Alta Velocità Salerno-Reggio «strategica» ma vanno trovati altri 17,5 miliardi

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La realizzazione dell’alta velocità Salerno-Reggio resta un opera strategica ma con il problema dei fondi e delle coperture finanziarie: servono altri 17,5 miliardi


«L’ALTA velocità in Calabria? Non è affatto una chimera». Ad assicurarlo Lucio Menta, direttore Investimenti di Rfi. L’occasione un convegno organizzato a Rende, lo scorso mese di dicembre, dai Rotary club dell’area urbana. In platea amministratori, addetti ai lavori, cittadini che di occasioni sprecate e treni persi (è il caso di dirlo) dalla Calabria ne hanno visti parecchi.

Per fugarne lo scetticismo Menta mette in fila, slide dopo slide, cifre, date e previsioni corroborate dall’ultimo contratto di programma siglato tra Rfi e Ministero dei Trasporti che alla nuova Alta velocità Salerno-Reggio Calabria assegna circa 12 miliardi di euro (1,9 provenienti dal Pnrr). Ve ne proponiamo i contenuti, che riepilogano lo stato dell’arte dell’opera.

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I COSTI DELL’ALTA VELOCITÀ SALERNO-REGGIO

La relazione di Menta, così come le tabelle allegate al contratto di programma per gli investimenti di Mit e Rfi, confermano che per la Salerno-Reggio Calabria non c’è stato definanziamento. Di fatto si mantiene il finanziamento previsto negli anni precedenti, a partire dal 2021 quando il governo Draghi assegnò all’opera 9,4 miliardi del fondo complementare, che andavano a sommarsi alle risorse Pnrr (1,9 miliardi) destinate al primo lotto dell’alta velocità Salerno-Reggio.

E se di per sé il fatto che non ci sia stato un definanziamento è una buona notizia, dall’altro lato queste risorse restano insufficienti. Non coprono il costo (stimato) dell’intera opera, né sono sufficienti a ultimare i lotti indicati come ‘prioritari’, com’era previsto nel piano del 2021. Ad oggi, con i 9 miliardi che dovevano portare la nuova alta velocità da Romagnano a Paola (o Tarsia, in quella che, come ricorderemo più avanti, era l’ipotesi del primo studio di fattibilità) non si arriverà neanche a Praia, perché i costi, tra le nuove esigenze emerse in progettazione e gli aumenti, sono schizzati alle stelle rispetto alle previsioni. Manca, per completare il lotto 1b+1c (Romagnano-Praia), un miliardo circa. E per arrivare fino a Reggio di miliardi ne servono ancora circa 17.

Ricapitolando: per la nuova alta velocità Salerno-Reggio Calabria servono circa 30 miliardi di euro, almeno 17,5 per arrivare da Battipaglia fino a Praia. La disponibilità finanziaria si aggira intorno ai 12 miliardi, che copre il lotto Battipaglia-Romagnano, quasi tutto il Romagnano-Praia e il raddoppio delle gallerie Santomarco.

ALTA VELOCITÀ SALERNO-REGGIO: «OPERA STRATEGICA»

Menta, nella sua relazione, parte da una premessa: la nuova alta velocità Salerno-Reggio per Rfi, dice, è un itinerario strategico che ricade nel corridoio europeo ‘scandinavo-mediterraneo’. «La stiamo sviluppando non solo perché è una necessità del Paese Italia, ma perché in questo modo facciamo diventare parte integrante dell’Europa il Sud Italia che ha tanto da dare sul piano industriale, turistico e portuale, vista la posizione privilegiata rispetto al canale di Suez» dice Menta.

Tutti gli investimenti in corso e previsti sulle linee ferroviarie non sono slegati ma immaginati ora in ottica sinergica, aggiunge, mentre scorre una slide che mostra i principali itinerari strategici di Rfi, dalla Torino-Lione alla Battipaglia-Taranto, dalla Brescia-Padova alla Messina-Catania-Palermo, dalla Orte-Falconara alla Napoli-Bari, dalla Roma-Pescara alla Salerno-Reggio Calabria. Circa 125 miliardi di investimento nei prossimi 10 anni, 66 al momento finanziati.

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I cantieri aperti riguardano oggi il lotto Battipaglia-Romagnano, per un corso complessivo di 2 miliardi 912 milioni, compresa l’interconnessione con Potenza. I lavori, che vedranno impiegate 4 Tbm (o talpe meccaniche), saranno conclusi nel 2026 in linea con le indicazioni del Pnrr che finanzia (solo) questo lotto con 1 miliardo 900 milioni.

Una volta realizzato, però, anche la Calabria – spiega il dirigente Rfi – ne trarrà beneficio. «Con la realizzazione del Battipaglia-Romagnano avremo un collegamento con la Potenza-Metaponto che significa agevolare il collegamento con la jonica, che è un importante ausilio perché fa recuperare circa 25 minuti di percorrenza – spiega Menta – Con il completamento dell’anello e il ricongiungimento a Praia abbiamo un guadagno netto di 35 minuti nei collegamenti con il Sud».

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GALLERIA SANTOMARCO

L’intervento di raddoppio della galleria, con la nuova stazione di Montalto Uffugo, è andato a gara a fine dicembre. «È uno snodo importante perché collega Cosenza con Paola e favorisce la connessione con l’alta velocità – continua il dirigente Rfi – Voglio rassicurarvi, non si sta e non si vuole marginalizzare alcunché, anzi si vuole mantenere al meglio il collegamento, sfruttando i risultati delle analisi tecniche.

Con la galleria Santomarco riusciremo a collegare Cosenza e gli interventi in corso sulla jonica ci consentiranno di garantire una connessione diretta con quella costa». Preziosa anche per le merci, aggiunge Menta, perché le nuove gallerie Santomarco saranno lo snodo di passaggio dei carichi in arrivo da Gioia verso l’adriatica. «Come vedete, lo sviluppo della Salerno-Reggio non è un’idea ma una realtà» commenta ancora Menta.

IL LOTTO PRAIA-PAOLA

Il riferimento di Menta all’importanza delle analisi tecniche per operare la scelta (di tracciato) migliore non è casuale. Il passo successivo, infatti, è chiarire perché per il secondo lotto si è abbandonata l’ipotesi Praia-Tarsia, difesa dagli amministratori di Cosenza, del Pollino e della Sibaritide perché più baricentrica rispetto ai loro territori. «Anziché andare dietro le facili avventure, che potrebbero essere scegliere una soluzione che fa più comodo, dobbiamo rappresentare anche la fattibilità delle soluzioni che si scelgono, perché altrimenti rischiamo di restare impelagati in un cantiere per diversi anni.

Se poi tra cinquant’anni verrete a chiedermi perché l’alta velocità Salerno-Reggio non si è fatta, è perché evidentemente alcune scelte non andavano bene dall’inizio. Io preferisco perdere un anno in più sul progetto perché ne avremo un guadagno in fase realizzativa» commenta Menta. Che fornisce poi qualche dettaglio in più su quello che sarà il tracciato del lotto Praia-Paola. «Il corridoio tirrenico o semi-autostradale individuato è un mix di soluzioni che tende ad allontanarsi dalla costa – chiarisce – Non realizzeremo un affiancamento alla linea storica esistente, perché i cambiamenti climatici impatteranno sempre più sulla costa e su quella linea. Ci siamo quindi spostati con il tracciato. avvicinandoci all’autostrada».

Sui lotti 1b e 1c, per i quali il dibattito pubblico si è chiuso lo scorso gennaio, è in corso l’iter autorizzativo, «che confidiamo di chiudere entro quest’anno» dice Menta (l’incontro si è tenuto a dicembre), per partire con la fase realizzativa.

IL LOTTO ROMAGNANO-PRAIA, GLI ALTRI LOTTI E GLI INVESTIMENTI IN CALABRIA

Per i lotti non finanziati sono in corso le attività di progettazione. «Entro fine anno (il convegno si è tenuto a dicembre, ndr) contiamo di presentare il docfap (documento di fattibilità delle alternative progettuali, ndr) degli altri altri lotti che andremo a finanziare progressivamente» spiega Menta. Da reperire restano 4,4 miliardi circa per il lotto Praia-Paola, che rientra tra i prioritari, e 12,7 miliardi (stimati) per gli altri. Resta da definire in che tempi, ma i tecnici manifestano un certo ottimismo nella capacità di un’altra opera – cara al Governo – di accelerare gli altri investimenti, ovvero il Ponte sullo Stretto. La progettazione della nuova Alta Velocità ne sta tenendo conto: per il lotto 6, l’ultimo, «è già studiato l’arrivo sul Ponte».

In totale in Calabria, dice Menta, sono previsti interventi per 35,4 miliardi, finanziati per ora al 37% (13,1 miliardi). Oltre agli investimenti sull’alta velocità, sono compresi i lavori di adeguamento della linea ferroviaria jonica, della Rosarno-San Ferdinando, della Battipaglia-Reggio il potenziamento della Metaponto-Sibari-Bivio Sant’Antonello (questo ancora tutto da finanziare), interventi di manutenzione e aggiornamento delle stazioni e della rete.

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