Rateazione cartelle esattoriali: novità e dettagli pratici
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha ufficialmente approvato il decreto attuativo che introduce importanti novità nel sistema di rateazione delle cartelle esattoriali, rendendo operativo dal 1° gennaio 2025 un nuovo meccanismo di pagamento rateale. Queste modifiche consentiranno a cittadini e imprese di richiedere piani di rateizzazione più ampi e flessibili, con l’obiettivo di alleviare le difficoltà economiche di chi versa in situazioni di obiettiva difficoltà finanziaria.
In particolare, la riforma prevede che il contribuente, sia esso un privato o un’impresa, possa richiedere dilazioni fino a 120 rate mensili, a condizione che venga dimostrata una temporanea situazione di difficoltà economica. Per i privati, la prova di tale condizione è tramite l’indicatore ISEE, mentre per le imprese in contabilità ordinaria è necessario presentare il bilancio. Le richieste si differenziano in base all’importo del debito e all’anno di presentazione, con un numero crescente di rate concedibili negli anni a venire.
Per i debiti di ammontare fino a 120.000 euro, la possibilità di dilazione è graduale: si parla di 84 rate per chi presenta domanda nel 2025 e 2026, 96 rate per le richieste nel 2027 e 2028, e 108 rate a partire dal 1° gennaio 2029. È interessante notare che per questi debiti, il rilascio delle rate può avvenire senza la necessità di allegare documentazione che attesti la difficoltà al pagamento in unica soluzione, semplificando notevolmente il processo per i contribuenti.
Modifiche alla normativa sulla riscossione
Con l’approvazione del decreto attuativo, la normativa riguardante la rateazione delle cartelle esattoriali subisce significative innovazioni, in particolare attributable all’articolo 19 del DPR 602/1973. Questa revisione si inserisce nel contesto della riforma della riscossione, rimanendo fondamentale per il contribuente che deve affrontare debiti con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, nota anche come ex Equitalia.
Il provvedimento modifica il panorama della rateazione, offrendo nuove opportunità di dilazione e rispondendo alle esigenze di un’ampia platea di soggetti debitori. Da gennaio 2025, le modalità di pagamento saranno chiaramente delineate, consentendo ai cittadini e alle aziende di avvalersi di piani di rateizzazione più lunghi e flessibili. Queste modifiche mirano a facilitare l’accesso a titoli di pagamento rateali, accogliendo richieste anche per debiti misurabili fino a 120.000 euro senza la necessità di presentare documentazione che provi la difficoltà economica.
In particolare, il decreto introduce un sistema di concessione progressivo del numero di rate mensili che i debitori possono richiedere, basandosi sull’importo del debito e sull’anno in cui viene presentata la richiesta. Questo approccio non solo rappresenta una semplificazione burocratica, ma espande anche la capacità di soddisfare le necessità finanziarie di chi si trova in difficoltà temporanee.
I cambiamenti previsti dal decreto attuativo rappresentano un passo importante nella ristrutturazione del sistema di riscossione, rendendo le procedure più efficienti e accessibili per tutti i contribuenti, in un contesto economico sempre più complesso.
Criteri per la concessione delle rate
Il nuovo decreto sulla rateazione delle cartelle esattoriali stabilisce criteri specifici per la concessione delle rate, a seconda della situazione economica del debitore. Nel caso di persone fisiche e ditte individuali in regime semplificato, la situazione di difficoltà economica si dimostra tramite l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Nello specifico, un debito sarà considerato rateizzabile in proporzione alla capacità economica del soggetto, espressa dall’indice:
N = Debito / (ISEE mensile * Coeff. %).
In questo contesto, Debito rappresenta l’importo totale da rateizzare, inclusi eventuali debiti residui già in corso di pagamento. L’ISEE mensile è calcolato come l’ISEE annuale diviso per 12. Il coefficiente percentuale viene determinato in base ai valori indicati in una specifica tabella di riferimento, garantendo che la concessione delle rate rimanga tarata secondo le reali possibilità economiche del richiedente.
Se il valore di N è superiore a 1, esistono diverse opzioni per la concessione delle rate:
- Per debiti oltre i 120.000 euro, il contribuente potrà richiedere fino a 120 rate.
- Per debiti sotto tale soglia, il numero di rate aumenta progressivamente: 85 rate per richieste nel 2025 e 2026, 96 rate per quelle del 2027 e 2028, e 108 rate per domande presentate dal 2029.
Per le imprese, il processo è differente, in quanto devono presentare un bilancio e dimostrare la loro situazione finanziaria attraverso due indici: l’indice di liquidità e l’indice Alfa. Solo nel caso in cui l’indice di liquidità risulti inferiore a 1, il debitore potrà avvalersi delle rate e richiedere una dilazione. La trasparenza di questi criteri gioca un ruolo cruciale nel facilitare le richieste e garantire un sistema di rateazione equo ed accessibile.
Applicazione per persone fisiche e imprese
Il nuovo decreto attuativo introduce modalità di applicazione della rateizzazione che differiscono a seconda dei soggetti coinvolti. Per le persone fisiche e gli imprenditori individuali in regime semplificato, la documentazione necessaria per dimostrare la situazione di difficoltà economica si basa sull’ISEE. È fondamentale che il valore dell’indicatore, calcolato come ISEE mensile = ISEE annuale / 12, venga utilizzato per determinare la sostenibilità del debito rispetto alla capacità di rimborso del richiedente. In questo contesto, l’equazione N = Debito / (ISEE mensile * Coeff. %) rappresenta il criterio per stabilire il numero massimo di rate concedibili.
Nel caso in cui il risultato di N superi il valore unitario, le possibilità di rateizzazione si ampliano notevolmente. Per le richieste relative a debiti superiori a 120.000 euro, il contribuente ha diritto a richiedere fino a 120 rate mensili, mentre per debiti inferiori, vi è una progressione nelle rate concedibili a seconda dell’anno di presentazione: 85 rate per gli anni 2025 e 2026, 96 rate per il biennio 2027-2028, e 108 rate a partire dal 1° gennaio 2029.
Per le aziende che operano in contabilità ordinaria, i requisiti sono differenti. In questo caso, sarà necessario presentare un bilancio e calcolare due indici finanziari chiave: l’indice di liquidità e l’indice Alfa. La concessione delle rate è consentita se l’indice di liquidità risulta inferiore a 1, evidenziando così una situazione di difficoltà economica. Un aspetto innovativo è l’introduzione di un applicativo online disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, che permette ai richiedenti di simulare la propria situazione e determinare quante rate potrebbero essere accordate, facilitando ulteriormente l’accesso ai piani di rateizzazione.
Situazioni eccezionali e documentazione richiesta
Il recente decreto attuativo prevede specifiche disposizioni in merito a situazioni eccezionali che possono automaticamente attestare la condizione di temporanea difficoltà economica. In caso di eventi atmosferici, calamità naturali, incendi o qualsiasi altra evenienza straordinaria che impedisca l’uso dell’unico immobile destinato all’abitazione o all’attività professionale, il contribuente è esonerato dall’obbligo di dimostrare ulteriormente la propria situazione. Questo approccio semplifica notevolmente il processo di richiesta di rateizzazione, poiché per certi eventi è sufficiente presentare la certificazione comprovante l’inagibilità dell’immobile, rilasciata dalla competente autorità comunale entro sei mesi prima della domanda.
Per le persone fisiche, il meccanismo di dimostrazione della difficoltà economica è strettamente legato all’ISEE. Il valore dell’ISEE mensile determina la soglia di accesso a un numero maggiore di rate; infatti, la condizione di difficoltà è considerata soddisfatta qualora il valore del rapporto tra Debito e ISEE mensile, ponderato con il coefficiente percentuale, superi il limite stabilito. Al contempo, le imprese in regime ordinario devono avvalersi della documentazione finanziaria per attestare la propria situazione economica, utilizzando indici come quello di liquidità per dimostrare eventuali difficoltà affrontate.
Saranno previste anche misure specifiche destinate a proteggere i soggetti vulnerabili. Tali misure di salvaguardia offriranno un sostegno particolare a chi si trova in condizioni di emergenza, rendendo il sistema di rateazione non solo una questione di convenienza finanziaria, ma un vero e proprio strumento di tutela per i contribuenti in difficoltà. Questa novità è significativa, poiché mira ad creare un contesto maggiormente accessibile per tutte le categorie di debitori, garantendo che le situazioni di emergenza non diventino un ulteriore ostacolo nel recupero della stabilità economica.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link