L’Agenzia delle Entrate, con la Risposta n. 255 del 13 dicembre 2024, ha fornito chiarimenti importanti riguardo alla possibilità di utilizzare i crediti d’imposta derivanti dal Superbonus 110% da parte di un professionista che ha cessato la propria attività e chiuso la partita IVA.
La questione riguarda la gestione dei crediti d’imposta residui presenti nel cassetto fiscale del contribuente e la loro utilizzabilità nel contesto personale, dopo la chiusura dell’attività professionale.
Crediti d’imposta Superbonus: il Quesito
Un geometra che si appresta a chiudere la propria attività professionale e a cancellare la partita IVA ha chiesto se può continuare a utilizzare i crediti fiscali derivanti dal Superbonus per gli anni 2025, 2026 e 2027. L’istante ha richiesto chiarimenti sulla possibilità di compensare questi crediti nelle dichiarazioni dei redditi successive come contribuente privato, nonostante la cessazione della propria attività.
La posizione del contribuente
Il geometra ritiene che:
- la cessazione dell’attività professionale non comporta la perdita dei crediti d’imposta maturati;
- i crediti visibili nel cassetto fiscale possono essere utilizzati anche come contribuente privato;
- è possibile compensare questi crediti nella dichiarazione dei redditi relativa agli anni successivi alla cessazione.
Il parere dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha fornito un’analisi approfondita, confermando che:
- cessazione dell’attività professionale e crediti d’imposta:
- la chiusura della partita IVA non impedisce l’utilizzo dei crediti d’imposta derivanti dal Superbonus presenti nel cassetto fiscale;
- il contribuente può continuare a utilizzare i crediti residui in compensazione con le imposte dovute nella sfera personale.
- Modalità di utilizzo dei crediti:
- i crediti d’imposta possono essere utilizzati esclusivamente tramite il modello F24, ai sensi dell’articolo 17 del D.Lgs. n. 241/1997;
- non è possibile utilizzare direttamente i crediti nella dichiarazione annuale dei redditi, come invece ipotizzato dall’istante.
- Origine e spettanza dei crediti:
- L’Agenzia precisa che non ha valutato la legittimità e spettanza dei crediti presenti nel cassetto fiscale, riservandosi la possibilità di effettuare controlli a posteriori;
- i crediti possono derivare da:
- sconto in fattura su interventi agevolati (art. 121, comma 1, lett. a) del D.L. n. 34/2020);
- acquisto di crediti da soggetti terzi (art. 121, comma 1, lett. b) del medesimo
decreto).
Implicazioni per i contribuenti
La risposta dell’Agenzia delle Entrate conferma un principio fondamentale: la cessazione dell’attività professionale non preclude l’utilizzo dei crediti d’imposta maturati. Tuttavia, emergono alcuni punti chiave da considerare:
- utilizzo esclusivo tramite modello F24:
- il contribuente non può portare in detrazione i crediti direttamente nella dichiarazione dei redditi, ma deve utilizzare il modello F24 per compensarli con altre imposte dovute (ad esempio IRPEF, contributi previdenziali, ecc.);
- assenza di vincoli normativi per l’utilizzo dei crediti:
- le norme di riferimento non prevedono impedimenti per l’uso dei crediti in ambito personale, anche se maturati nell’ambito di un’attività professionale ormai cessata;
- Obbligo di verifica e spettanza:
- resta inteso che i crediti possono essere soggetti a controlli successivi da parte degli organi competenti, per verificare la loro effettiva spettanza.
Crediti d’imposta e cessazione della partita IVA: un approccio pratico
Procedura per l’utilizzo dei crediti dopo la cessazione dell’attività:
- Verifica della posizione nel cassetto fiscale:
- il contribuente deve accertarsi che i crediti siano regolarmente registrati nel proprio cassetto fiscale;
- è importante conservare tutta la documentazione che attesti la legittimità dei crediti (fatture, contratti, attestazioni, ecc.).
- Compensazione con il modello F24:
- i crediti possono essere utilizzati in compensazione tramite il modello F24 per ridurre l’importo di altre imposte dovute;
- la compensazione deve avvenire nei limiti previsti dalle normative vigenti, ad esempio rispettando i tetti massimi di compensazione annua.
- Monitoraggio delle scadenze:
- è fondamentale rispettare i termini di utilizzo dei crediti, che devono essere compensati entro i periodi consentiti dalla normativa.
Casi di particolare attenzione:
- Controlli sull’origine dei crediti: i crediti derivanti da Superbonus potrebbero essere sottoposti a verifiche approfondite, specie in caso di cessioni o acquisti da soggetti terzi.
- Conservazione della documentazione: la mancanza di documenti giustificativi può comportare contestazioni in fase di accertamento.
Riassumendo
Aspetto | Dettaglio |
Oggetto della Risposta | Utilizzo dei crediti d’imposta derivanti da Superbonus dopo cessazione attività |
Normativa di riferimento | – Art. 121 D.L. n. 34/2020 |
– Art. 17 D.Lgs. n. 241/1997 | |
– D.L. n. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio) | |
Richiedente | Geometra che cessa attività professionale e chiude partita IVA |
Domanda | Possibilità di utilizzare i crediti fiscali dopo la cessazione attività |
Chiarimenti forniti dall’Agenzia | |
1. Cessazione attività e crediti | – La chiusura della partita IVA non impedisce l’utilizzo dei crediti. |
– I crediti maturati possono essere utilizzati anche dopo la cessazione. | |
2. Modalità di utilizzo | – Utilizzo tramite modello F24 (compensazione con imposte dovute). |
– Non è possibile l’utilizzo diretto nella dichiarazione annuale dei redditi. | |
3. Origine dei crediti | – Crediti derivanti da: |
– Sconto in fattura su interventi agevolati (art. 121, comma 1, lett. a). | |
– Acquisto crediti da soggetti terzi (art. 121, comma 1, lett. b). | |
– Spettanza dei crediti soggetta a verifica. | |
4. Documentazione richiesta | – Necessario conservare documenti che attestano la legittimità dei crediti. |
– Possibili controlli successivi da parte degli organi competenti. | |
Impedimenti normativi | Nessun impedimento per l’uso personale dei crediti dopo cessazione attività. |
Modalità operative | |
1. Verifica nel cassetto fiscale | – Controllo dei crediti disponibili nel cassetto fiscale. |
– Conservazione dei documenti giustificativi. | |
2. Compensazione con F24 | – I crediti possono essere utilizzati per ridurre imposte personali dovute. |
3. Monitoraggio scadenze | – Rispettare termini temporali per l’utilizzo dei crediti. |
– Possibile recupero dei crediti con dichiarazione integrativa entro 5 anni. | |
Raccomandazioni | – Conservare accuratamente la documentazione fiscale. |
– Assicurarsi della legittimità dei crediti prima dell’utilizzo. | |
– Consultare un consulente fiscale per monitorare il rispetto delle norme. |
Crediti d’imposta Superbonus: conclusioni
La Risposta n. 255/2024 dell’Agenzia delle Entrate chiarisce un tema cruciale per i professionisti che intendono cessare la propria attività, garantendo che i crediti d’imposta maturati possano continuare a essere utilizzati anche dopo la chiusura della partita IVA. Il riconoscimento del diritto alla compensazione nel modello F24 conferma il principio di neutralità fiscale, pur imponendo al contribuente il rispetto delle modalità operative specifiche.
Punti chiave da ricordare:
- la cessazione dell’attività non compromette il diritto di utilizzare i crediti presenti nel cassetto
fiscale; - i crediti possono essere compensati con altre imposte tramite il modello F24, ma non direttamente
nella dichiarazione dei redditi; - è essenziale conservare la documentazione e rispettare le regole di utilizzo per evitare
contestazioni future.
Questa interpretazione rappresenta un importante chiarimento per i professionisti che si trovano a gestire
crediti d’imposta nel contesto di cambiamenti nella loro attività lavorativa.
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