Il magazzino gastronomico degli Stati Uniti che promuove il cibo italiano di alta qualità



C’è una strana atmosfera a New York negli ultimi due mesi. Fra l’arresto di Luigi Mangione, l’ennesima sparatoria in una scuola del Wisconsin, e l’incombere dei dazi di Trump, lo spirito natalizio quest’anno è un po’ sottotono. A risollevare gli umori c’ha pensato il Los Angeles Times, che nella sua rubrica “Tasting Notes” ha segnalato ai suoi lettori Gustiamo, un’attività nata 25 anni fa grazie a una napoletana doc. «Da 25 anni importiamo in maniera indipendente prodotti da una trentina di fantastici produttori che nelle loro attività non pensano a scorciatoie, pagano i dipendenti e rispettano il Made in Italy. La nostra missione, alla quale vorremmo che si unissero in tanti, è quella di rendere felici i nostri clienti statunitensi e nello stesso tempo essere baluardo italiano in USA, portando al tempo stesso benefici al territorio italiano». A parlare è Beatrice Ughi, fondatrice e motore turbo di Gustiamo. Il grande magazzino sulla West Farm Road nel Bronx (area commerciale con molti capannoni dedicati all’alimentare) è il quartier generale che raccoglie solo il meglio dei prodotti italiani; la vendita avviene attraverso un sito che il quotidiano californiano chiama, “la risorsa gastronomica italiana che ogni cuoco dovrebbe conoscere”.

Negli Stati Uniti il meglio dell’Italia

Insignita nel 2023 del riconoscimento di Cavaliere della Repubblica italiana, Ughi negli anni Ottanta si occupava di revisione di bilancio per la multinazionale Ernst & Young, poi dieci anni dopo, la svolta. L’allora piccola start-up italiana Esperya la invita a curare il lancio negli Stati Uniti del portale specializzato nella vendita online di prodotti alimentari italiani tipici, quando e-commerce era un termine sconosciuto. Questa esperienza dopo qualche anno si esaurisce, «ma io sono rimasta, e con me diversi produttori di allora. Ognuno di loro è anche un amico con cui stringo un rapporto personale, credo nel valore assoluto di quello che vendo».

L’importazione di prodotti alimentari dall’Italia agli Stati Uniti e Canada inizia nel 1999 come rivendita online di specialità alimentari italiane, portando avanti relazioni solide con agricoltori, distillatori, fornai e pasticceri. Al progetto Gustiamo oggi lavorano una dozzina di ragazzi, molti vengono da Scienze Gastronomiche di Pollenzo, una manciata sono magazzinieri provenienti dal Bronx. Oltre al negozio online, Gustiamo ha anche un valido programma di vendita all’ingrosso. Azienda fortemente impegnata sul fronte della trasparenza e del giusto prezzo del cibo, l’impegno di Ughi e il suo team è tutto a favore della qualità, dando l’opportunità a chef e cuochi casalinghi di utilizzare prodotti veri che prestano attenzione all’artigianalità, alla legittimità e soprattutto alla qualità e al gusto superiori.

Obiettivo: migliorare la qualità del cibo italiano in USA

Il sito Gustiamo bende circa 300 prodotti: conserve, pasta, cereali, legumi, aceto balsamico, confetture. La vendita è solo online, ma la fornitura ai ristoranti ha il valore commerciale più importante. Chi si affida a Gustiamo beneficia di un appoggio a tutto tondo oltre la vendita sul territorio americano che comprende soprattutto assistenza per navigare nella burocrazia locale: ottenere le certificazioni della Food and Drug Administration non è infatti cosa da poco. Senza quella il mercato staunitense è inaccessibile. Per chi vive oltreoceano e ha nostalgia dei sapori dello Stivale, ci si può scatenare in food shopping pre-dazi, scegliendo dal sale marino raccolto a mano dalla ditta Trapani Sale di Vincenzo Gucciardo, ossia senza macchinari che ne richiedano il lavaggio; ai capperi dell’azienda a conduzione familiare La Nicchia di Panelleria con cui Gustiamo lavora da 20 anni.

Poi l’interessante selezione di oli extra vergine d’oliva: quello molisano de Il Tratturello, quello toscano di Vicopisano, o, tra gli altri, quello sardo Antichi Uliveti dei Fratelli Pinna, Tre Foglie nella guida Oli d’Italia 2024 del Gambero Rosso. Ma anche l’extravergine di oliva in edizione limitata Ghetto Gastro Pressure che Gustiamo offre in collaborazione con Massimo Bottura. Il 100% dei profitti delle vendite è devoluto a Food for Soul, organizzazione fondata dallo chef modenese. Ogni bottiglia di olio d’oliva Pressure venduta fornisce inoltre a 15 famiglie una selezione settimanale di prodotti freschi e un pasto nutriente a più portate servito con ospitalità e dignità alla tavola del Refettorio Harlem.

Cosa si può comprare sul sito

Intere pareti alte fino al soffitto del magazzino sono fatte di buatte di pomodori pelati. Ci sono quelli di Sabatino Abagnale, e quelli gialli a polpa bianca dell’Azienda Agricola Maida varietà heirloom “lungo giallo di Capaccio” coltivato appunto vicino ai templi di Paestum. Poi ci sono le pacchetelle di vesuviani del piennolo dell’Azienda Agricola Sapori Vesuviani di Pasquale Imperato. Il caffè è della torrefazione veronese Giamaica Caffè, e poi un’abbondanza di sott’oli, miele bio, colatura d’alici, pinoli, porcini secchi, passate e conserve, tutto della migliore qualità. Non può mancare il Parmigiano Reggiano vacche rosse di razza reggiana 24 mesi, e fra le tante chicche, la varietà di mandorla “Noto Romana” che Corrado Assenza ha contribuito a salvare dall’estinzione, storia raccontata nella stagione dedicata alla pasticceria del format prodotto da Netflix, Chef’s Table Pastry.

A differenza delle mandorle che si trovano oltreoceano, queste siciliane crescono con pochissima acqua e hanno un sapore più intenso. Ingrediente fondamentale per la granita servita al Caffè Sicilia a Noto. Ughi ha portato Assenza a Los Angeles come guest chef per due eventi: una cena in collaborazione con la scuola di cucina Impastiamo di Silvia Carluccio, e l’altra al ristorante Lulu di David Tanis all’Hammer Museum. In entrambe, il clou del pasto è stata la granita di quelle mandorle. Quando l’autrice dell’articolo Laurie Ochoa (direttore generale del settore Food del Los Angeles Times) ha visitato il magazzino nel Bronx, ha potuto assistere all’abitudine che si consuma tutti i giorni all’ora di pranzo: una spaghettata conviviale alla quale partecipano tutti, con Ughi che distribuisce i piatti e fa partire i brindisi.



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