Le gite scolastiche, momenti di crescita e formazione per gli studenti, stanno diventando sempre più difficili da organizzare. L’aumento dei costi, la complessità burocratica e la carenza di personale sono le principali problematiche che stanno portando molte scuole a rinunciare a queste esperienze.
Per affrontare la situazione, la legge di bilancio 2025 prevede l’assunzione di 101 nuovi funzionari destinati a supportare gli uffici scolastici. Queste nuove figure, specializzate nella gestione degli appalti pubblici, avranno il compito di semplificare l’organizzazione dei viaggi d’istruzione, in particolare quelli con un budget superiore ai 140.000 euro.
Il nuovo codice degli appalti: un cambiamento necessario ma complesso
Il nuovo codice degli appalti, in vigore dal 2023, ha introdotto l’obbligo per le scuole di diventare stazioni appaltanti per i viaggi d’istruzione con un budget elevato. Questa normativa ha reso le procedure più complesse e onerose per le segreterie scolastiche, causando ritardi e difficoltà nell’organizzazione delle gite. A seguito delle difficoltà, l’ANAC ha concesso diverse deroghe, l’ultima delle quali valida fino al 31 maggio 2025. Tuttavia, dal prossimo anno scolastico le scuole dovranno adeguarsi alla nuova normativa, e l’introduzione di funzionari specializzati risulta fondamentale per supportarle nella gestione degli appalti e nell’organizzazione dei viaggi.
I costi elevati e la carenza di personale come ostacoli principali
Oltre alla burocrazia, le scuole devono affrontare anche il problema dei costi elevati per le famiglie e la difficoltà di reperire personale docente e amministrativo. La crescente riluttanza degli insegnanti a partecipare come accompagnatori nelle gite scolastiche è legata a diverse problematiche. Tra queste, l’abolizione delle diarie, l’aumento delle responsabilità riguardanti la vigilanza sugli studenti (spesso più difficili da gestire fuori dall’ambiente scolastico), e la necessità di monitorare autisti e autobus secondo le disposizioni della Polizia Stradale.
L’invecchiamento del corpo docente e la pressione delle famiglie
L’aumento dell’età media del corpo docente italiano rappresenta un ulteriore ostacolo. La vigilanza durante le gite richiede infatti un impegno continuo e costante, 24 ore su 24, che può risultare particolarmente impegnativo per insegnanti più anziani. Inoltre, la pressione delle famiglie gioca un ruolo importante: i genitori, spesso costantemente informati dai figli tramite cellulare, tendono ad amplificare anche i più piccoli incidenti durante le gite, inondando i docenti di telefonate e richieste di chiarimenti. Questa dinamica, combinata con le difficoltà logistiche e burocratiche, rende l’impegno delle gite scolastiche sempre meno allettante per gli insegnanti.
Le sfide nell’organizzazione e il sostegno alle famiglie
La somma di burocrazia, costi e carenza di personale sta rendendo sempre più ardua l’organizzazione delle gite scolastiche, attività fondamentali per la formazione degli studenti. Come afferma Tiziana Sallusti, preside del Liceo Mamiani di Roma, “Le procedure sono complesse e faticose, e spesso le segreterie sono sotto organico”. A fronte di queste difficoltà, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha previsto un sostegno per le famiglie meno abbienti, stanziando 50 milioni di euro per un bonus gite scolastiche destinato a chi ha un ISEE inferiore ai 15.000 euro, cercando di alleviare parte del peso economico che grava sulle famiglie.
In un contesto di crescenti difficoltà, l’introduzione di nuove figure professionali specializzate potrebbe rivelarsi una chiave importante per rilanciare e semplificare la pianificazione delle gite scolastiche, restituendo a studenti e famiglie l’opportunità di vivere esperienze formative significative.
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