È tutto pronto in vista della prima edizione di Una discussione a tre – Il folk sassarese incontra altre
musiche dal mondo, il concerto fortemente voluto dal sindaco Giuseppe Mascia e dalla sua
amministrazione «per portare un po’ di festa anche ai confini della città medievale e iniziare l’anno nel
solco dell’impegno che ha caratterizzato questi primi mesi del nostro operato: ridare a Sassari vecchia la
centralità che merita e di cui ha bisogno per rinascere, innescando un processo virtuoso che coinvolga
anche gli altri quartieri, le periferie, le borgate rurali e quelle costiere», per dirla con le parole che lo
stesso Mascia usa per motivare la sua scelta.
Il luogo è Porta Sant’Antonio, immortalata dalla tradizione musicale sassarese come sede di una
storica discussione tra tre persone. L’idea è di rinnovare l’attitudine di quella piccola piazza al dialogo e
al confronto verbale e culturale. L’intenzione è di farlo attraverso una manifestazione musicale che ha
l’ambizione di diventare un appuntamento fisso. Una rassegna in cui il folk sassarese incontra altre
musiche dal mondo. Proprio lì, in quella parte bassa del centro storico in cui Sassari sperimenta la
multiculturalità, con tutte le contraddizioni, le difficoltà, gli stimoli e i vantaggi che ne derivano.
L’appuntamento è fissato per domani sabato 4 gennaio dalle 19. Grazie al supporto organizzativo di
OllahRound Events, l’assessora Nicoletta Puggioni ha allestito con il settore su cui ha delega un
programma ricco, vario e coerente con la missione culturale che l’amministrazione persegue attraverso
la rassegna. Si parte dal tributo del cantautore Giuliano Rassu a Ginetto Ruzzetta, suo zio e capostipite
di una delle scuole di musica sassarese più famose, romantiche e raffinate, e si spazia dalla rumba
gitana alla cumbia, dal joropo al bolero, dalla world music al cantautorato, dalla samba al forrò, dal
carimbò al funky, sino alla patchanka. Sul palco si alterneranno, oltre all’ensemble guidato da Rassu,
Los Matas Chicas, Medit, Filhos Maravilha e Chichimeca.
Deroghe, divieti e modifiche al traffico
In occasione della manifestazione, il sindaco di Sassari ha emesso un’ordinanza con cui si proroga
l’orario di diffusione della musica dalle 24 del 4 gennaio alla 1 del 5 gennaio. Con un altro provvedimento
il sindaco ha vietato la vendita e l’asporto di qualunque bevanda, anche analcolica, in contenitori di vetro
e lattine. Il divieto interessa tutti i titolari di pubblici esercizi, agli operatori su area pubblica, e ai titolari di
esercizi commerciali, compresi i distributori automatici, nell’area compresa tra viale Umberto, corso
Trinità, via Saffi, porta Sant’Antonio, piazza Stazione, corso Vico, piazza Santa Maria e corso Margherita
di Savoia. Chiaramente è vietato a chiunque di accedere alla manifestazione e alle aree limitrofe con
bottiglie o altri contenitori di vetro e lattine.
COMUNE DI SASSARI
Portavoce del sindaco
Gian Mario Sias, portavoce del sindaco
+39079279314 – portavoce_sindaco@comune.sassari.it
Il dirigente del settore Traffico, invece, ha istituito il divieto di fermata per tutti i veicoli dalle 9 di sabato 4
gennaio alla 1 di domenica 5 gennaio nelle corsie laterali di piazza Sant’Antonio, nel tratto di corso
Vittorio Emanuele compreso tra piazza Sant’Antonio e via Moscatello, in via Sant’Apollinare tra via
Cogno e piazza Sant’Antonio. Il traffico resterà chiuso dalle 16 di sabato 4 gennaio alla 1 di domenica 5
gennaio nella corsia centrale di piazza Sant’Antonio, da via Sant’Apollinare a via Saffi, nelle corsie
laterali di piazza Sant’Antonio, in corso Vittorio Emanuele tra piazza Sant’Antonio e via Pais, in via
Sant’Apollinare tra via del Gran Condotto e piazza Sant’Antonio, in via San Carlo tra largo Monache
Cappuccine e via Sant’Apollinare, in via Francesco Cano tra via Cogno e piazza Sant’Antonio, in via
Sebastiano Branca, in via Moscatello tra via San Cristoforo e corso Vittorio Emanuele.
Subiranno modifiche anche le corse dei mezzi pubblici che transitano in piazza sant’Antonio e in corso
Vittorio Emanuele.
L’obiettivo
«Sul piano politico, iniziative come quella che abbiamo pensato per Porta Sant’Antonio hanno un valore
aggiunto indiscusso perché sono anche occasioni per stimolare la frequentazione di un luogo che troppo
spesso, per la maggior parte di noi, è solo un luogo di passaggio», riflette Giuseppe Mascia. «Il
cambiamento che preconizziamo ha bisogno di complessi processi di rigenerazione urbana, economia e
sociale, ma il successo di tali processi dipende dalla presenza di persone e attività», prosegue il sindaco.
«In questo caso c’è anche un altro aspetto da valorizzare», aggiunge. «Questo confronto tra mondi
musicali differenti, provenienti da diversi posti, sarà ospitato in quella parte della città in cui la
costruzione di una comunità aperta, accogliente, inclusiva, multietnica e multiculturale è la sfida di tutti i
giorni», chiosa.
«Vogliamo che Sassari sia viva e vitale tutto l’anno così come lo è stata nel periodo natalizio», è
l’auspicio di Nicoletta Puggioni. «In questi primi mesi di mandato abbiamo la conferma del grande
fermento culturale, artistico e sociale che anima la nostra città», aggiunge l’assessora. «Dal Capodanno
in piazza d’Italia al concerto per la riapertura del Teatro Civico, passando per questa manifestazione dal
significato speciale – conclude Puggioni – creiamo i presupposti per assecondare la grande voglia di
vivere la città, di riappropriarsi di spazi pubblici al chiuso o all’aperto, e di farlo grazie a iniziative di
qualità».
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