Crias chiude il 2024 con 28.5 milioni di euro di finanziamenti erogati, prorogato l’incarico al direttore Tortorici

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Il CdA dell’Irca, presieduto dall’avvocato Vitalba Vaccaro, nel corso della prima seduta del 2025, al fine di assicurare l’operatività e la funzionalità degli enti controllati Crias ed Ircac, ha deliberato la proroga per ulteriori tre mesi delle mansioni al direttore generale facente funzioni Pietro Tortorici. Tale incarico – si legge nel corpo della delibera – viene attribuito per 3 mesi dalla data di accettazione e nelle more della definizione della procedura concorsuale per titoli, utile all’individuazione del direttore generale dell’Irca. 

Profonda soddisfazione è stata espressa quindi da Pietro Tortorici per una riconferma che, di fatto, segna la precisa volontà di affidare al dirigente agrigentino il compito di portare a termine la fusione per incorporazione dei due enti di credito agevolato, Crias ed Ircac. 

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“Un passo importante – ha evidenziato il rinnovato direttore generale – che sottolinea come il lavoro sin qui svolto è stato apprezzato ed i risultati ottenuti sono attribuibili non solo alla direzione generale ma sono anche la cartina di tornasole della grande professionalità espressa dai dipendenti dei due Istituti che, nonostante le tante difficoltà degli ultimi mesi, hanno fino ad oggi permesso di chiudere i bilanci in attivo e con numeri importanti. Stiamo promuovendo lo sviluppo e la crescita dell’imprenditoria siciliana – ha concluso Tortorici – ed è stato un lavoro i cui frutti si vedranno copiosi al momento della definitiva fusione dei due enti in Irca, un Ente questo che rappresenterà un pilastro fondamentale dell’economia isolana, a cui potranno rivolgersi tutte quelle attività imprenditoriali artigiane e cooperative per l’accesso al credito agevolato. 

Intanto ha ben motivo di rallegrarsi l’intero comparto delle imprese che riceve agevolazioni dall’Irca attraverso la controllata Crias visto che il 2024 appena concluso ha fatto segnare un totale di oltre 28.5 milioni di euro di finanziamenti erogati.

Numeri importanti che dimostra di essere un motore economico rilevante per il tessuto produttivo locale, contribuendo a sostenere attività in un contesto economico in continua evoluzione.

La Crias ha erogato nel 2024 oltre 28.5 milioni di euro di finanziamenti “ordinari”.

Analisi dei dati

Nell’anno 2024, il panorama dei finanziamenti “ordinari” della Crias ha visto un’attività significativa nelle quattro principali sedi regionali: Agrigento, Catania, Messina e Palermo.  L’analisi dei dati ci offre una chiara visione dell’impatto economico generato attraverso il finanziamento di numerose pratiche e nonostante la limitazione del fondo di rotazione (che non ha consentito di soddisfare tutte le richieste pervenute) il totale dei finanziamenti erogati conferma il trend degli anni passati. La carenza di personale in

organico e le difficoltà legate alla fusione per incorporazione nel nuovo istituto regionale denominato Irca non hanno infatti impedito alla Crias di mantenere un importante e costante contributo al comporto artigiano siciliano. Determinante è apparso nell’ultimo semestre la presenza della figura del direttore generale facente funzioni Pietro Tortorici che ha assicurato continuità nell’azione del Cda presieduto da Vitalba Vaccaro. 

L’ente con sede amministrativa a Catania in Corso Italia 104 ha quindi confermato nel 2024 la tendenza degli scorsi anni dei finanziamenti di “Esercizio”. Questi aiuti, nati per soddisfare le esigenze di liquidità di cassa delle imprese (quindi non legate direttamente ad investimenti) rappresentano ancora oggi il core business della Cassa che in 9 sedute è riuscita a deliberare ed erogare 1243 aiuti con un media di circa 23mila euro a pratica.

I dati mostrano un impegno finanziario complessivo di quasi 28,5 milioni di euro, distribuiti su un totale di 1.243 richieste, con finanziamenti variabili tra le diverse sedi.

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Questi aiuti, nati per soddisfare le esigenze di liquidità di cassa delle imprese (quindi non legate direttamente ad investimenti) rappresentano ancora oggi il core business della Cassa che in 9 sedute è riuscita a deliberare ed erogare 1243 aiuti con un media di circa 23mila euro a pratica.

I finanziamenti sede per sede

I dati mostrano un impegno finanziario complessivo di quasi 28,5 milioni di euro, distribuiti su un totale di 1.243 richieste, con finanziamenti variabili tra le diverse sedi. 

Di seguito, una panoramica dei risultati per ciascuna area:

    •    Agrigento: La sede di Agrigento che ha gestito anche i finanziamenti della provincia di Caltanissetta ha lavorato un totale di 126 pratiche, finanziando 3,14 milioni di euro. Questo dato riflette una media di circa 24.9mila euro per pratica.

    •    Catania: Con 462 pratiche, Catania si posiziona come la sede più operative avendo come bacino di utenza anche le province di Ragusa, Siracusa ed Enna, con un finanziamento complessivo di 10,5 milioni di euro. Qui la media per pratica si attesta sui  22.6 mila euro, dimostrando un mix di pratiche di piccolo e medio importo.

    •    Messina: La sede di Messina, che opera in solitaria a supporto del capoluogo e della provincia peloritana, ha ottenuto un ottimo risultato elaborando 328 pratiche e totalizzando 7,5 milioni di euro, il secondo importo più elevato tra le quattro sedi. La media per pratica è di circa 22.6mila euro, indice di un focus su pratiche di importo simile alle altre province della Sicilia orientale.

    •    Palermo: Con 319 pratiche, Palermo unitamente a Trapani ed alla sua provincia si conferma come la sede con i finanziamenti medi tra i più alti per pratica, pari ad oltre 23mila euro, per un totale di quasi 7.4milioni di euro e rispecchia la presenza di molte operazioni di medio-grande importo.

Questa analisi sottolinea il ruolo cruciale delle sedi siciliane nella gestione dei finanziamenti nel 2024. Ogni sede ha mostrato un approccio specifico nella distribuzione delle risorse, riflettendo le esigenze locali e l’importanza strategica del territorio.

Con un totale di oltre 28.5 milioni di euro erogati, la Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane siciliane dimostra di essere un motore economico rilevante per il tessuto produttivo locale, contribuendo a sostenere attività in un contesto economico in continua evoluzione.



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