Reggio Emilia celebra la nascita della bandiera, De Pascale: “Un orgoglio per l’Emilia-Romagna essere i custodi di questo simbolo immortale”

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REGGIO EMILIA – “Celebrare il tricolore rappresenta ogni anno un’emozione straordinaria e senza tempo. E’ un orgoglio per l’Emilia-Romagna essere i ‘custodi’ di un simbolo immortale che identifica l’Italia in tutto il mondo: la nostra bandiera incarna quei principi di libertà, democrazia e solidarietà dei quali abbiamo bisogno, oggi più di prima”.

Così il presidente della Regione, Michele de Pascale, durante le celebrazioni del 228^ anniversario della proclamazione del Primo Tricolore a Reggio Emilia, delle quali è stato oratore ufficiale.

Alla cerimonia, al Teatro municipale ‘Romolo Valli’, sono intervenuti anche il sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari, e il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni.

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Presenti per la Regione anche la sottosegretaria alla Presidenza, Manuela Rontini, e gli assessori Elena Mazzoni e Alessio Mammi.

“Il legame tra la nostra Regione e il Tricolore è fortissimo. Per questo ci tengo a ringraziare la città di Reggio Emilia e le sue istituzioni che da sempre si adoperano affinché il Tricolore venga non solo custodito, ma valorizzato al meglio- ha sottolineato de Pascale-. Anche la scelta di coinvolgere in questa giornata di celebrazioni atleti, scrittori e artisti della contemporaneità, porta con sé la volontà di rendere sempre attuale il messaggio che da qui oggi vogliamo lanciare, in particolare rivolgendoci alle nuove generazioni. Raggiungere un pubblico sempre più vasto è fondamentale- ha proseguito il presidente della Regione-, perché gli ideali della Repubblica incarnati dalla nostra bandiera sono più che mai attuali: la libertà, l’uguaglianza, la possibilità per tutti di accedere ai diritti fondamentali su cui si basa la nostra società, come l’accesso alle cure e all’istruzione. La nostra Regione rilancia nuovamente il proprio impegno in questa direzione e per raggiungere questo obiettivo c’è bisogno del contributo di tutti”.

Le celebrazioni di quest’anno sono state profondamente riviste e hanno ospitato la presenza di atleti, scrittori, di un’orchestra e di corpi di danza. Tra gli ospiti, Stefano Baldini, medaglia d’oro nella maratona alle Olimpiadi di Atene 2004, Yassin Bouih, mezzofondista in gara nei 3mila siepi a Parigi 2024, Ana Maria Vitelaru, medagliata paralimpica nell’handbike, tutti in dialogo con la giornalista Emanuela Audisio, ‘Premio Brera’ per il giornalismo sportivo.

La cerimonia si è conclusa con l’esibizione ‘Corpi sonanti InNatura. Dedicato a Claudio Abbado’, dell’Orchestra Florestano del Conservatorio di Musica di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti. Un progetto didattico-artistico in collaborazione con il Centro Coreografico Nazionale Aterballetto.

Le celebrazioni sono iniziate questa mattina in piazza Prampolini con le forze militari e le autorità civili che hanno reso onore agli stendardi dell’Italia e dell’Unione europea. La cerimonia è proseguita in municipio dove, per la prima volta, in occasione dell’anniversario è stata conferita la cittadinanza italiana a due cittadini originari di Bangladesh e Marocco.

Gli studenti delle scuole secondarie di primo grado Manzoni (classe seconda C) e Aosta (classi terze A e D) hanno ricevuto invece dal presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale e dalla prefetto di Reggio Emilia Maria Rita Cocciufa la Bandiera italiana e i Principi fondamentali della Costituzione della Repubblica.

“Celebriamo oggi il 228° anniversario dalla proclamazione del Primo Tricolore d’Italia, Bandiera che i Costituenti vollero come simbolo della Repubblica. La Bandiera è testimone che, di generazione in generazione, riassume la nostra identità di popolo, nel processo storico che ha portato al raggiungimento dello Stato unitario e, con la Liberazione, ai valori di libertà e democrazia, di pace e cooperazione, che sono il patrimonio irrinunciabile della nostra società, scolpiti nella nostra Carta Costituzionale. Il Tricolore evoca l’orgoglio delle virtù civiche proprie al sentirsi italiani, esprime al mondo i valori della nostra comunità, della nostra Patria. Ad esso ci rivolgiamo con rispetto e l’emozione di un popolo che si raccoglie e riconosce intorno ad esso. Viva il Tricolore, viva la Repubblica”, le parole che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

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