Il Festival della Fotografia Nomade Molichrom (riconoscimento FIAF K2 2024) torna per la sua quarta edizione dal 10 al 14 gennaio 2025, confermandosi come uno degli eventi più significativi nel panorama culturale molisano. Nato da un’idea sviluppata con l’associazione Tèkne, gruppo di appassionati di cultura e arte da sempre impegnati nella promozione del territorio, il festival rappresenta un’iniziativa coraggiosa che, attraverso la cultura visiva e la fotografia contemporanea, contribuisce a valorizzare e far conoscere il Molise oltre i suoi confini, trasformandosi in un’opportunità di rinascita culturale per l’intera regione.
La IV edizione si concentra su una delle più drammatiche declinazioni del nomadismo contemporaneo: le migrazioni forzate causate dai conflitti. La guerra ha sempre rappresentato uno dei più potenti catalizzatori del nomadismo forzato nella storia dell’umanità. Dalle antiche deportazioni assire alla contemporanea crisi dei rifugiati, il conflitto armato continua a essere la principale causa di spostamenti di massa della popolazione civile, creando quella che potremmo definire una forma di “nomadismo della sopravvivenza.
In un momento storico segnato da guerre e crisi umanitarie globali, il Festival propone una riflessione profonda sulle conseguenze umane dei conflitti armati. La mostra principale, ospitata presso la Gil, vede protagonista il fotoreporter Alessio Romenzi, che attraverso i suoi scatti ci conduce nelle zone più calde del pianeta, documentando non solo gli scenari di guerra, ma soprattutto l’impatto devastante sui civili costretti all’esilio.
In dialogo con questo lavoro, il progetto di Molichrom Lab, in collaborazione con le Associazioni Fotografiche locali (Centro per la fotografia Campobasso “Vivian Maier”, Associazione culturale fotografica “Sei torri Tommaso Brasiliano”, Associazione culturale fotografica “InControLuce£ e Officine cromatiche fotoamatori Iseernia affiliata FIAF), porta l’attenzione sul territorio molisano, presentando i volti e le storie dei rifugiati che hanno trovato accoglienza nella regione. Un racconto visivo sull’esilio forzato che trasforma il concetto astratto di migrazione in storie concrete di resistenza e speranza.
Il programma di questa edizione si arricchisce di contributi significativi:
Paolo Benanti porta il suo contributo con il talk “Il Futuro della Fotografia: Etica e Creatività nell’era dell’AI”, esplorando le implicazioni etiche dell’intelligenza artificiale in un mondo sempre più interconnesso.
Barbara Di Maio e Francesca Triboni presentano “Women in Street Italy“, portando lo sguardo femminile nella street photography.
Brabara e Francesca organizzeranno inoltre un photowalk per le strade di Campobasso. Un’opportunità per osservare la città con uno sguardo capace di trasformare l’ordinario in straordinario.
Andrea Boccalini, noto ritrattista della scena Jazz mondiale, arricchisce il programma con un workshop sul ritratto ambientato.
Molichrom, facendo del nomadismo il fil rouge di tutte le edizioni, continua a esplorare il concetto di “sguardo nomade”, promuovendo una visione che supera i confini geografici e culturali. La fotografia diventa uno strumento che permette di esplorare realtà diverse attraverso gli occhi di chi le ha vissute in prima persona, offrendo nuove prospettive sulla complessità del mondo contemporaneo.
Oggi, il nomadismo bellico assume forme diverse rispetto al passato ma non meno drammatiche. I conflitti moderni, spesso caratterizzati da guerre civili e crisi prolungate, creano situazioni di sfollamento che possono durare generazioni. I campi profughi, concepiti come soluzioni temporanee, diventano spesso insediamenti semi-permanenti dove si sviluppano nuove forme di società nomadi urbane.
Il rapporto tra guerra e nomadismo è uno dei più complessi fenomeni sociali del nostro tempo. Comprendere questa relazione non è solo un esercizio accademico, ma una necessità pratica per sviluppare risposte più efficaci alle crisi umanitarie. In un mondo dove i conflitti continuano a generare massicci spostamenti di popolazione, la sfida è quella di trasformare il nomadismo forzato da tragedia umanitaria a opportunità di rinnovamento sociale e culturale
Il Festival in questa edizione si propone come spazio di riflessione sulla mobilità forzata e sulla necessità di costruire ponti di comprensione tra culture diverse.
Eolo Perfido
Direttore Artistico del festival
Programma:
10 Gennaio 2025
Palazzo GIL – Campobasso ore 18:30
Scatti di Conflitto: la fotografia di guerra raccontata con Alessio Romenzi
11 Gennaio 2025
Palazzo GIL – Campobasso ore 18:30
“Il Futuro della Fotografia: Etica e Creatività nell’era dell’IA”. Incontro con Paolo Benanti
12 Gennaio 2025
ore 10:00
Passeggiata fotografica per le strade di Campobasso con Barbara Di Maio e Francesca Tiboni.
Palazzo GIL – Campobasso ore 18:30
Uno sguardo femminile sulla street photography: Women in Street Italy Incontro con Barbara Di Maio e Francesca Tiboni.
14 Gennaio 2025
Palazzo GIL Campobasso ore 18:30
Crimini di guerra e contro l’umanità nella Striscia di Gaza con Tina Marinari di Amnesty International Italia
Workshop
11 e 12 Gennaio 2025
DAL RITRATTO AL RITRATTO AMBIENTATO con Andrea Boccalini
Orari Mostra:
10 Gennaio 2025 – 16 Febbraio 2025
dal martedì al giovedì dalle 17/20
dal venerdì alla domenica 10/13 e 17/20
Chiuso il lunedì
Biglietto unico per le due mostre: 7 Euro (5 Euro per gli associati FIAF)
Info: www.molichrom.com
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