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Serbo 3 anni dopo arresto per caso Covid: ‘ma nessun rancore’
ROMA, 06 GEN – “Quando arrivo all’aeroporto di
Melbourne, soffro ancora del trauma di tre anni fa”: lo ha
raccontato Novak Djokovic, ex n.1 del tennis mondiale,
raccontando all’Herald Sun in suo avvicinamento agli Aus Open
2025, dopo la vicenda Covid del 2022. Il tennista serbo,
convinto nel suo no ai vaccini, fu trattenuto al controllo
passaporti in quell’anno e rimase agli arresti per alcuni
giorni, prima di essere rispedito indietro perche’ sul suo visto
non c’era il passaporto vaccinale, richiesto dalle autorita’
australiane per entrare nel paese.
“Alcune tracce rimangono ancora quando passo il controllo
passaporti – ha detto Djokovic – Anche solo se mi guardo attorno
per vedere se qualcuno dell’ufficio immigrazione si sta
avvicinando a me. Quando mi guardano il passaporto, chiedo a me
stesso: mi tratterranno di nuovo o mi lasceranno andare? Devo
ammettere che ho questa sensazione”.
Ma, ha chiarito Nole, “non porto rancore: l’anno successivo,
sono tornato e ho vinto”. Quella del 2023, “e’ stata una delle
vittorie piu’ emozionanti della mia vita, considerando tutto
quello che avevo passato l’anno precedente: i miei genitori e
tutta la squadra erano li’”
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