Città che legge, i comuni abruzzesi ammessi per il triennio 2024-2026

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Il CEPELL (Centro per il libro e la lettura), d’intesa con l’ANCI, promuove e valorizza con la qualifica di “Città che legge” l’Amministrazione Comunale che si impegna a svolgere con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio e di sostegno alla crescita socio-culturale delle comunità urbane. Fino al 20 dicembre è stato possibile per tutti i comuni italiani candidarsi a ottenere la qualifica “Città che legge” per il triennio 2024-2025-2026 che sarà, fra le altre cose, condizione necessaria per poter partecipare ai bandi di finanziamento pubblicati ogni anno dal Centro. Ora, aggiornato al 31 dicembre, è stato pubblicato online l’elenco dei comuni che hanno ottenuto l’ambito riconoscimento, dimostrando di avere i requisiti richiesti. Molti i comuni abruzzesi presenti, dai capoluoghi, come L’Aquila, ai piccoli centri, con Teramo e Chieti a guidare la lista:

Provincia di L’Aquila: Bugnara, L’Aquila, Pescasseroli, Rocca di Mezzo, Sulmona.

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Provincia di Teramo: Alba Adriatica, Corropoli, Giulianova, Martinsicuro (con riserva), Teramo, Sant’ Egidio alla Vibrata, Sant’Omero.

Provincia di Chieti: Atessa (con riserva), Campli (con riserva), Casoli, Chieti (con riserva), Francavilla al Mare, Lama Dei Peligni (con riserva), Lanciano, San Giovanni Teatino, San Salvo (con riserva), San Vito Chietino, Vasto, Villamagna.

Provincia di Pescara: Pescara.

Che cos’è il CEPELL?

Il CEPELL (Centro per il Libro e la Lettura) è un’istituzione autonoma del Ministero della Cultura italiano, dedicata alla promozione della lettura e alla diffusione della cultura del libro. Il suo obiettivo è incentivare l’abitudine alla lettura come strumento di crescita individuale e sociale, valorizzando il libro e la conoscenza in generale, sostenendola rete di istituzioni educative e culturali che favoriscono l’accesso ai libri, in particolare nelle aree meno servite e organizzando eventi culturali come festival, fiere del libro e altre manifestazioni. Svolge inoltre un’importante funzione monitoratricecirca le abitudini di lettura in Italia, per pianificare così interventi più efficaci. Sono 7.425 le biblioteche pubbliche e private, statali e non statali, aperte al pubblico in Italia nel 2019 (escluse quelle scolastiche e universitarie). Il 58,3% del totale dei comuni ha almeno una biblioteca: ce ne sono quasi tre ogni 100 Kmq e una ogni 8 mila abitanti. Due biblioteche su tre (il 68,5%) sono biblioteche civiche a titolarità comunale, il 9,2% appartiene a enti ecclesiastici mentre il 7,1% è gestito da associazioni private e il 4% da fondazioni. Più della metà delle biblioteche è al Nord (58,3%), il 24,2% nel Mezzogiorno e il 17,5% nel Centro Italia.

“Città che legge”, chi può richiedere la qualifica?

Possono richiedere la qualifica di “Città che legge” le Amministrazioni comunali in possesso dei seguenti requisiti:

– una o più biblioteche di pubblica lettura regolarmente aperta/e e funzionante/i;
– una o più librerie/punti vendita di libri sul territorio;
– la partecipazione dell’Amministrazione comunale e/o di scuole/biblioteche/librerie/associazioni presenti nel territorio comunale a una delle campagne nazionali del Centro per il libro e la lettura (Libriamoci o Il Maggio dei libri);
– l’esistenza di un festival, una rassegna o una fiera attinenti al libro, alla lettura, all’editoria, e/o l’esistenza di iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie, associazioni;
– la presenza di un Patto locale per la lettura, comunale o intercomunale che, dopo essere stato stipulato tra le parti, sia stato caricato, nella Banca dati dei Patti per la lettura del Centro, entro il termine di scadenza del presente Avviso, e che risulti “validato” o “in attesa di esame”.

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I Patti per la Lettura e il ruolo dell’Abruzzo

I Patti per la lettura sono strumenti di governance riconosciuti dalla legge 15/2020 per la promozione e sostegno della lettura. I Patti sono un vero e proprio contratto per la promozione e il sostegno della lettura in cui l’ente pubblico, come il Comune o le Unioni dei Comuni o la Regione, si fa capofila del Patto locale e attua e coordina gli interventi di promozione della lettura coinvolgendo attivamente soggetti pubblici e/o privati: biblioteche, scuole, associazioni, librerie, case editrici, fondazioni, ospedali, consultori, gruppi di lettura, istituti culturali, enti del terzo settore e altri. Sono attualmente 27 i Patti in Abruzzo. L’Aquila e tutto l’Abruzzo sono un’area potenzialmente ricchissima di giacimenti culturali. Lo ha dimostrato anche il numero 1-2/2024 di “Città che legge – Libri e Riviste d’Italia”, dedicato interamente a L’Aquila e alle sue istituzioni culturali. Il capoluogo abruzzese è stato inoltre scelto come sede degli Stati Generali dei Patti per la Lettura il 28-29 giugno 2024, nella nuova veste di Capitale della Cultura 2026.

Come dice Byung-Chul Han in una sua recente opera, le narrazioni sono in crisi perché ridotte a story-telling che diventa pubblicità e, in quanto tale, la lettura viene consumata come merce. Ma la vita può essere trasmessa attraverso solo narrazioni comunitarie e il coinvolgimento della cittadinanza. È questo l’obiettivo più ambizioso del CEPELL.



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