Professione vacanze: «Ecco i viaggi della vita e come farli in sicurezza» – Torino Cronaca

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Le vacanze natalizie sono spesso vissute come un momento di pausa, dove le mura domestiche fanno da cornice a momenti di massimo relax con i propri cari. D’altra parte c’è chi ama approfittare di questo periodo per preparare i bagagli e abbracciare l’avventura. E c’è chi, come Gabriella Aires e suo marito, ha fatto delle vacanze, anche avventurose, una professione.
Pur essendo presidente della Fiavet Piemonte, la federazione delle agenzie di viaggio, Gabriella non è certo una organizzatrice da scrivania o da Web: lei crea le vacanze ideali e guida anche i bus con le sue comitive.
Ma tra i viaggi più emozionanti che tanti turisti scelgono, una sorpresa: c’è proprio Torino.

Dal Nilo al Po, in pratica.

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Gabriella Aires, 54 anni, è alla presidenza di Fiavet Piemonte, (Federazione Italiana Associazioni Imprese di Viaggi e Turismo), l’associazione di categoria per antonomasia delle agenzie di viaggio, e più in generale delle imprese del turismo. La passione per i viaggi le viene trasmessa dalla famiglia, ha sempre avuto la curiosità si scovare quei luoghi particolari, nascosti, che ti permettono di vivere delle esperienze autentiche. Una filosofia che diventa il cuore della sua agenzia, dove propone ai clienti degli itinerari di nicchia. Inizia a lavorare nel turismo come hobby. Poi nel 2007 cambia lavoro: «Ho sempre amato viaggiare ma quando mi sono trovata a dovermi reinventare ero decisa, non avrei mai aperto un’agenzia. Le ultime parole famose… un anno dopo è nato “I viaggi di Gabri e Max“».

Quali sono state le mete preferite dai torinesi in queste vacanze?

«Nel periodo natalizio troviamo tantissimi tipi di viaggiatori, che cercano vacanze ed esperienze diverse. Sicuramente sono molto gettonate le classiche mete invernali, dove la neve, l’aurora boreale e tutto ciò che riguarda Babbo Natale, crea un’atmosfera magica e molto ricercata. Da questo punto di vista il Nord Europa va per la maggiore. Vi è però anche una forte predilezione per le città d’arte, da Parigi a Firenze. Per quanto riguarda il Capodanno, invece, la meta preferita in assoluto è New York. Da gennaio in avanti, fino ad aprile, tornano a dominare le destinazioni calde, tra Messico, Maldive e Caraibi».

Qual è il nuovo ruolo delle agenzie di viaggi in un momento in cui i viaggiatori tendono a organizzare tutto da soli, utilizzando il web?

«Oggigiorno le prenotazioni vengono fatte con largo anticipo, non si riscontra più il famoso “last minute”. Il viaggio di Capodanno, ad esempio, se prevede un lungo viaggio viene organizzato sin da giugno. Questa organizzazione anticipata permette di risparmiare soprattutto sui voli, ma il tranello è dietro l’angolo. Avere un’agenzia alle spalle è sicuramente un vantaggio su diversi fronti. Permette di sapere subito quella che sarà la spesa: gli agenti sono preparati a schivare quelle che possono presentarsi come delle finte offerte. Fa risparmiare tempo: spesso si spreca metà delle giornate a decidere cosa fare e dove prenotare. E infine la preparazione ed esperienza delle agenzie può fornire una spiegazione dettagliata della meta scelta. Il web in tal senso spesso alimenta aspettative sulle destinazioni che poi non rispecchiano la realtà. In tanti ancora organizzano da soli le proprie vacanze ma, come dimostrato da uno studio Fiavet, c’è una controtendenza verso le piccole e medie agenzie, la professionalità viene ripagata».

Torino ha mostrato in questi anni una crescita delle domande e cosa attira di più tra cultura, grandi eventi, storia e tradizione?
«Torino è una meta importante che punta su un turismo incoming, e che offre tantissimi servizi. Ci sono stati degli eventi che hanno rappresentato un vero e proprio punto di svolta, a partire dalle Olimpiadi del 2006 alle Atp Finals, ma ci sono anche tanti altri eventi settoriali di contorno, come il Kappa Future Festival, riescono ad attirare altri tipi di turisti ed alimentare le affluenze. Il grande fiore all’occhiello torinese, oltre alla storia e alle residenze sabaude, è il Museo Egizio, anche se si riscontra una grande crescita anche al Museo del Cinema e dell’Auto. Torino è città di cinema, dello sport e della neve. Negli ultimi anni sicuramente il meteo non ha aiutato, ma la vicinanza alle destinazioni nevose è un altro punto di forza».

Quali possono essere dei suggerimenti per aumentare il flusso di turismo?
«Il Piemonte è un territorio molto valorizzato dalle istituzioni, la Regione negli anni ha investito e agito per la sua promozione in maniera eccellente e gli va riconosciuto. L’Osservatorio Turistico Regionale è una vera e propria punta di diamante in grado di capire e captare i giusti mercati. Il mio augurio è quello di mantenere alto il livello per un turismo che non consuma ma che arricchisce».

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Da esperta del settore ma anche viaggiatrice, quali sono le mete da visitare almeno una volta nella vita? 

«Ci sono tanti viaggi che mi sono rimasti nel cuore. Una delle esperienze più belle della mia vita è quando ho portato i miei genitori in Groenlandia per i 50 anni di matrimonio. Un’esperienza unica in un panorama mozzafiato che oggi vive un momento di difficoltà dato lo scioglimento dei ghiacciai. Se devo consigliare le preferite, mi vengono in mente tre destinazioni. Io ci sono stata e su esperienza personale sono dei viaggi davvero unici, ma ogni volta anche i clienti ne tornano entusiasti: la crociera sul Nilo, i fiordi norvegesi e i grandi parchi dell’ovest americano. Sì, questi sono proprio i viaggi della vita».



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