Sicurezza sul lavoro, sale a 600 milioni la «dote» dei contributi Inail per le aziende

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Con questo bando l’Inail «rafforza ulteriormente il proprio sostegno alle aziende che scelgono di investire in prevenzione: i 600 milioni di euro messi a disposizione per contribuire alla realizzazione di progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro rappresentano, infatti, l’importo più alto stanziato nelle 15 edizioni dell’iniziativa, attraverso la quale dal 2010 sono stati complessivamente destinati al sistema produttivo italiano più di quattro miliardi di incentivi a fondo perduto». È stato lo stesso Istituto presieduto da Fabrizio D’Ascenzo a illustrare i contenuti dell’iniziativa, nel corso di una conferenza stampa, a Roma, alla presenza, fra gli altri, dei ministri del Lavoro e dell’Agricoltura Marina Calderone e Francesco Lollobrigida.

Con il bando 2024, è stato messo in luce, sono state introdotte numerose novità finalizzate all’aumento dell’efficacia degli interventi effettuati e alla semplificazione della procedura di accesso al contributo, giacché il nuovo avviso punta «a incrementare ancora di più la partecipazione delle micro e piccole imprese, per le quali è ora prevista la possibilità di anticipare il 70% delle somme concesse, e di quelle operanti in settori ad alto rischio. Tra le priorità anche il sostegno agli interventi di innovazione tecnologica, con un’attenzione particolare all’ammodernamento dei macchinari, e la promozione dell’adozione di modelli organizzativi (Mog) e sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro (Sgsl) da parte delle aziende. I 600 milioni della nuova edizione, quasi 100 in più rispetto ai 508 stanziati nel 2023, sono ripartiti in cinque assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari e alla tipologia dei progetti che saranno eseguiti», ha segnalato l’Inail.

Una delle novità del nuovo bando Isi appena lanciato è l’introduzione di un punteggio premiante per le imprese partecipanti che hanno già adottato un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro certificato per la norma Uni En Iso 45001:2023.

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Al primo asse sono destinati 105 milioni, suddivisi in 93 milioni per la prevenzione del rischio chimico e di quelli legati al rumore, alle vibrazioni, alla movimentazione manuale di persone e carichi e all’emergenza nel settore della pesca e in 12 milioni, sette in più rispetto all’annualità passata. Il secondo, al quale sono destinati 165 milioni, 25 in più rispetto all’edizione 2023, è dedicato alla prevenzione dei rischi infortunistici, come quelli derivanti dalle cadute dall’alto, dalle lavorazioni in spazi confinati e/o sospetti di inquinamento e dall’utilizzo di macchine obsolete.

Il terzo asse continua a riguardare i progetti di rimozione di coperture e controsoffitti in materiali contenenti amianto, con un cospicuo incremento dei fondi a disposizione rispetto al bando precedente, passati da 100 a 150 milioni di euro. Tra le spese ammissibili rientrano anche quelle relative all’installazione di pannelli fotovoltaici integrati nelle nuove coperture, per contribuire alla riduzione della dipendenza da fonti fossili e contrastare gli effetti del cambiamento climatico. Aumenta di 10 milioni, da 80 a 90 milioni, lo stanziamento destinato al quarto asse, riservato alle micro e piccole aziende che operano in settori tipici del made in Italy, dalla produzione di olio di oliva e derivati del latte alla confezione di articoli di abbigliamento, con la novità dell’inclusione di tutte quelle operanti nel settore della lavorazione del legno e dell’introduzione di una tipologia di intervento per la riduzione del rischio da polveri di legno. I 90 milioni del quinto asse dedicato alle micro e piccole imprese dell’agricoltura primaria, per contribuire all’acquisto o al noleggio con patto di acquisto di trattori e macchinari agricoli o forestali moderni, sicuri e meno inquinanti, sono suddivisi in 70 milioni per la generalità delle imprese agricole e in 20 milioni per i giovani agricoltori (under 40) organizzati anche in forma societaria.

Per la concessione degli aiuti previsti in ambito agricolo nei primi tre assi di finanziamento, viene, infine, precisato, il bando Isi Inail recepisce le modifiche apportate ai massimali «de minimis» in sede comunitaria, in vigore dal 16 dicembre 2024 per contributi fino a 50.000 euro.

 



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