Colaianni su ordinazione sacerdotale di Fabris a Campobasso

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CAMPOBASSO – “Saluto le autorità civili e militari presenti, il Rettore attuale del Seminario Red emptoris Mater Don Nicola dello Russo, quello emerito don Alessandro Di Francesco, saluto i sacerdoti presenti, in particolare chi è venuto dalla Costa d’Avorio, voi sacerdoti della nostra arcidiocesi e quelli che fanno parte dal ‘Cammino Neocatecumenale’ e altre diocesi.

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Saluto religiosi e religiose presenti, i diaconi, i seminaristi, i movimenti e associazioni, i catechisti e laici della Costa d’Avorio e di varie diocesi e parrocchie appartenenti al ‘Cammino Neocatecumenale’, la comunità di San Giovanni Bosco in Ferrazzano e tutto il popolo di Dio presente. Oggi nella celebrazione del Battesimo di nostro Signore Gesù Cristo, nel fare memoria del nostro battesimo abbiamo l’ordinazione presbiterale di Fabris. Lo Spirito Santo è il protagonista che costituisce re sacerdoti e profeti noi tutti ad imitazione di Cristo stesso, nel costruire il suo regno, nell’offerta di sé, della propria vita, nell’annunciare, testimoniando, il Vangelo.

Siamo Popolo sacerdotale. In esso il Signore ne sceglie ed elegge alcuni e li costituisce pastori del gregge: “Ogni sommo sacerdote, preso tra gli uomini viene costituito per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio.“ (Eb..); affida loro il suo gregge perché nell’esercizio dell’ufficio sacerdotale continuino la sua missione di maestro, sacerdote e pastore per edificare il corpo di Cristo che è la Chiesa. Maestro e testimone della Parola di Dio che sempre, Fabris, come ogni sacerdote, devi leggere, meditare costantemente, assimilare, perché sostenga il tuo essere sacerdote: “Leggi e medita assiduamente la Parola del Signore per credere ciò che hai letto, insegnare ciò che hai appreso nella fede, vivere ciò che hai insegnato”. (Pontificale ordinazione presbiteri).

La Parola di Dio sia indirizzo e guida del tuo ministero, ti aiuti e illumini per come accogliere ogni persona che a te si rivolgerà desiderosa di incontrare Dio, sei mediatore, facilitatore, strumento umano di quell’amore e misericordia che solo la Grazia di Dio può donare e che salva, il sacerdote non salva nessuno. Congiunto al sacrificio di Cristo sarai ministro del sacrificio spirituale dei fedeli che per le tue mani offrirai in ogni celebrazione in nome di tutta la Chiesa. Con lo Spirito Santo sei segnato dal ‘carattere’ che configura a Cristo sacerdote per agire in persona Christy e continuare la sua opera di santificazione”.

Riconosci dunque ciò che fai, imita ciò che celebri”. (Pontificale ordinazione presbiteri), Con i sacramenti del battesimo, della riconciliazione, unzione degli infermi e del matrimonio porterai e congiungerai a Cristo e alla Chiesa i fedeli che ti saranno affidati perché sperimentino la figliolanza, la misericordia, la compassione di Dio che dà sollievo per chi soffre e l’alleanza di amore sponsale a cui tutti invita. Fabris apri il tuo cuore e la tua vita all’effusione dello Spirito Santo e nell’adesione piena e totale, senza limiti, condizioni e riserva, oggi è sempre, Dio possa avere compiacimento e noi la gioia di vederti sacerdote di Cristo Sarai Pastore di una parte del gregge, popolo santo di Dio: “Egli il Pastore grande delle pecore, ha affidato agli apostoli e ai loro successori il Ministero di pascere il gregge di Dio. In particolare, senza sacerdoti la chiesa non potrebbe vivere quella fondamentale obbedienza che al cuore stesso della sua esistenza e della sua missione nella storia” (PdV).

Vivi tra la gente che ti è affidata, insegnando: “A rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà” come la lettera a Tito ci dice. Devi stare e sostare tra la gente, sentire l’odore delle pecore, le loro preoccupazioni, disagio, stanchezza, difficoltà e debolezza di una fede certa e costante, se ti sono affidati te ne farai amabilmente carico, certo che il Signore ti donerà la Grazia per portarli sulle tue spalle e consegnarli al Suo cuore. Dovrai ascoltare e amare ogni persona che ti cerca e vuole incontrarti e rispondere al desiderio che hanno di Dio, consapevolmente o meno, e sarai obbediente alla volontà di Dio che attraverso te, come padre, comunque e sempre vuole amarli.

Non dimenticarti o trascurare i poveri, gli ultimi, per i quali Gesù Cristo è venuto e ha dato sè stesso, siano i fratelli a cui andare per essere con il tuo ministero, speranza per loro, per risollevarsi e migliorare la loro condizione di vita. Se oltre la gioia grande del dono del presbiterato ne avverti anche la responsabilità e temi possa essere faticoso, sii sereno e fiducioso, lo Spirito Santo ti sosterrà, ti darà forza, ti guiderà e la Grazia di Dio non verrà mai meno ” Perché tu sei prezioso ai miei occhi, sei degno di stima e io ti amo .. Non temere, perché io sono con te” (Is 43,4.5)

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Fabris fai parte della grande famiglia del cammino neocatecumenale che ti ha accolto e guidato verso il sacerdozio e che ringrazio, sarai sicuro di non essere solo e di essere sostenuto dalle comunità che anche incontrerai. Non solo, da oggi partecipi del sacerdozio e missione del Vescovo, entri nella comunità presbiterale di Campobasso-Bojano, la comunità dei tuoi confratelli con i quali vivere nell’unità. La stessa liturgia di ordinazione lo esplicita: sei stato presentato da un sacerdote del ‘cammino’ che ha curato la tua formazione già incardinato nella nostra diocesi, che a nome del presbiterio chiede che tu venga ordinato, l’imposizione delle mani mie e dei presbiteri rende evidente, assieme all’abbraccio di pace, la tua aggregazione a questo clero e alla grande fraternità sacerdotale, i confratelli ti rivestiranno dei paramenti sacri e la concelebrazione sancirà l’appartenenza alla famiglia presbiterale. Benvenuto Fabris. Tutti segni che indicano la comunione, che in Cristo Sommo Sacerdote, oggi si realizza tra tutti noi sacerdoti, perché assieme e con il tuo ministero sia santificato il popolo di Dio. La S.S. Trinità ti custodisca nel tuo sacerdozio e ti dia la grazia di essere fedele sempre nella gioia e testimone dell’amore di Cristo. Ti assistano San Bartolomeo e San Giorgio e la Madonna Addolorata”.



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