Trasporto pubblico locale, negli ultimi tre anni il biglietto è aumentato di 15 centesimi

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TRIESTE – Continua, anno dopo anno, l’ascesa dei prezzi dei biglietti del trasporto pubblico locale. Con delibera di giunta, la Regione Friuli Venezia Giulia ha approvato lo scorso 20 dicembre le nuove tariffe degli abbonamenti e dei biglietti del servizio di trasporto pubblico locale per il 2025 e ha anche confermato lo sconto del 50 per cento sugli abbonamenti semestrali e annuali per le persone che abbiano più di 65 anni e che risiedano in Friuli Venezia Giulia, per gli studenti residenti in regione e che abbiano meno di 27 anni, per l’anno scolastico e accademico 2025-2026.

Ogni anno un aumento di 5 centesimi di euro

Dal 1 gennaio 2025 il prezzo del biglietto urbano di corsa semplice per gli utenti del Tpl, valido per 60 minuti, è salito da 1,45 a 1,50 euro, con una crescita pari al 3 per cento. Nel 2024, dal 1 gennaio, il costo del biglietto urbano dell’autobus valido 60 minuti, era passato da 1,40 euro a 1,45 euro. Stesso discorso per il 2023, quando il ticket giornaliero era passato da 1,35 euro a 1,40 euro. E di conseguenza sono aumentati, nel corso degli ultimi anni, i costi anche per tutte le altre tipologie, dal biglietto pluricorse a quello da 75 minuti, passando al biglietto giornaliero. Senza contare il costo degli abbonamenti che, nonostante le agevolazioni, come si diceva, per studenti e under 65, pesano non poco sull’economia domestica, soprattutto di famiglie numerose. Tenuto anche conto del fatto che l’Isee in questo caso non viene preso in considerazione come per altri servizi, pur trattandosi di servizio pubblico.

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Il caso Belgrado

La spesa per i trasporti pubblici, quindi tende a salire, nonostante le evidenti criticità che colpiscono diversi utenti, che non vedono salire altrettanto i propri compensi. Ma ci sono casi, anche relativamente vicini a noi, che invece hanno deciso di dire basta al ticket per spingere la cittadinanza a usare il più possibile il mezzo pubblico e lasciare l’auto a casa. E’ il caso di Belgrado. La capitale serba, da pochi giorni, esattamente dal 1 gennaio 2025, è diventata la prima città in Europa con oltre mezzo milione di abitanti a rendere gratuito il viaggio sui mezzi cittadini del trasporto pubblico locale. Trasporto pubblico che può contare su numerose linee di autobus, filobus e tram che mettono in connessione tutte le municipalità della capitale danubiana. Il sindaco Aleksandar Sapic ha anche annunciato ai media nazionali che nei prossimi tre anni a Belgrado verrà completamente rinnovato l’intero parco autobus per il trasporto pubblico cittadino. Il tutto per incentivare al massimo l’uso dei mezzi pubblici al posto dell’auto in una città tra le più inquinate a livello globale

Altri casi di città più piccole

Tra le capitali a ticket zero, oltre a Belgrado c’è Tallinn, capitale dell’Estonia, che ha circa 450 mila abitanti. Altre realtà europee più piccole note al momento in cui i mezzi di trasporto pubblico sono gratuiti sono il Lussemburgo e Montpellier, città situata nel sud della Francia. Quest’ultima, non molto più popolata di Trieste (295 mila abitanti), grazie all’iniziativa, ha visto ridurre il traffico. In base ai dati diffusi dall’amministrazione di Montpellier, come riportato dal quotidiano online Il Post, si evince che nei primi tre mesi del 2024 gli utenti della città francesce – nella quale si può viaggiare gratis da dicembre 2023 – che avevano usato i mezzi pubblici erano il 23,7 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2019.

Intanto a Trieste…

Ma è un sistema che potrebbe essere esportato anche a Trieste? Perchè no. Tenuto conto della sempre maggiore attenzione da parte di Trieste Trasporti nei confronti della mobilità sostenibile dal punto di vista ambientale, con l’introduzione di mezzi elettrici e una tra le flotte più giovani d’Europa, la questione resta squisitamente economica: il potere d’aquisto è sempre più risicato e l’uso dell’auto anche per brevi tratte cittadine appare – ingiustamente – più economico di un abbonamento ai mezzi. Infine c’è sempre più attenzione da parte delle istituzioni nel trovare misure alternative e più convenienti, anche dal punto di vista ambientale, all’uso dell’automobile. Ha, infatti, preso forma la rivoluzione per una nuova mobilità per i dipendenti del Comune di Trieste. La giunta Dipiazza ha infatti approvato l’aggiornamento del Piano degli spostamenti casa-lavoro per le migliaia di persone che lavorano nell’amministrazione comunale. L’obiettivo del piano, articolato su oltre 60 pagine, è quello di “fornire misure alternative e più convenienti all’uso dell’automobile” e “ridurre l’utilizzo del veicolo privato a motore”. La gratuità dei mezzi pubblici potrebbe essere una soluzione accattivante?

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