tutti è previsto il medesimo trattamento economico dei consiglieri regionali. Ma l’opposizione ha già annunciato battaglia. Nei giorni scorsi il segretario del Pd Davide Natale aveva paventato maggiori costi per 4 milioni in cinque anni nell’ipotesi di sei nominati in più tra sottosegretari e nuovi assessori, e ha confermato l’intenzione di chiedere il referendum per bloccare la legge, potendo disporre dei numeri necessari in Consiglio. “La proposta dice che si va avanti senza necessità di ulteriori oneri economici. Oggi il Consiglio regionale costa circa 20 milioni, in questi 20 milioni troveremo il compenso anche per gli altri”, replica Bucci. E se i liguri diranno di no? “I liguri comandano sempre, comandano tutto, comandano me e tutti quanti. Si fa quello che vogliono i liguri, è il bello della democrazia. Non ho paura della prova referendum, perché penso che non si farà assolutamente. Il referendum costa 5 milioni, quindi se qualcuno vuole veramente buttare via i soldi, spende 5 milioni per fare il referendum”. Intanto si avvicina il nuovo appuntamento con le elezioni: in primavera i genovesi dovranno scegliere il nuovo sindaco. E Bucci blinda il suo vice, attuale reggente a Palazzo Tursi: “Noi abbiamo definito che il candidato sia Pietro Piciocchi e andremo avanti così”. Poi la frecciata agli avversari: “Questa è la grossa differenza: dall’altra parte il candidato non c’è ancora e chissà mai quando ci sarà. Se andiamo a votare a maggio, direi che abbiamo cinque mesi. Sarebbe opportuno che il candidato venisse fuori. Noi vogliamo vincere, il candidato ce l’abbiamo, sappiamo cosa fare, stiamo anche definendo il programma in maniera che ci sia la partecipazione dal basso. Probabilmente avremo candidato e programma prima che dall’altra parte ci siano i candidati”. Bucci ha annunciato che ci saranno “una o più liste civiche” che “sicuramente” non avranno il suo nome, ma si ispireranno a quelle che lo hanno sostenuto l’ultima volta alle urne, Vince Liguria e Orgoglio Liguria: “Sono i nomi classici che abbiamo usato in questi anni in cui il centrodestra ha sempre vinto”. Al governo Meloni il presidente ligure chiede anzitutto una diversa ripartizione del fondo sanitario nazionale “non soltanto sul numero ma sull’età delle persone, cosa che sembra assolutamente logica”. Al secondo punto le infrastrutture: “Io chiedo la possibilità di andare avanti con i progetti, dalla nuova diga foranea al tunnel subportuale al Terzo Valico, tutte opere che non devono fermarsi. Chiedo alla presidente che ci aiuti ad andare in questa direzione tutti uniti, senza fare polemiche inutili”.(ITALPRESS).Foto: xa8
xa8/trl/red
02-Gen-25 08:37
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