Chi innoverà nel 2025? 10 imperdibili profili da seguire nell’edutech in Italia

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Termina il viaggio editoriale nel futuro a cura della redazione di StartupItalia alla scoperta delle persone che, nei rispettivi campi, hanno contribuito a fare crescere la propria impresa e l’ecosistema. Replicheranno i successi con l’anno nuovo? Dal fintech al pharma, passando per il femtech. La sesta e ultima puntata è dedicata al mondo dell’edutech

Dopo il fintech, il traveltech, il gaming, il femtech e l’healthtech, il nostro viaggio tra imprenditori e imprenditrici capaci di ispirare termina approfondendo il giovane comparto dell’edutech – o edtech -, settore che ha visto una crescita sostenuta soprattutto negli ultimi anni.

L’edutech in numeri

Secondo l’Osservatorio EdTech della School of Management del Politecnico di Milano, il fatturato complessivo delle startup e delle aziende italiane attive nel verticale ha raggiunto i 2,8 miliardi di euro nel 2022 (+26% rispetto all’anno precedente). In Italia nel comparto pesa parecchio la sezione dell’istruzione scolastica: il 40% del mercato riguarda il segmento delle scuole primarie e secondarie.

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In questo comparto è anche importante sottolineare i ritardi che il Paese sconta in merito alla formazione aziendale. La maggior parte di società e manager è infatti convinta che seguire e formare dipendenti e collaboratori sia un modo per farli crescere (e trattenerli). Eppure solo il 35% delle organizzazioni ha inserito i piani formativi nei piani strategici aziendali.

La ricerca dell’Osservatorio EdTech del Politecnico di Milano realizzato in collaborazione con Docebo, Eni, Fondazione per la Scuola, Gility e IQC – Italian Quality Company ha analizzato anche l’aumento degli investimenti dei venture capitalist nelle startup edtech nazionali: +137,5% rispetto al 2021, mentre le aziende italiane nel 2022 hanno dedicato il 40% dell’intero budget della formazione al digital learning, per una media di circa 480mila euro per organizzazione. Nelle università, in media, il 5,6% del budget di ateneo è oggi destinato alla trasformazione digitale, e circa 6 su 10 (57%) hanno aumentato gli investimenti in queste iniziative rispetto all’anno precedente.

 Le startup italiane del settore non sembrano aver sofferto il calo generale degli investimentiraddoppiando, invece, la raccolta complessiva di fondi nell’arco di dodici mesi.  Scopriamo, quindi, quali sono i 10 profili da dover seguire in questo 2025 per restare sempre aggiornati sulle ultime frontiere dell’innovazione nell’edtech in Italia.

Leggi anche: Chi innoverà nel 2025? 10 imperdibili profili da seguire nel fintech in Italia

Davide Dattoli

Davide Dattoli

Davide Dattoli è il fondatore di Talent Garden e protagonista di una delle storie di maggiore successo dell’ecosistema startup italiano. Nel 2011 ha aperto il primo spazio con poche decine di migliaia di euro di finanziamento. Quando parlava del suo progetto alcuni pensavano che l’idea fosse quella di un centro sociale. Quindici anni dopo, con 70 milioni di euro raccolti e un’importante acquisizione, Talent Garden è uno dei protagonisti della formazione. Nel nostro podcast Vite Straordinarie – Ritratti fuori dal comune ha dato qualche consiglio: «Primo, avere un respiro internazionale: la partita non si gioca più in uno scacchiere locale che di fatto diventa troppo limitato. Secondo, lavorare sul team: è sempre la squadra che fa la differenza. In questo senso occorre investire risorse anche economiche per portare a bordo e gratificare i talenti. Terzo, pensare sempre in grande, con tanta ambizione ma anche la capacità di mettere a terra i progetti con metodo e dedizione».

Sios18 Marco Montemagno
Marco Montemagno

Marco Montemagno

Founder di 4Books, Competenze, Slashers e tante altre startup e realtà più o meno grandi, Marco Montemagno non ha bisogno di grandi presentazioni perché, con la sua passione per l’imprenditoria digitale e la sua grande abilità da comunicatore, è riuscito a trasmettere a tutti coloro che lo seguono l’importanza e il valore dell’edtech. Su 4Books, fondata a Milano nel 2018, si apre una selezione di libri, podcast e delle notizie più rilevanti analizzate e sintetizzate in audio o lezioni molto brevi da 15 fino a 5 minuti. Con Competenze, invece, il guru Monty ha voluto far risparmiare tempo a chi vuole formarsi e non ha ancora una guida per capire quali siano le figure più autorevoli del settore.

Founder Futura
Andrea Chirolli, Francesco Salvatore e Lorenzo Pinto

Andrea Chirolli, Francesco Salvatore e Lorenzo Pinto

Futura è il nome della startup dell’edtech che segnato il record di finanziamenti in Italia in questo settore, con la recente chiusura di un round da 14 milioni di euro, tra i più significativi nel panorama nazionale. A guidarla sono i  co-founder, Andrea Chirolli, Francesco Salvatore e Lorenzo Pinto. «Futura è nata nel 2020 come società che sviluppa modelli di intelligenza artificiale per personalizzare i processi di studio e ottimizzare le traiettorie di apprendimento degli studenti, simulando l’esperienza di un professore privato», ci ha raccontato Andrea in un’intervista. La tecnologia è il cuore pulsante di questa società che prima ha costruito la piattaforma e poi ha puntato sull’intelligenza artificiale. «L’AI presente sulla piattaforma, sulla base della preparazione del singolo studente, ne verifica la preparazione e gli assegna un tutor che lo può guidare in un percorso personalizzato». Il target di riferimento di Futura sono, principalmente, studenti al quarto o quinto anno della scuola superiore o universitari. «Le materie che insegniamo spaziano dall’italiano a quelle scientifiche, anche se la nostra piattaforma lavora particolarmente bene sulle discipline legate alla matematica e sui test».

Massimiliano Costa
Massimiliano Costa

Massimiliano Costa

Alla guida di Develhope, startup con sede a Palermo fondata nel 2019, c’è il CEO Massimiliano Costa. L’azienda si dedica all’offerta di corsi di formazione per sviluppatori web. Grazie alla collaborazione con importanti aziende e startup, Develhope fornisce insegnamenti sulle competenze più richieste per la programmazione e supporta gli studenti, che ad oggi sono oltre mille, nella ricerca di lavoro attraverso una rete di oltre 250 aziende partner. L’obiettivo principale dell’azienda è quello di ridurre la disoccupazione e la migrazione economica dal Sud Italia. Nel 2023 Develhope ha chiuso un round da 6 milioni di euro guidato da CDP Venture Capital, OPES Italia e SEFEA Impact.

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Mauro Musarra

Mauro Musarra

Nata nel 2021 e cresciuta nell’Incubatore del Politecnico di Torino (I3P), l’impresa innovativa Algor Education ha dato vita a una piattaforma digitale che trasforma i testi in strumenti di apprendimento più visuali, interattivi e stimolanti, con l’obiettivo di supportare studenti, docenti e professionisti nello studio e nel lavoro quotidiano. La soluzione tecnologica di Algor è basata su algoritmi di intelligenza artificiale, in grado di elaborare e sintetizzare input di diverso tipo – non solo testi ma anche immagini, audio, video – individuandone concetti e informazioni chiave in modo automatico per, poi, generare delle mappe concettuali che possono essere modificate, riorganizzate e anche condivise online, favorendo lo studio e il lavoro di gruppo. Nel 2023, la startup ha chiuso un finanziamento da 1,4 milioni di euro in equity.

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Paolo Cuniberti

Paolo Cuniberti

Alla direzione di Habacus, PMI innovativa che si occupa di servizi integrati per gli studenti tra cui l’accesso al prestito studentesco e che ha recentemente chiuso un round di investimento da 5 milioni di euro c’è Paolo Cuniberti. Esperto di consulenza finanziaria da oltre 30 anni, Cuniberti nel 2017 ha dato vita ad Habacus che integra orientamento formativo, certificazione delle competenze e validazione delle informazioni – elementi chiave per accedere ai prestiti studenteschi – oltre a soluzioni abitative e opportunità di job placement, creando un ecosistema completo per lo sviluppo personale e professionale della propria community che Habacus prevede arriverà ad includere 100mila studenti entro il 2026. Adesso la startup vuole evolvere in una piattaforma di human-capital intelligence in grado di assistere e potenziare i percorsi di crescita degli studenti, la formazione e le opportunità di sviluppo professionale.

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Federica Pasini

Federica Pasini

33 anni, originaria del Lago d’Iseo, Federica Pasini è la founder di Hacking Talents. Dopo il liceo scientifico e una laurea triennale in Economia Aziendale a Milano, ha iniziato la sua carriera lavorativa all’interno di due team globali Apple e Generali. Nel 2021 Forbes l’ha inserita nella classifica “Forbes Under 30” come una delle giovani leader del futuro. Dopo l’esperienza maturata nell’innovazione digitale e nella gender equality, Federica insieme a Teresa Baldini e Nabila Lorini ha fondato Hacking Talents, startup innovativa benefit che si occupa di di matching digitale per permettere alle organizzazioni di sviluppare i talenti in modo smart, portando un impatto diretto sul wellbeing con uno strumento scalabile e personalizzato per supportare l’evoluzione delle human skills dei collaboratori. Lo fa con la creazione di match interni ed esterni per mettere in contatto le persone, abbattere i silos, ed apprendere da conversazioni di valore.

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Andrea Tomasello

Andrea Tomasello

Fondata nel 2023 a Palermo da Andrea Tomasello, UniversApp utilizza l’intelligenza artificiale per preparare i giovani alle competenze del futuro grazie a una piattaforma di apprendimento online che offre corsi di programmazione su misura. Tramite la piattaforma, gli studenti possono sfruttare l’AI per migliorare la propria produttività ed efficienza. Il sistema si basa sull’utilizzo dell’Intelligenza artificiale generativa per creare esercizi personalizzati e fornire feedback specifici. La piattaforma offre anche un tutor virtuale che aiuta gli studenti ad affrontare le difficoltà che possano incontrare nel percorso di apprendimento e, con un tutor digitale, usa l’intelligenza artificiale per creare un percorso di apprendimento personalizzato e di supporto continuo.

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Cristiano Scarapucci e Sebastiano Dionisi

Fondata a Roma nel 2019, pre-pandemia, da Cristiano Scarapucci e Sebastiano Dionisi, SchoolR offre lezioni e ripetizioni online personalizzate con tutor altamente qualificati. Gli insegnamenti online sono dedicati a studenti dalle elementari all’università. La piattaforma offre diversi programmi, tra cui: Schoolr Lesson, per le lezioni one-to-one acquistate singolarmente, School Welfare, con cui l’azienda offre ripetizioni per i figli dei dipendenti di oltre 700 aziende in Italia, e School Friends, con cui la possibilità di dividere il costo delle lezioni favorisce tanto gli studenti quanto i tutor sotto il profilo economico. E, poi, Schoolr Program, una nuova funzione nata con la pandemia per la rivoluzione relativa all’istruzione parentale.

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Marco De Rossi

Nel 2016 ha fondato WeSchool, ma Marco De Rossi con l’imprenditoria e le startup è sempre andato a braccetto, a partire da Oilproject, la sua prima realtà che ha fondato a 13 anni. Con WeSchool è riuscito a creare una realtà di homeschooling che durante la pandemia ha vissuto un vero e proprio boom. «La nostra missione è il rinnovamento della didattica nelle scuole, nelle università e nelle aziende perché crediamo che una didattica cooperativa, multidisciplinare, digitale e challenge-based – qualsiasi sia la disciplina insegnata! – sviluppi le competenze del nuovo millennio e il pensiero critico, rendendo ragazze e ragazzi cittadini più liberi, felici e pronti a qualsiasi sfida lavorativa – ci aveva raccontato in un’intervista –  Dal 2018 abbiamo cominciato a educare gli educator e a mettere in pratica strategie collaborative. Oltre a formare su e con contenuti disciplinari, occorre stimolare lo spirito critico e la collaborazione, dare a ogni studente la possibilità di far emergere la propria creatività, le competenze soft, i propri sogni».





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