cosa fare a Bologna questa settimana

Fra i nuovi propositi di questo 2025 appena iniziato c’è quello di godersi tutta la cultura e l’intrattenimento che la nostra città può dare. E visto che palchi e schermi si accendono anche nei giorni feriali è nostro dovere non trascurare l’agenda della settimana prima di catapultarci al prossimo week-end. 

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Il 2025 si apre in Galleria Cavour 1959 con una nuova installazione luminosa dell’artista Pietro Terzini. Sulla facciata, dal 7 gennaio fino al 15 febbraio si accenderà una scritta che vuol essere anche un augurio per un anno migliore: “More Kindness/More Trips/More Time/More Dreams /More Love/More Wins”.

Mercoledì 8 gennaio BAZ (al secolo Marco Bazzoni) a teatro con “Ti spacco il musical”. Appuntamento al Dehon con uno spettacolo comico che è un’esplosione di energia, ironia e satira, che mette alla berlina i cliché e gli stereotipi della musica, ironizzando su ignoranza, razzismo e sulla società dominata ormai dai social.

I concerti di gennaio da non perdere 

Dall’8 al 12 gennaio all’Arena del Sole lo spettacolo della Compagnia del Pratello “Ebò”, formata da ragazzi in carico alla Giustizia Minorile, intreccia il racconto di Le sacre du primtemps di Stravinskij con il mito dell’orixà Oxóssi, che fa parte della mitologia brasiliana del candomblé. Oxóssi, con un’unica freccia, riesce a sconfiggere il male e assicura una ricca raccolta. Ebò è il rituale che lo consente, è purificazione e guarigione.

Dal 9 al 12 gennaio Enrico Brignano a Bologna con “I 7 Re di Roma”. Brignano, al Teatro EuropAuditorium, a 35 anni di distanza, riporta sul palco uno tra gli spettacoli più iconici di sempre, che vide protagonista Gigi Proietti, cercando un equilibrio tra la tradizione e i tempi moderni: I 7 re di Roma, la leggenda musicale scritta da Luigi Magni e musicata da Nicola Piovani nel 1989, una rappresentazione della grande tradizione targata “Garinei e Giovannini”. L’attore ripropone questo grande classico con un adattamento rispettoso del precedente ma sicuramente più corrispondente al gusto – e ai tempi – di oggi (l’adattamento al testo è curato da Manuela D’Angelo).  I mitici sette re all’origine della fondazione di Roma si susseguiranno, in un rocambolesco alternarsi di travestimenti di Brignano, tra canzoni, balli e vicende più e meno note, riconducibili agli albori della storia. Tra mito e realtà, affiancato da Michele Gammino nel ruolo di Giano, un po’ Dio e un po’ narratore, Brignano ci riporterà indietro nel tempo insieme a una compagnia giovane e brillante, per mostrare che in fondo, per quanto i tempi cambino, la natura dell’uomo resta sempre la stessa e, a distanza di secoli, ciò che persegue è ancora l’ideale di libertà che rende una vita degna di essere vissuta.

Il 9 gennaio 2025 al Teatro Mazzacorati il violinista Nicola Bignami e il pianista Angelo Aliberti presentano tre sonate emblematiche del repertorio cameristico: la Sonata in Mi minore KV 304 di Wolfgang Amadeus Mozart (1778), la Sonata in Sol maggiore Op. 78 di Johannes Brahms (1878) e la Sonata in Mi minore Op. 82 di Edward Elgar (1918). Un programma che attraversa tre secoli, dal XVIII al XX, di alto livello artistico, interpretativamente e tecnicamente impegnativo e intenso. Entrambi gli strumenti suonano alla pari, con fasi che alternano momenti in cui violino e pianoforte si sovrappongono come se fossero un unico strumento ad altre in cui uno strumento completa le frasi dell’altro, creando quindi complicità e amabilità molto intense. Ore 21.00. Ingresso gratuito con donazione facoltativa.

Venerdì 10 gennaio a partire dalle ore 21:30 presso il Covo Club di Bologna, Beatrice Antolini in concerto per presentare dal vivo il suo ultimo album “Iperborea”, pubblicato sul finire dello scorso anno da La Tempesta/Orangle e che ha debuttato alla posizione N.14 della Classifica FIMI dei dischi fisici più venduti. Anticipato dai singoli “Il timore” e “L’idea del tutto”, l’album è il sesto LP della carriera dell’artista e si compone di nove canzoni tutte, come ormai consuetudine, composte, arrangiate e prodotte artisticamente dalla stessa Antolini.

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