Quali mostre vedere in Toscana a gennaio 2025

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Immergiti nell’arte con le mostre in Toscana a gennaio 2025. Ammira opere uniche di artisti da tutto il mondo e scopri le emozioni che solo l’arte può regalare.

Scopriamo insieme quali mostre vedere in Toscana a gennaio 2025. La nostra regione è un luogo privilegiato dell’arte mondiale, non soltanto per i numerosi musei e per le esposizioni permanenti nei palazzi e nei luoghi di culto, ma anche per le mostre temporanee di artisti provenienti da ogni parte del mondo che tutti gli anni impreziosiscono il nostro territorio.

E allora vediamo quali sono le più importanti mostre da vedere in Toscana a gennaio 2025.

Le mostre da vedere a Firenze a gennaio 2025

La mostra Michelangelo e il potere, al Museo di Palazzo Vecchio (fino al 26 gennaio 2025)

La mostra Michelangelo e il Potere, a cura di Cristina Acidini e Sergio Risaliti, si sviluppa al secondo piano di Palazzo Vecchio, tra la Sala delle Udienze e la Sala dei Gigli, attraverso un percorso di più di cinquanta opere: dipinti, sculture, disegni, lettere autografe e calchi in gesso – derivati da eccezionali prestiti di prestigiose istituzioni come le Gallerie degli Uffizi, i Musei del Bargello, la Fondazione Casa Buonarroti, le Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma, la Fundación Colección Thyssen- Bornemisza, per citarne solo alcuni – che illustrano il rapporto di Michelangelo col potere, la sua visione politica e la sua determinazione nel porsi alla pari coi potenti della terra.

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Helen Frankenthaler, a Palazzo Strozzi (fino al 26 gennaio 2025)

Palazzo Strozzi mette in mostra la più ampia retrospettiva mai organizzata in Italia, dedicata a una delle artiste più rivoluzionarie del XX secolo. Si tratta di un’approfondita panoramica della produzione di Helen Frankenthaler che pone le sue opere in dialogo con quelle di artisti contemporanei del livello di Jackson Pollock, Mark Rothko, Robert Motherwell, David Smith, Morris Louis, Anthony Caro e Anne Truitt. L’esposizione propone un itinerario tra grandi tele, opere su carta e sculture, un affascinante percorso che esalta la straordinaria originalità dell’artista.

Oltrecittà. Utopie e realtà. Da Le Corbusier a Gerhard Richter, a Villa Bardini (fino al 19 gennaio 2025)

Fondazione CR Firenze e Generali – Valore Cultura propongono una riflessione sul macro-tema delle città, che non serve a introdurre una futura visione ideale dei centri urbani, ma che crea un ampio spazio per poterla ancora concepire a misura d’uomo. Nell’esposizione, curata da Lucia Fiaschi, Bruno Corà, Silvia Mantovani e Claudia Bucelli, viene esposta per la prima volta in una mostra l’opera Firenze III/XII di Gerhard Richter – attualmente fra gli artisti internazionali più influenti -, in cui si crea un’idea di movimento e dinamismo di Firenze, città che si smaterializza sotto i nostri occhi per divenire altro.

Locandina della mostra di Helen Frankenthaler, a Palazzo Strozzi

Mostre da non perdere a gennaio 2025 a Prato

Centro Pecci: Satura e altre

Tra le mostre da vedere in Toscana a gennaio 2025 sicuramente troviamo Satura, a Prato, la prima personale di uno degli artisti emergenti più interessanti della nostra attualità, Louis Fratino (classe 1993), americano di origini italiane. Presente fino al 2 febbraio, la mostra raccoglie lavori dell’ultimo decennio, oltre ad altri di nuova produzione: una serie di sculture, più di 30 dipinti, e più di 20 opere grafiche, tra disegni e litografie, in cui è percepibile un background culturale segnato da artisti come Picasso, Matisse, Filippo De Pisis, Carlo Carrà e Renato Guttuso.

Inoltre, sempre al Pecci, si svolgono altre 2 mostre, entrambe fino al 2 febbraio: Le signorine, con le opere di Margherita Manzelli – che spazia dalla pittura alla performance, confrontandosi con un nuovo immaginario del corpo femminile e sfidando qualsiasi idea precostituita di rappresentazione dei soggetti -; e Azioni e ritratti / viaggi in Italia, composta dagli scatti di Peter Hujar, uno dei più grandi fotografi del XX secolo, che nel decennio ’70-’80 immortalò una comunità di persone a lui vicine, poi diventate tra le figure più iconiche della cultura statunitense.

Per approfondire: Centro Luigi Pecci: osservare il presente, promuovere il futuro

Esterno del Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato

A Pietrasanta

Il Balcone del cielo (fino al 9 Febbraio)

Il Balcone del Cielo, mostra personale antologica di Franca Pisani, esponente del gruppo dei capiscuola della “poesia visiva” e dell’“arte concettuale” si volge nell’affascinante Complesso monumentale di Sant’Agostino di Piazza del Duomo. Si tratta di dieci teleri (che ricordano le grandi tele molto diffuse in Veneto nel XVI secolo) di notevoli dimensioni, dipinti su un fondo nero caravaggesco. È evidente dall’osservazione come la pittura di Franca Pisani sia tornata al colore: rifulgono i gialli dei girasoli di Van Gogh come i campi della sua Maremma, i rossi vermiglio del tramonto, i verdi turchese del mare estivo, gli azzurri cobalto.

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E poi le figure femminili, che appartengono alla storia artistica di Franca Pisani e che sui teleri si presentano come un nuovo suggestivo richiamo. Interessanti i 10 parallelepipedi in legno che accolgono le grandi tele (300 x 300 centimetri) a formare una sorta di percorso e a esaltare anche l’architettura a una sola navata della Chiesa il cui pavimento è disposto su vari livelli.

Quali mostre vedere a gennaio 2025 a Pisa

Hokusai, a Palazzo Blu (fino al 23 febbraio)

Prodotta e organizzata da Fondazione Palazzo Blu e MondoMostre, col contributo di Fondazione Pisa, la grande mostra dedicata al maestro giapponese Hokusai è un viaggio attraverso oltre 200 opere provenienti dal Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova, e dal Museo d’Arte Orientale di Venezia, oltre che da collezioni private italiane e giapponesi. L’esposizione pone in evidenza l’eclettismo del massimo maestro del filone artistico ukiyoe – la cui traduzione letterale è: immagini del Mondo Fluttuante -, che in Giappone ha contrassegnato l’apice dello sviluppo dell’arte di epoca Edo (1603 – 1868), tanto che la ricchezza della sua eredità è evidente nelle opere dei numerosi allievi che ne hanno mutuato lo stile.

Mostra di Hokusai a Pisa 2024-2025

Mostre da visitare ad Arezzo a gennaio

Vasari. Il teatro delle virtù (fino al 2 febbraio)

La mostra è allestita presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea e nei suggestivi spazi dell’ex Chiesa di Sant’Ignazio, ed è l’evento clou del programma di “Arezzo. La città di Vasari”. Il progetto della mostra – curato da Cristina Acidini in collaborazione con Alessandra Baroni -, sottolinea l’utilizzo dell’allegoria da parte di Vasari per esaltare la gloria del granduca Cosimo I, suo protettore dal 1150 alla morte. A rimarcare il potenziale evocativo dell’allegoria non mancano manufatti altamente simbolici, soprattutto la Chimera, straordinario bronzo etrusco del Museo Archeologico Nazionale di Firenze che Vasari stesso usò come propaganda politica per Cosimo, in quanto simbolo della civiltà etrusca precedente a Roma e antenata dalla Toscana moderna.

Il percorso espositivo si articola in 8 sezioni tematiche concepite per presentare non solo l’opera di Vasari, ma anche la sua fittissima rete di relazioni, oltre alle novità di cui fu interprete e che avrebbero cambiato per sempre la storia dell’arte. Un focus speciale è dedicato alle rappresentazioni delle Virtù, figure simboliche fortemente presenti nella pittura del Vasari e del suo tempo, in quanto allegorie religiose, morali e territoriali.

La parte dedicata all’arte sacra, pubblica e privata, raggiunge la sua acme nella sezione delle pale monumentali, opere che negli ultimi due secoli non sono mai uscite dalle loro sedi e che giungono eccezionalmente ad Arezzo. La sezione sulla grafica enfatizza la centralità del disegno che per Vasari è la base da cui ogni artista dovrebbe partire.

Per approfondire: Vasari, genio rinascimentale: pittore, architetto e storico dell’arte

Locandina della mostra Arezzo La Città di Vasari

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