Luoghi della cultura nel 2025: future inaugurazioni e orizzonti innovativi

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Il panorama culturale del 2025 preannuncia l’apertura di nuovi musei che ridefiniscono l’identità del contemporaneo, proponendosi non solo come luoghi di memoria, ma divenendo meccanismi dinamici in grado di coinvolgere pubblici eterogenei ed affrontare sfide odierne.

Dataland – Los Angeles

“Dove l’immaginazione umana incontra il potenziale creativo delle macchine” recita l’homepage del sito del museo Dataland, la cui inaugurazione è prevista nel 2025 a Los Angeles.

Ideato già dal 2014 dall’artista turco-americano Refik Anadol, Dataland sarà il primo museo al mondo “dedicato alle arti basate sull’intelligenza artificiale e all’ecosistema digitale dedicato alla visualizzazione dei dati e alla creatività basata sull’intelligenza artificiale”. Sorpassando l’idea tradizionale di museo, Dataland si propone come sistema di intersezione tra l’operato delle macchine, dell’intelligenza artificiale, dei nuovi strumenti di archiviazioni dati e l’immaginazione umana alla base della creazione artistica, “stabilendo un nuovo modello per le istituzioni culturali nell’era digitale”.

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Museo d’Arte Moderna – Varsavia

Prevista per il 2025 l’apertura definitiva della nuova sede del Museo d’Arte Moderna nella capitale polacca. Già inaugurata il 25 ottobre scorso, l’apertura ufficiale della galleria è prevista a febbraio del nuovo anno, attraverso la presentazione della collezione di oltre 1000 opere di arte polacca e internazionale realizzate dal 1989 in poi. Dopo vent’anni senza una sede permanente il museo trova dimora all’interno di un’architettura di ampio respiro: 20mila metri quadri, progettati da architetti newyorkesi Thomas Phifer and Partners. Esponendo linguaggi artistici eterogenei e tecniche differenti, giungendo fino alla performance e all’audiovisivo, il museo raduna lavori di Alina Szapocznikow, Monica Sosnowska, Cecilia Vicuña, Thomas Hirschhorn e Wolfgang Tillmas, tra gli altri. 

Guggenheim Abu Dhabi – Abu Dahbi

Che il 2025 sarà davvero l’anno in cui verrà inaugurata la sede del Guggenheim di Abu Dhabi? Difficile prevederlo, poiché alcuni pronostici – decretano l’inaugurazione del colosso di circa 30mila metri quadri entro il 2025, mentre ulteriori ipotesi – probabilmente più realistiche – vedono il 2026 come anno decisivo.

Nel 2021 il Dipartimento della Cultura e del Turismo di Abu Dhabi (DCT) prevedeva il completamento dei lavori entro il 2025. Progettato dall’archistar Frank Gehry e sorto nel distretto culturale di Saadiyat, il museo presenterà una collezione d’arte globale centrata sull’Asia occidentale, Asia meridionale e Nord Africa. “Spero che questo edificio venga accolto dagli abitanti degli Emirati Arabi Uniti e che quest’opera rimanga un punto di riferimento per il Paese per molti anni a venire” afferma l’architetto Frank Gehry. 

Fenix Museum of Migration – Rotterdam

Nel distretto di Katendrecht a Rotterdam sorge il Fenix Museum of Migration, primo museo al mondo che racconta storie di migrazioni mediante il linguaggio artistico. Prevista il 16 maggio 2025, l’inaugurazione del museo consentirà al pubblico di scoprire documentazioni fotografiche di centotrenta fotografi e opere d’arte di cento artisti differenti, connessi dal fil-rouge della migrazione come strumento per una rinascita identitaria e sociale. “Storie di amore e addii, di ritorno a casa e di sentirsi a casa, di navigazione dell’identità o di ricerca della felicità”.

Naoshima New Museum of Art – Naoshima

L’isola giapponese di Naoshima, conosciuta come “l’isola d’arte”, ospiterà un nuovo spazio museale progettato da Tadao Ando che verrà inaugurata nella primavera del 2025. Dialogando con il paesaggio naturale circostante, il museo si offre come un contenitore di esperienze artistiche che, oltre a mostre temporanee, si apre a una serie di conferenze, workshop ed eventi pubblici. L’obiettivo è incentivare il turismo culturale e la crescita dell’isola “trasformandola in un crocevia di idee e creatività”.

Nuova sede della Fondation Cartier pour l’art contemporain – Parigi

Entro la fine del 2025, la Fondation Cartier – in occasione dei suoi 40 anni – inaugurerà una nuova sede a Place du Palais-Royal progettata da Jean Nouvel. Comprendendo oltre 6mila metri quadri di spazio espositivo, la nuova sede si sviluppa attraverso spazi verticali di ampio respiro che consentirà agli artisti in mostra una maggiore sperimentazione e libertà espressiva. L’obiettivo rimane invariato afferma Alain Dominique Perrin, presidente fondatore: “La Fondation Cartier è un spazio dedicato a tutte le forme di creazione, dalla pittura alla fotografia, dall’architettura al cinema, dal design alla moda e altro ancora”.





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