Power Barometer 2024: l’elettrificazione industriale è in stallo

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Nel 2024 ben tre quarti dell’elettricità generata nell’Unione Europea è derivata da fonti energetiche pulite ma il processo di elettrificazione del nostro continente non avanza con la velocità necessaria. Sono alcune delle annotazioni più significative contenute nell’ultima edizione del “Power Barometer”, il report che viene realizzato annualmente da Eurelectric, la Federazione delle industrie europee dell’elettricità.  

Power Barometer 2024: una fotografia dell’elettrificazione industriale e trasporti

In particolare, Power Barometer offre un’analisi delle prestazioni del settore energetico UE con attenzione alla transizione verso le fonti di energia rinnovabile, alla crescente elettrificazione in vari settori come quello dei trasporti e dell’industria, nonché ai continui progressi nello sviluppo della rete elettrica europea.

“Sebbene il settore elettrico continui a guidare il processo di decarbonizzazione – si legge nel Power Barometer 2024 –, l’elettrificazione dell’economia europea sta procedendo troppo a rilento. L’Unione Europea ha bisogno di una chiara strategia di elettrificazione per decarbonizzare l’industria, aumentando al contempo la domanda di elettricità e la competitività”.

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Pesa il calo della domanda di elettricità

E proprio l’andamento della domanda rappresenta un elemento particolarmente critico, se è vero che tra il 2022 e il 2023 è diminuita del 7,5%, principalmente a causa della chiusura di industrie o del loro trasferimento all’estero durante la crisi energetica. Inoltre, i mercati dell’elettricità stanno registrando prezzi negativi senza precedenti, il che rischia di scoraggiare futuri investimenti in energia pulita.

“Il problema più urgente che abbiamo osservato – spiega Kristian Rubino, segretario generale di Eurelectric – è la stagnazione della domanda di elettricità. L’elettrificazione ha raggiunto un plateau e la crescita della domanda di elettricità è stagnante. Sebbene ciò sia dovuto in parte a un aumento dell’efficienza elettrica, la ragione principale è il calo della domanda industriale, guidato dal rallentamento economico”.

Va poi considerato che “il verificarsi di prezzi negativi nei mercati energetici sta creando un segnale scoraggiante per i futuri investimenti nelle energie rinnovabili, necessari per un progresso continuo. Inoltre, lo sviluppo della rete è qualcosa su cui l’Unione Europea deve continuare a concentrarsi, un elemento che deve andare di pari passo con lo sviluppo delle energie rinnovabili”.

Incidenza record delle rinnovabili

In questo contesto difficile, nel 2023 le energie rinnovabili hanno comunque raggiunto una quota storica del 45% nel mix elettrico dell’UE, guidate dall’energia eolica salita al 18%. Fra l’altro è stata la prima volta che l’energia eolica ha superato il gas naturale nella produzione di energia.

Sempre nel 2023, il 68% dell’elettricità dell’Unione Europea proveniva da fonti rinnovabili e nucleari. Ma si tratta di un’incidenza, come detto in apertura, che è destinata ad aumentare ulteriormente a consuntivo del 2024, con la percentuale dell’elettricità UE proveniente da fonti rinnovabili e nucleari che viene stimata al 74%, con il 50% dovuto all’apporto delle rinnovabili.

Importante calo delle emissioni

Fra le buone notizie contenute nel report c’è il fatto che nel 2023 il settore elettrico dell’Unione Europea ha ridotto le emissioni di anidride carbonica del 50% rispetto a quelle generate nel 2008, segnando fra l’altro il più forte calo annuale che è stato raggiunto da questo settore.

Il tasso di elettrificazione è in stallo secondo il Power Barometer 2024

Di contro, il tasso di elettrificazione in Europa risulta stagnante, inchiodato al 23% dal lontano 2015. Appare quindi sempre più difficile centrare i target che si è data l’Unione Europea, ovvero un tasso di elettrificazione del 35% nel 2030, e del 51% nel 2040. Come termine di paragone, basta guardare alla Cina che ha aumentato il suo tasso di elettrificazione di 7 punti percentuali dal 2015.

Consumi elettrici nell’industria

Andando a guardare alcuni dati più specifici contenuti nel Power Barometer 2024, oggi un terzo dell’energia consumata dalle industrie europee è fornita dall’elettricità, ma solo il 4% del riscaldamento usato per i processi industriali ad alte emissioni è elettrificato.

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Anche l’elettrificazione degli edifici è in difficoltà, con la diminuzione del 5% nella vendita di pompe di calore nel 2023. Al contrario, i veicoli elettrici sono aumentati fino a un totale di 9 milioni di unità nel 2024, ma rimangono lontani dai target europei di 30-44 milioni di unità entro il 2030.

Le richieste ai politici europei

Eurelectric esorta quindi i politici europei e nazionali a “implementare il Green Deal, mantenere un quadro di investimenti compatibile con il mercato e stabilire una chiara strategia di elettrificazione per un’industria europea competitiva e decarbonizzata”. Da qui un elenco di raccomandazioni specifiche:

  1. accelerare l’elettrificazione il più rapidamente possibile;
  2. stimolare la crescita delle tecnologie flessibili e di stoccaggio;
  3. lo sviluppo dell’infrastruttura di rete dovrebbe essere facilitato dalla modernizzazione delle tariffe di rete e dalla garanzia dell’accesso ai fondi UE;
  4. la competitività industriale dovrebbe essere promossa attraverso un complemento per le industrie nel Green Deal dell’UE, nonché attraverso un’elettricità disponibile a prezzi competitivi.



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