si accende la discussione nel centrodestra

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Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


I 200 milioni di euro che l’Autostrada del Brennero destinerebbe alla provincia di Verona per il suo sviluppo infrastrutturale, in caso vincesse il bando per riottenere la concessione di A22 per i prossimi 50 anni, ha acceso la discussione all’interno del centrodestra scaligero. 

«Certamente la riduzione dei fondi porta a dover ridefinire le priorità infrastrutturali su tutto il territorio. Ma il Presidente della Provincia Pasini dice una cosa insensata quando sostiene che la priorità va data alla Provincia e va escluso il Comune di Verona», ha detto l’europarlamentare di Forza Italia Flavio Tosi, mettendo nel mirino l’esponente leghista, che è anche sindaco di Nogara. «Comune e Provincia infatti sono soci alla pari di Autostrada del Brennero spa, con poco più del 5% ciascuno. Quindi il Comune ha diritto di attingere almeno alla metà di quel finanziamento, da destinare poi certamente al Traforo e al prolungamento della strada 434 fino a Basso Acquar». Tosi spiega che «il Traforo è opera dirimente e preminente, quindi i soldi di Autobrennero possono contribuire enormemente alla sostenibilità finanziaria dell’opera». 

Pasini, sulle pagine de L’Arena, avea semplicemente detto che l’accordo tra Comune di Verona, Provincia e Camera di Commercio, risalente al 2022, che chiedeva ad AutoBrennero di cofinanziare un piano di opere di oltre 400 milioni è da annullare, specificando che andrà eventualmente rivisto tra i tre soci, che dovranno stabilire le nuove priorità, nel caso la società si aggiudichi il bando. In merito al Traforo delle Torricelle, nella versione prevista dal Pat, il presidente della Provincia aveva specificato che i 35 milioni precedentemente messi a disposizione da A22 per opere connesse, non posso essere usati per l’opera in quanto vincolati alla realizzazione di strade situate a non più di 6 chilomentri di distanza dal casello di Nogarole Rocca. 

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Il consigliere regionale Alberto Bozza invece si è rivolto al sindaco Tommasi, invitandolo «questa volta a non procedere da solo, come quando ha spostato i 53 milioni di A4 dal traforo alla strada di gronda». Mentre «il Presidente Pasini rappresenta tutti, deve ricordarsi che è stato eletto da tutti, e quindi deve rappresentare le istanze di tutti». Bozza aggiunge che «bisogna fare delle scelte nell’interesse del territorio, dal lago con la riqualificazione del casello di Affi, al nuovo casello di Vigasio, fino al prolungamento della 434. E Comune e Provincia devono contribuire finanziariamente».

Bozza si rivolge anche alla vicepresidente regionale De Berti, che sempre su L’Arena aveva invitato gli enti scaligeri ad agire d’insieme in merito alle possibili opere finanziabili con i 200 milioni: «Dice di non fare campanilismo, ha ragione, ma ricordo che lei in questi quasi dieci anni di mandato non ha sempre coinvolto gli amministratori locali e i rappresentanti dei territori del Veronese. E nello sviluppo infrastrutturale del Veneto ha dato priorità al Veneto orientale e non certo alla provincia veronese». Secca la replica di De Berti, che sul quotidiano ha ricordato come siano stati riportati in auge i progetti della Grezzanella e della Variante alla Statale 12, «senza che Bozza abbia un minimo di merito visto che in 5 anni di Regione si è limitato a fare opposizione». 

Sulla sua pagina social, la vicepresidente della Regione ha inoltre spiegato: «Il mio vuole essere un appello e non una provocazione.

Oltre agli interventi oggetto del piano economico finanziario di A22 (terza corsia fisica Verona Modena, corsia dinamica Verona Bolzano ecc. ecc.), la vera partita si gioca sui 200 milioni per opere infrastrutturali che verranno messi a disposizione degli enti locali.

I 200 milioni non sono per la città di Verona, ma per la città di Verona e la provincia di Verona.

Le risorse devono esssere utilizzate per migliorare l’accessibilità all’autostrada del Brennero.

Devono essere interventi finanziati al 100% e non considerare i 200 milioni come un Co-finanziamento; questa necessità è determinata dal fatto che le risorse mancanti non credo siano nella disponibilità di comune e provincia. E se tali risorse non ci sono, vuol dire che i 200 milioni rimarranno sulla carta e perderemo una grande opportunità!

Si parla di prolungamento della SS 434 Transpolesana (un sogno o una utopia?). In questi anni con Anas ne abbiamo parlato tantissime volte, ma una soluzione che permetta di completare la SS 434 senza mettere in crisi la città, pare non esista. Una alternativa potrebbe essere (tutta da valutare) realizzare un passante basso della città che metta in collegamento la A4 casello di Soave/San Bonifacio e la A22 casello Nogarole Rocca. Serve un tavolo trasversale tra ministero, regione, provincia, comuni interessati e i concessionari di A22 e A4 Brescia Padova.

L’approccio alle infrastrutture deve essere scientifico e non ideologico (sia per quelli a favore che per i contrari).

Non possiamo più permetterci di sprecare le grande occasioni o di passare alla storia come quelli che non sono capaci di spendere le risorse.

Abbiamo due grandi opportunità! Il piano di investimento di A22 e tra qualche anno quello della A4! Bisogna far dialogare tra di loro i due piani di investimento in modo che si alimentino a vicenda. Potremmo vincere, scendendo in campo tutti insieme, diverse sfide per la città e la provincia. Ma dobbiamo avere le idee chiare!!! Proprio per questo come regione stiamo facendo uno studio sull’accessibilità alla città (dalla provincia) e viceversa, dando la priorità alla rete ferroviaria e cercando di capire quali sono le opere di viabilità che servono veramente alla città, tenuto conto anche del trasporto pubblico locale.

Non è facile, ma neppure impossibile! Basta crederci e volere veramente l’interesse di Verona (che è cosa ben diversa dall’interesse elettorale del singolo o di poche persone)!

Se vincono Verona-città unitamente a Verona-provincia, vinciamo tutti».



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