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Il settore olivicolo-oleario della Campania, simbolo di tradizione e qualità, sta affrontando una crisi profonda. Con la produzione in calo e i costi di gestione che aumentano, le prospettive per il futuro dell’olivicoltura campana richiedono un intervento significativo. Questo articolo approfondisce le problematiche attuali e illustra la proposta di un Piano Olivicolo Regionale diretta al rilancio di questo importante settore.

Le sfide dell’olivicoltura campana

Negli ultimi anni, l’olivicoltura in Campania ha dovuto affrontare diverse sfide. La produzione sta subendo un calo strutturale, con una diminuzione di centomila tonnellate di olive raccolte rispetto alla scorsa campagna 2023/2024. Il cambiamento climatico gioca un ruolo cruciale in questa dinamica, rendendo le condizioni di coltivazione sempre più difficili. Un altro fattore determinante è l’invecchiamento degli impianti, dato che il 61% degli oliveti presenti in regione ha oltre 50 anni. Questo fenomeno non solo riduce la produttività ma pone questioni di sostenibilità e competitività.

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Le difficoltà sono avvertite da tutti gli attori coinvolti, dai produttori ai consorzi. Confagricoltura Campania ha evidenziato l’urgenza di affrontare questa crisi, rimarcando la necessità di un intervento coordinato a livello regionale. Gli olivicoltori, infatti, si trovano a dover gestire costi crescenti, mentre contemporaneamente tentano di mantenere standard qualitativi elevati. L’unione di questi fattori ha messo in crisi un settore che rappresenta una risorsa fondamentale per l’economia locale e per la tradizione gastronomica della Campania.

Un piano olivicolo regionale per il futuro

Data la gravità della situazione, Confagricoltura Campania propone l’adozione di un Piano Olivicolo Regionale, mirato a integrare innovazione e sostenibilità. Quest’idea si basa su una riconversione degli impianti obsoleti, promuovendo modelli di coltivazione più moderni, come quelli intensivi e superintensivi. Questa transizione è vista come fondamentale per aumentare la qualità dell’olio prodotto e per rendere il settore più competitivo sia a livello nazionale che internazionale.

Una proposta concreta che viene avanzata è la modernizzazione dei frantoi, essenziale per garantire un olio di maggiore qualità. Inoltre, il piano dovrebbe includere la tutela degli oliveti storici e delle aree collinari, attraverso incentivi per la manutenzione e il recupero degli oliveti considerati abbandonati. Questo non solo contribuirebbe a preservare il paesaggio ma aiuterebbe anche a mitigare i rischi idrogeologici che caratterizzano alcune aree del territorio campano.

Oleoturismo e opportunità economiche

Oltre ai potenziali benefici economici derivanti dalla riconversione degli impianti, il Piano Olivicolo Regionale dovrebbe includere strategie per sviluppare l’oleoturismo. Un approccio strutturato e coordinato alla valorizzazione del settore olivicolo potrebbe generare nuove opportunità per le aziende agricole locali. L’oleoturismo, oltre a promuovere la tradizione e la cultura legate all’olio, rappresenta un canale per attrarre turisti e appassionati del settore, contribuendo così attivamente all’economia regionale.

In Campania, la provincia di Salerno gioca un ruolo centrale nella produzione di olive e olio, con oltre 38.161 tonnellate di olive raccolte nell’ultima campagna. Altre province, come Napoli e Benevento, presentano volumi produttivi inferiori, suggerendo un quadro di potenziale crescita e sviluppo per il settore in queste aree. L’implementazione di un piano strategico potrebbe quindi non solo risolvere le attuali crisi, ma anche stimolare una crescita significativa in tutto il territorio.

La necessità di investimenti nella ricerca

Infine, è cruciale aumentare gli investimenti nella ricerca scientifica per affrontare le malattie delle piante e per promuovere pratiche agricole più sostenibili. È fondamentale valorizzare i prodotti locali anche attraverso campagne di educazione al consumo e iniziative di promozione. Maggiore trasparenza sui mercati sarà essenziale per garantire una formazione adeguata agli operatori del settore e supportare le aziende agricole in un percorso di crescita e rinnovamento.

La situazione attuale dell’olivicoltura in Campania richiede l’adozione di misure efficaci e progettate con attenzione. Un piano olivicolo regionale rappresenta un passo necessario per affrontare le sfide del presente e costruire un futuro florido per questo importante settore.

Ultimo aggiornamento il 8 Gennaio 2025 da Marco Mintillo

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