Cimiteri a Montagnana, schizzano i costi dei servizi: «Uno ogni tre si tiene l’urna in casa»

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«I costi dei nostri cimiteri sono diventati altissimi. La conseguenza? Siamo forse tra i Comuni in Italia con la percentuale più alta di cittadini che preferisce conservare le urne cinerarie in casa. A Montagnana morire non è più economicamente sostenibile».

Con queste parole il sindaco Gian Paolo Lovato ha denunciato la grave situazione che interessa i cimiteri della città. Negli ultimi anni, infatti, i costi dei servizi cimiteriali sono cresciuti moltissimo, creando un peso insostenibile per molti montagnanesi.

L’impennata dei costi 

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Fino al 2017 la gestione dei cimiteri era in mano al Comune, e i costi per i servizi erano decisamente più contenuti. Per esempio, l’inumazione (sepoltura a terra) costava 68 euro, spesa unica, una volta per tutte. Oggi, da listino 2023, i prezzi sono schizzati a 704 euro per 15 anni, 997 euro per 20 anni e 1.525 euro per 30 anni.

I costi nei cimiteri di Montagnana

Anche l’estumulazione straordinaria, ovvero l’estrazione di una salma da un loculo, è passata da 96 euro a 282 euro. «Il costo dei loculi», ha aggiunto Lovato, «è passato nella fila più economica da 1.400 euro prima del project financing agli attuali 2.464 euro per 30 anni». Quindi un aumento del 76%. Questi rincari sono legati al passaggio della gestione cimiteriale al privato.

Nel 2017, infatti, con la precedente amministrazione guidata da Loredana Borghesan, è stato stipulato un contratto di project financing trentennale con la ditta Spv di Adria. Il progetto prevedeva l’ampliamento, la riqualificazione, la manutenzione e la gestione dei loculi nei tre cimiteri cittadini: quello di Santa Maria in via Luppia Alberi, quello di San Zeno e quello di San Marco.

Tuttavia, questo contratto è praticamente irreversibile, poiché la sua risoluzione comporterebbe penali molto onerose per il Comune.

Amministrazione critica

L’attuale amministrazione ha criticato la gestione del project financing, ritenendola inefficiente e insostenibile per i cittadini.

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Il consigliere Marco Favero ha dichiarato: «Come si può non ritenere che vi sia una malagestione quando questi intervengono praticamente solo a seguito delle Pec di contestazione che puntualmente facciamo inviare dagli uffici comunali?».

Continua l’assessore Claudio Arzenton: «Ci troviamo ogni anno a verificare i meriti o meno dell’operatività di quelle società che svolgono servizi esternalizzati. Ma sulla gestione del project cimiteriale ci siamo trovati a condannare quasi totalmente l’operato della ditta».

Il fenomeno

Ritornando ai costi, l’impennata delle cifre ha portato a un fenomeno sempre più diffuso: la scelta di conservare le urne cinerarie in casa. Non c’è solo il sindaco Lovato a testimoniare il trend, c’è anche la conferma degli addetti al settore.

Lo confermano le onoranze funebri Boraso: «La cremazione è richiesta dall’80% delle famiglie, e nello specifico c’è sicuramente un aumento delle famiglie che scelgono di conservare le urne a casa».

Anche Fabrizio Milanello, socio con il fratello Simone dell’agenzia Milanello, aggiunge: «La cremazione è una tendenza ormai comune, l’urna in casa sta diventando una scelta ricorrente. Prima del project financing avevamo uno, massimo due casi all’anno, oggi almeno tre famiglie su dieci ogni anno richiedono di conservare le urne».

Molto meno costoso, soprattutto visti i rincari degli ultimi anni.

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Dibattito politico 

Incalza il primo cittadino: «Questo project ha condannato i cimiteri di Montagnana a costi di servizi totalmente inaccettabili. Al danno si aggiunge la beffa, perché abbiamo pagato una Ferrari, ma ci ritroviamo una vecchia 500.

I cimiteri continuano a essere in condizioni precarie, come dimostrano le reiterate Pec degli uffici che denunciano sporcizia e disordine». Arzenton ha poi aggiunto: «Le penali applicate alla ditta sono ridicole, dello 0,5 per mille.

Su 100.000 euro sono 50 euro o poco più. È inaccettabile». Favero ha poi continuato, proponendo un incontro a tre tra amministrazione, ditta e cittadini: « Spv deve spiegare perché i servizi costano così tanto, ma non corrispondono a una qualità accettabile».

Infine, Lovato replica duramente al consigliere di minoranza Borghesan: «È colei che ha creato questa situazione e ora sta cercando di dire che è colpa nostra. Si assuma la responsabilità di ciò che ha fatto, sia con il project sui cimiteri sia con altri progetti come quello sulle scuole. Ha avuto il coraggio di dire che ha lasciato tre cimiteri come tre giardini. La realtà è ben diversa».



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