Bologna: Natura Naturans – Mostra Arte contemporanea, Scultura in Emilia Romagna

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Un progetto di interazione artistica Italia Cina promosso da L’ARIETE arte contemporanea e ZIAN gallery (China) a cura di Lucia Rossi e Ziyi Liu che vede in dialogo opere di quattro artisti, due artisti italiani, Francesco De Biasi e Andrea Mazzola e due artisti cinesi, Jingge Dong e Weixuan Guo.

Natura Naturans rimanda all’azione tipica della natura, che è quella di produrre la propria realtà e che, secondo la definizione di Spinoza, essendo un’entità che è causa efficiente di se stessa, si trova sempre in perpetua attività rigeneratrice. È attraverso questa natura naturante che i quattro artisti si confrontano su un aspetto particolare della loro ricerca, pur nelle diverse e personali narrazioni stilistiche. La mostra diventa una visione che indaga il mondo naturale come spazio di vita e di essenze, di continue nascite e decadimenti, in una poetica della ciclicità dell’eterno ritorno. Gli artisti si inseriscono in questo movimento infinito della natura e ognuno, con una propria personale unicità, ne rappresenta il volto imperfetto e l’aspetto mutevole, creando un linguaggio pittorico che trascende i confini, unisce l’Oriente e l’Occidente e riporta in superficie la profonda relazione tra entità differenti, il rapporto uomo-natura e le infinite possibilità di trasformazione della realtà.

Lucia Rossi

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Note biografiche

FRANCESCO DE BIASI (Castelfranco Veneto 1993) ha frequentato il New Cambridge Institute con indirizzo scientifico e l’Accademia di Belle Arti di Venezia, vive e lavora a Venezia. ‘Le opere appartengono al ciclo progettuale ‘Repeatogram’, ricerca sul valore della ‘ripetizione’ che prende forma di cristallizzazioni di colore. Frames di sensazioni e di memorie fuori fuoco e nitidi pixel, dipinti in acrilici su tela come sfaccettature di pietre preziose, compongono un’esperienza volumetrica attraverso una illusione ottica, una esperienza visiva che ci chiede: cos’è la realtà se non una percezione ipoteticamente tanto pura quanto falsata di ciò che vediamo?’.

JINGGE DONG (Beijing, China 1989) ha frequentato l’Università Normale di Shanghai, l’Accademia d’Arte Nazionale Cinese e l’Accademia di Belle Arti di Venezia, vive e lavora a Venezia. ‘Nelle sue opere ha portato a compimento il sincretismo tra la pittura guohua e le iridescenze dei coloristi veneziani’. ‘L’artista sperimenta un incontro tra mondi e sensibilità diverse che vengono fusi in un processo complesso di sincretismo culturale. Convivono così nella sua pittura universi lessicali, strutture sintattiche e modalità espressive che provengono da più luoghi e da contesti culturali differenti, in cui alto e basso, parte visiva e mentale si toccano continuamente’. leggi il resto dell’articolo»

ANDREA MAZZOLA (Milano 1980) vive e lavora a Berlino. Ha tenuto mostre personali e collettive in istituzioni pubbliche e gallerie. ‘I suoi dipinti possono essere letti come frammenti di narrazioni attraverso i quali l’artista esplora le dinamiche della Natura nel mondo contemporaneo e la percezione della realtà. Le opere di Andrea Mazzola si spostano tra sfera intima e universale, strutture e loro contenuto, collegando caos e ordine. A volte mostra atmosfere surreali, ma non concepisce un mondo che non esiste. I personaggi, gli scenari che dipinge fanno parte di un’esperienza umana, a volte visibile, a volte no; non per questo sono irreali’.

WEIXUAN GUO (Quanzhou, China 1974) ha frequentato l’Accademia d’Arte Nazionale Cinese, vive e lavora a Hangzhou e Pechino. ‘Venendo dalla tradizionale pittura a inchiostro cinese, ha poi cercato l’integrazione dello spirito e della natura nei dipinti a olio riducendo la saturazione della sua gamma cromatica. In questa ricerca le sue opere sono permeate di una nozione di contemplazione Zen generata dall’antica estetica cinese. Insistendo sulla verità delle apparenze naturali, l’artista evita deliberatamente le leggi elementari della prospettiva così come l’uso delle ombre per rappresentare la manifestazione – invece della riapparizione – della natura’.



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