SERIE C
I play off ora appaiono l’unico obiettivo della società costretta a un mercato di riparazione che dovrà portare almeno cinque novità
Il -12 dalla cima della classifica è una sentenza che arriva già all’inizio del girone di ritorno. Il Catania se matematicamente può ancora colmare il ritardo, di fatto ha perso (meglio, sprecato) l’ultima occasione per accorciare le distanze e portarsi a -6 dal Benevento. Ma i 20 minuti finali in balia degli avversari, anche con azioni offensive non finalizzate, hannp ricreato lo stesso clima di pessimismo che aleggiava dopo il ko interno contro il Potenza del 14 dicembre scorso.
Quando i rossazzurri hanno l’opportunità di rimontare in classifica non colgono l’occasione. Mai. Ecco perchè adesso la società si vedrà costretta a rivedere i propri piani puntando ai play off anche attraverso un mercato di riparazione che dovrà portare almeno cinque novità: un portiere, due difensori, due punte. Forse anche un centrocampista se Sturaro continua a fare la spola tra infermeria e campo diventando sempre di più un’illusione più che una realtà numerica nel gruppo. Sfortuna, certo, ma siamo a metà cammino e oltre e adesso una decisione sugli acquisti bisognerà adottarla.
I nomi
«Prima bisognerà vendere» aveva puntualizzato il vice presidente Grella, ma il tecnico Toscano – in un’intervista al nostro giornale – aveva risposto augurandosi di avere rinforzi prima possibile. Ma in partenza ci sono sei giocatori fuori lista (Rapisarda, Monaco, Chiricò, Silvestri, Zanellato e Celli, quest’ultimo inspiegabilmente rimesso nella lista ufficiale) ma anche Popovic, Luperini (contratto lungo ed esagerato per il valore dimostrato fin qui), Montalto, Adamonis, Lunetta, Guglielmotti, forse anche D’Andrea e Verna che hanno richieste (Cerignola e Ternana).
Come si fa a smaltire tanto materiale umano ricavando una somma funzionale per le entrate? E, a gennaio, mica si possono trovare tutti questi campioni a buon mercato…
Insomma la situazione rosea non è. Non lo è mai stata. Anche perché la società per strutturarsi deve dotarsi di un campo d’allenamenti (perchè non chiedere ospitalità a Pedara?) capire cosa vuole fare con Torre del Grifo, individuare un direttore generale che possa programmare la prossima stagione senza l’ennesima rivoluzione. Tanti interrogativi, ma il primo rimane sempre quello: Pelligra sarà ancora disposto a spendere milioni per il calcio?COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
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