Tar Lecce salva concessioni balneari a Ginosa

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Con tredici ordinanze cautelari depositate il 9 gennaio, il Tar di Lecce ha accolto la richiesta avanzata da altrettanti concessionari balneari di Ginosa contro i provvedimenti con i quali l’amministrazione comunale aveva dichiarato la scadenza delle concessioni demaniali marittime al 31 dicembre 2024. Il Comune di Ginosa aveva deciso di non applicare la legge n. 166/2024, di conversione del “decreto salva infrazioni” del governo Meloni, il quale aveva dato la possibilità di prorogare la validità dei titoli fino al 30 giugno 2027. Al contrario, l’amministrazione della località pugliese aveva ordinato la rimozione di tutte le strutture presenti sulle aree demaniali e pubblicato i bandi di gara per assegnare le concessioni. Ma il Tar presieduto dal giudice Antonio Pasca ha dato ragione agli attuali titolari, difesi dagli avvocati Danilo Lorenzo e Gaetano Giordano.

La questione pendente al Tar Lecce è particolarmente attesa e delicata. Per la prima volta dalla pubblicazione della legge n. 166/2024, un tribunale amministrativo è chiamato a pronunciarsi in merito alla corretta applicazione della norma. Sono numerose le questioni sottoposte all’attenzione del giudice, che riguardano sia l’attuale durata delle concessioni balneari, sia la correttezza dell’operato del Comune di Ginosa con riferimento alla legittimità del bando di gara e al suo contenuto.

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Per il momento, il giudice salentino ha ritenuto di sospendere l’efficacia dei provvedimenti in merito alla scadenza dei titoli, legittimando l’occupazione dell’area demaniale in concessione. Per quanto riguarda l’impugnazione del bando di gara e del suo contenuto, il Tar Lecce ha ritenuto che la questione meriti un adeguato approfondimento nella fase di merito, pertanto ha fissato l’udienza pubblica per il prossimo 5 marzo.

Nel dettaglio, le ordinanze del Tar Lecce affermano che le questioni sottese alla decisione del giudizio richiedano un adeguato approfondimento in sede di merito, «sia con riferimento alle eccezioni preliminari sollevate da parte dell’amministrazione comunale, sia per quanto concerne le censure sottoposte a mezzo del ricorso, tra cui, in particolare, quelle relative all’applicabilità delle disposizioni in materia di gare d’appalto, all’operatività per il caso di specie delle previsioni di cui alla legge 118 del 5 agosto 2022 (come da ultimo modificate con legge n. 166 del 14 novembre 2024), al riconoscimento degli indennizzi per i concessionari uscenti e alla mancata previa approvazione del piano delle coste da parte dell’amministrazione comunale. […] Ritenuto altresì che l’interesse cautelare possa ritenersi allo stato soddisfatto a mezzo dell’accoglimento dell’istanza nei limiti già riconosciuti con il decreto ex art. 56 cod. proc. amm. e, pertanto, garantendo nelle more del giudizio la prosecuzione del rapporto concessorio in essere».

Negli ultimi anni il presidente del Tar Lecce Antonio Pasca si è distinto per avere pubblicato una serie di pronunce innovative e fuori dal coro rispetto all’orientamento della giustizia amministrativa in materia di concessioni balneari, fornendo molti assist a favore delle posizioni degli attuali titolari.

Il testo dell’ordinanza

I commenti

Afferma l’avvocato Danilo Lorenzo, che difende dodici dei venti concessionari ricorrenti di Ginosa: «Le decisioni adottate dal Tar Lecce, sebbene intervenuta in una fase cautelare, sono particolarmente importanti. Comprensibilmente il giudice amministrativo di Lecce ha ritenuto di rimettere alla fase di merito la decisione sulla legittimità del bando di gara, non rigettando tale richiesta, bensì ritenendola meritevole di adeguato approfondimento nella fase di merito. Sicuramente positiva è, d’altro canto, la decisione adottata con riferimento alla perdurante validità del titolo concessorio, attesa l’intervenuta pronuncia cautelare di sospensione dei provvedimenti comunali che, disapplicando il decreto n. 131/2018 e la relativa previsione sulla perdurante durata delle concessioni demaniali, avevano ritenuto scaduti i titoli alla data del 31 dicembre 2024, con conseguente ordine di rimessione in pristino delle aree demaniali attualmente in concessione. Le decisioni cautelari del Tar Lecce hanno garantito, nelle more del giudizio in corso, la prosecuzione del rapporto concessorio. Ci auguriamo che, alla luce dei pronunciamenti del giudice amministrativo di Lecce, il Comune di Ginosa voglia desistere dal proseguire le procedure di gara bandite, in attesa della decisione di merito fissata, come innanzi detto, in tempi rapidi».

Aggiunge l’avvocato Gaetano Giordano, difensore di un concessionario nonché presidente di Federbalneari Campania: «Ancora una volta la giustizia amministrativa dà ragione alla posizione di Federbalneari. Il Tar Lecce, dopo che lo scorso 2 gennaio aveva accolto l’istanza monocratica presentata dalla Perla dello Jonio srl di Ginosa Marina, ne conferma i contenuti anche in sede collegiale, bloccando la rimozione delle strutture già installate che i concessionari avrebbero dovuto smontare entro il 31 dicembre 2024. Inoltre il tribunale ha ribadito nuovamente che non vi è alcuna illegittimità nella proroga fino al 30 settembre 2027. Il risultato rappresenta quindi un importante successo per l’intero settore balneare. Continueremo a porre in essere ogni azione utile tesa a far sì che il Comune di Ginosa sospenda le procedure bandite e riconosca la proroga delle concessioni demaniali fino al 30 settembre 2027».

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