Stiamo per arrivare al termine del girone d’andata ed è tempo di sentenze. La Dinamo Sassari sta vivendo una stagione tra alti e bassi senza mai riuscire a trovare la giusta continuità.
UNA SQUADRA NUOVA CON TANTO INDIVIDUALISMO
Durante l’ultima estate, Sassari ha cambiato nove giocatori più Stefano Trucchetti dalle giovanili; la società ha deciso di confermare la guida tecnica della squadra a coach Nenad Markovic dopo il buon lavoro svolto l’anno passato quando subentrò a Pietro Bucchi. Da questo mercato sono arrivati i talenti americani Fobbs e Bibbins, trascinatori a livello offensivo della squadra, i già collaudati a livello LBA Sokolovski e Udom, gli italiani Veronesi,Tambone e Vincini ed infine i lunghi Renfro e Halilovic. Della squadra della stagione 2023-2024 resistono Alessandro Cappelletti e il capitano Bendzius.
In questa stagione torna per Sassari l’impegno infrasettimanale della FIBA Europe Cup.
Nel corso della stagione la squadra sarda non è mai riuscita a trovare continuità complici i molteplici cambiamenti, la relativamente giovane età del roster (28 anni di media) e le sole otto partite giocate dal giocatore rivelazione dello scorso campionato LBA Michel Sokolovski. Stagione iniziata con una sola vittoria nelle prime cinque di campionato per poi collezionarne altre cinque nelle successive dieci. La Dinamo giocherà l’ultima partita del girone di andata contro la Shark per provare ad agguantare il nono posto a quota quattordici punti.
PUNTI DI FORZA: 1 CONTRO 1,TIRO DA DUE E ASSIST
Sassari è una squadra molto incentrata sulle iniziative personali dei singoli giocatori: Bibbins (13.5 punti, 5.4 assist e 4.2 falli subiti di media) e Fobbs (14.5 punti di media). La maggior parte delle giocate di coach Markovic hanno come termine una soluzione personale per realizzare un canestro facile oppure per scaricare la palla per un tiro. La squadra sarda predilige i tiri da due punti (457 tentati in LBA, percentuale del 55%, secondi in tutta la Lega) rispetto ai tiri da tre che realizzano con una percentuale del 35% (129-366). Molti dei canestri di Sassari sono canestri assistiti e anche in questa voce sono secondi in LBA con 17 assist a partita. Il pick & roll tra Cappelletti e Halilovic è, infatti, una delle giocate più temute dalle difese avversarie.
PUNTI DEBOLI: RIMBALZI, FALLI E PALLE PERSE
Tra i punti deboli della Dinamo possiamo citare sicuramente i rimbalzi: 27.5 in totale, ma soprattutto i soli 7.4 rimbalzi offensivi di media, la seconda peggior squadra in LBA. Rimanendo sempre in tema rimbalzi, la Dinamo ne concede agli avversari più di 33 a partita dei quali nove in attacco, uno dei dati più alti della Lega. Passando ai falli, non si possono non citare la media di 24 falli a partita che spesso interferiscono con le sorti dell’incontro impedendo a giocatori chiave di rimanere sul parquet a causa dei falli; i più sanzionati in questa “voce” sono Halilovic, Renfro e Tambone. Come per la maggior parte delle squadre il problema è sempre lo stesso: le palle perse. Sassari registra mediamente 12.1 palle perse a partita (LBA) che, visto lo stile di gioco dei ragazzi di Markovic, non sono neanche troppe. Come ci si può immaginare il maggior numero di palle perse è accreditato ai trattatori del gioco: Bibbins (2.1) e Cappelletti (2.2).
Non è poi sicuramente d’aiuto per il risparmio di energie l’impegno infrasettimanale e a testimoniarlo sono le tre vittorie e le quattro sconfitte dopo le gare di coppa.
NON SOLO STELLE, ANCHE ROLE PLAYERS
Fino ad adesso abbiamo parlato solo dei numeri delle “stelle” di Sassari, ma non dobbiamo scordarci che c’è anche del lavoro sporco da fare. Il ruolo dei cosiddetti “Role Players” non è solitamente quello di segnare, ma è più che altro quello di catturare un rimbalzo, quello di rubare una palla, tuffarsi per recuperarne un’altra e tutte queste giocate silenziose. La Dinamo è dotata di una seconda linea di italiani veramente ottima in queste azioni: Tambone, Veronesi, Udom, Vincini e anche il giovane Trucchetti. Se Sassari può contare vittorie in partite punto a punto come quelle di Pistoia, le due contro Wloclawek, Venezia e Treviso non è solo grazie ai punti dei vari Fobbs e Bibbins, i rimbalzi di Halilovic, le triple di Bendzius, ma deve anche ringraziare le giocate di voglia e di energia dei suoi giocatori italiani.
CONCLUSIONE
Dopo aver finito di evidenziare pregi e difetti della squadra sarda, possiamo passare alle conclusioni. Una volta sfumato l’obiettivo Final Eight la Dinamo deve per forza puntare ai playoff che possono essere alla sua portata, visti i miglioramenti degli ultimi tempi. La prematura conclusione dell’avventura in FIBA Europe Cup e la qualità del roster. Nei prossimi mesi sarà fondamentale per Sassari trovare la chimica di squadra giusta, quella che si è un po’ intravista nelle ultime partite.
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