Terzo mandato, De Luca attacca il governo: «Decisione contra personam, Meloni ha paura di me. Vado avanti»

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di
Simona Brandolini

Il governatore incontra la stampa dopo la mossa del governo di impugnare la legge regionale che apre al tris del governatore: «Che soddisfazione, tra Trump e Musk hanno trovato il tempo di pensare alla Campania»

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C’è il pienone a Palazzo Santa Lucia. Vincenzo De Luca è in rigoroso silenzio da due settimane. Nel frattempo, ieri, come ampiamente anticipato, il governo ha impugnato la legge regionale che gli consentirebbe un terzo mandato. Sui cartelloni alle sue spalle campeggiano due scritte: «Non abbiate paura degli elettori» e «La legge (non) è uguale per tutti». Praticamente un palco allestito nell’aula De Sanctis. Può cominciare lo show.

Nessun passo indietro, l’attacco al governo

Nessuno si aspetta un passo indietro e infatti non c’è. «Che bel pubblico stamattina – comincia. –  Confesso che ho un sentimento di orgoglio per l’attenzione a me dedicata. Il governo ha impugnato la legge campana. Pensare che Meloni in questo quadro abbia avuto tempo di interessarsi a noi, tra Trump e Musk, Milei, Orban, Lollobrigida e Donzelli… c’è soddisfazione. Mi rimane solo qualche dubbio sui rapporti con Musk. Abbiamo sentito e visto abbracci e slinguazzamenti con uno che ha undici figli, fuma marjuana: si scambia per realismo politico l’assoluta mancanza di coerenza». Il governatore campano insiste: «La motivazione è di paura politica e mi è tornato l’appello di papa Woytila alle mie spalle: non abbiate paura, né degli elettori né di De Luca. Date ai cittadini la possibilità di decidere da chi essere governati». E poi: «Quella del governo è una decisione contra personam, Meloni ha paura di me». 




















































Il limite dei mandati

Poi entra nel merito e affronta il tema dei limiti ai mandati: «C’è da fare una battaglia contro l’insopportabile ipocrisia che c’è. Non hanno limite di mandato deputati, senatori, premier, presidente della Repubblica. Dunque nessun vincolo per nessuno tranne che per uno. Come si spiega? Perché il presidente della Regione può rappresentare un  potere monocratico, dicono. Idiozia, l’unico potere monocratico è quello del Papa e pure deve stare attento. Il presidente della Regione può essere sfiduciato e mandato a casa».

«Bonaccini sta parlando molto»

Poi attacca Stefano Bonaccini che nei giorni scorsi di fatto lo aveva scaricato: «Qualcuno mi ha fatto rilevare che Bonaccini sta parlando molto in questo periodo. Non si è ricandidato, dice, per un atto di generosità? Ma in Emilia non si può candidare perché la loro legge è diversa». 

«Andiamo avanti»

E prosegue:  «L’impugnativa non cambia nulla. Noi andiamo avanti. La mia posizione non cambierà – dice De Luca -. Utilizzeremo i mesi che abbiamo davanti per una grande esperienza democratica». Poi annuncia che si difenderà davanti alla Corte costituzionale e afferma di essere fiducioso che, come per l’autonomia differenziata, l’iniziativa del governo «sarà smantellata». 

«Proporremo un’alternativa ai cittadini – continua – se essere liberi o subalterni alle nomenclature di partito». E si chiede: «Esiste ancora in Italia lo stato di diritto o la legge viene utilizzata per convenienza politica?». Poi: 
«Faremo una grande campagna per l’anno in corso e sfideremo tutti a un dibattito pubblico». Infine il governatore ringrazia «i consiglieri regionali». Presenti in massa anche loro. Compresi quelli del Pd, se non altro per capire dove vuole andare a parare. 

In sintesi oggi inizia la campagna elettorale di Vincenzo De Luca che non lascia e punta al tris. Nonostante il Pd. 

A domanda diretta, «Si candiderà contro il Pd visto che Schlein ha già detto non sarà lei comunque il candidato?», risponde citando Parmenide: «L’essere è, il non essere non è». E se la Corte costituzionale dovesse dargli torto? «La Campania si muoverà in un contesto di legalità».  Ma i cronisti insistono, ovviamente. Si candiderà contro il centrosinistra?: «Non siamo in vendita, non cederemo mai la dignità di Napoli e della Campania», conclude. 

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10 gennaio 2025 ( modifica il 10 gennaio 2025 | 13:39)

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