Luce e gas: ecco come orientarsi tra rincari e offerte

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La temuta stangata alla fine sembra arrivata. Per le famiglie sarà un inizio anno all’insegna degli aumenti: +18,2% per il gas e +2,5% per la luce. Rincari dovuti al rialzo del prezzo della materia prima energia, che si abbatteranno sul consumatore finale. Ecco, bollette alla mano, cosa cambierà e come orientarsi tra le tariffe per limitare il salasso.

Aumenti per tutti

Innanzitutto, gli aumenti. Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ha aggiornato la tariffa del gas del mese di dicembre 2024 per il servizio di tutela della vulnerabilità, registrando un aumento del 2,5%. E ha fatto sapere che nel primo trimestre del 2025 il prezzo della bolletta dell’elettricità per il cliente tipo in regime di maggior tutela aumenterà del 18,2%. L’aumento però non riguarda solo i cosiddetti “vulnerabili”, ovvero gli over 75 e coloro che vivono una situazione di svantaggio economico o disabilità. «Tutti coloro che hanno un contratto di libero mercato a prezzo variabile subiranno un identico aumento, perché indicizzato ai valori Pun (Prezzo unico nazionale) per la luce e Psv (Punto di scambio virtuale) per il gas», avverte Fabrizio Ghidini, responsabile energia di Federconsumatori. «E non è finita qui, perché da domani le offerte delle aziende avranno incorporato l’aumento del costo della materia prima. Quindi, anche i nuovi contratti di libero mercato a prezzo fisso risentiranno del rincaro».

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Bonus luce e gas

Per il bonus sociale, riconosciuto a chi si trova in difficoltà economica con uno sconto direttamente in bolletta, non occorre neppure fare domanda. Basta l’Isee, che deve essere inferiore a 9.530 euro o a 20 mila euro in presenza di almeno quattro figli a carico. In Friuli Venezia Giulia e in Veneto, secondo gli ultimi dati Arera aggiornati al 2022, i bonus luce e gas per disagio economico sono pari al 5% dei punti di prelievo domestici totali della regione.

Tutele per i vulnerabili

Il primo passo è, dunque, verificare se si ha diritto a rientrare nel servizio di vulnerabilità. Con il passaggio al mercato libero, anche coloro che avevano i requisiti per restare in un regime di maggior tutela hanno potuto optare per altre tariffe, andando alla ricerca dell’offerta più conveniente. Secondo Arera sono 12 milioni i vulnerabili, ma solo 3,4 milioni rientrano nel servizio di tutela delle vulnerabilità. «A differenza di quanto si crede, rimanere in quel servizio ha un senso», sottolinea Ghidini. «Il vantaggio di un contratto rispetto a un altro si misura nel lungo periodo e i contratti di tutela si sono sempre rivelati più vantaggiosi. Vale la pena rimanere in servizio di vulnerabilità o rientrare, se si è scelto il libero mercato», è il consiglio di Federconsumatori.

Leggere la bolletta

Agli utenti non vulnerabili, per i quali la tutela è venuta meno nel 2024, tocca orientarsi tra i contratti del mercato libero. Operazione non semplice, anche perché la convenienza di un servizio rispetto a un altro dipende dalla tipologia di consumi di ciascuna famiglia. Prima di scegliere un’offerta occorre, quindi, conoscere il proprio livello di consumo annuale. Lo si trova indicato in bolletta, ma è possibile calcolarlo anche accedendo con lo Spid al portale di Arera www.consumienergia.it.

Nella scelta dell’offerta di luce e gas, l’Autorità consiglia di prestare attenzione a due componenti indicati in bolletta: il costo del kilowattora o del gas al metro cubo e il costo di commercializzazione. Quest’ultimo è un costo fisso espresso in valori annuali, una sorta di “abbonamento” con l’azienda fornitrice, che può essere quindi raffrontato con quanto proposto dai concorrenti.

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Per orientarsi tra i diversi contratti, occorre poi saper leggere le condizioni offerte dall’operatore. Per i contratti a prezzo variabile, è bene stare attenti ai costi fissi, che per le aziende rappresentano il margine di guadagno. «In un anno possono significare centinaia di euro di differenza», fa notare Ghedini. Nel caso in cui si opti per il prezzo fisso occorre, invece, fare una valutazione di convenienza che tenga conto del valore degli indici Pun e Psv, per capire quanto vale in quel momento la materia prima luce o gas. «Non è una valutazione facile per il consumatore, che non conosce l’andamento dei mercati. I dati Arera ci dicono che solo una quota minoritaria di clienti riesce a scegliere le offerte più convenienti», continua Ghedini. Uno strumento utile è il portale delle offerte di Arera, unico portale pubblico e gratuito che consente un confronto tra tutte le offerte disponibili sul mercato, dalla più vantaggiosa alla meno conveniente. A differenza dei siti privati, non richiede mail o numero di telefono, ma solo il cap. Oltre a indicare come benchmark l’offerta più tutelata, mostra anche le offerte placet, di pura fornitura e senza servizi extra, che gli operatori sono obbligati a garantire e a pubblicare sul sito di Arera. —

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