Guerra Israele – Hamas, le notizie di oggi 13 gennaio sul conflitto a Gaza. LIVE

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In una nota pubblicata poco fa, Hamas comunica ai detenuti palestinesi che \”sono vicini alla loro liberazione\”. L’organizzazione terroristica di Gaza ha postato la stessa frase sul proprio canale Telegram, subito dopo la nota. “È possibile raggiungere un accordo finale. Le condizioni per la chiusura sono ottimali”. Lo hanno riferito alti funzionari israeliani, aggiornando sui negoziati in corso a Doha per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas. Sempre le fonti dell’emittente hanno aggiunto che i prossimi due giorni saranno decisivi per il raggiungimento di un’intesa.\n

Israele ha richiesto una zona cuscinetto di circa un chilometro e mezzo lungo il confine di Gaza che rimarrà sotto il controllo israeliano. Lo scrive il Times of Israel citando media del Qatar, secondo cui Israele ha presentato un piano ai mediatori di Doha che descrive in dettaglio la presenza israeliana nella Striscia di Gaza durante e dopo le varie fasi di un potenziale accordo di cessate il fuoco con gli ostaggi. 

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A Gaza, almeno cinque palestinesi sono rimasti uccisi nel bombardamento della scuola Salah al-Din da parte delle forze israeliane. Secondo le stime del ministero della Salute di Gaza, sale a 46.584 il numero dei palestinesi uccisi (e 109.731 feriti) negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre 2023. Come riporta il Wall Street Journal, Hamas ha lanciato una campagna di reclutamento di giovani miliziani.

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Intanto, l’ufficio del primo ministro israeliano conferma in una nota che Benjamin Netanyahu ha parlato al telefono con il presidente americano Joe Biden dei progressi nei negoziati per il rilascio degli ostaggi e lo ha aggiornato sul mandato dato alla delegazione negoziale a Doha, al fine di promuovere la liberazione dei rapiti. Il primo ministro ha espresso il suo ringraziamento al presidente Biden e al presidente eletto Donald Trump per la cooperazione.

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L’Idf ha riferito di aver effettuato ieri sera attacchi aerei nel Libano orientale e meridionale, prendendo di mira Hezbollah e in particolare le rotte del contrabbando lungo il confine con la Siria. L’agenzia di stampa ufficiale libanese Ani sostiene che gli aerei da guerra israeliani hanno preso di mira la periferia di Janta, nella regione orientale di Baalbek, nonché i dintorni di Nabatieh, nel sud del Paese.

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Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani incontrerà domani alle 19 a Villa Madama il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar

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Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, intenderebbe sottoporre domani al voto del governo l’accordo sulla liberazione degli ostaggi ed il cessate il fuoco a Gaza. Lo riferisce il sito di notizie israeliano Walla, citando fonti governative.

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Il presidente libanese Joseph Aoun ha scelto Nawaf Salam, il giudice presidente della Corte internazionale di giustizia dell’Aja, come primo ministro incaricato, dopo consultazioni con il Parlamento. Lo ha affermato la presidenza. \”Il presidente della Repubblica ha incaricato il giudice Nawaf Salam di formare un governo, pur sapendo che al momento si trova all’estero. È stato deciso che tornerà domani\” nel Paese, ha affermato. 

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Almeno 45 persone sono rimaste uccise dalle prime ore di oggi nella Striscia di Gaza. Lo denunciano fonti mediche citate dalla tv satellitare al-Jazeera. Dal 7 ottobre 2023, quando sono iniziate le operazioni militari israeliane nella Striscia in risposta all’attacco di Hamas in Israele, nell’enclave palestinese si conterebbero 46.584 morti e 109.731 feriti secondo il bilancio del ministero della Salute di Gaza, che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas.

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Hamas avrebbe \”consegnato\” ai mediatori \”la sua risposta definitiva\” e \”senza riserve\” alla proposta di accordo con Israele. Lo riferisce l’emittente saudita Al Hadath, ma la notizia di una risposta di Hamas è stata subito smentita da funzionari israeliani, come riporta il Times of Israel mentre continuano a rincorrersi notizie sugli sviluppi dei negoziati per una tregua nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi tenuti prigionieri da oltre un anno nell’enclave palestinese in cambio della scarcerazione di detenuti palestinesi nelle carceri israeliane. 

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Nelle ultime ore è arrivata ai ministeri competenti israeliani una richiesta del governo che riguarda i preparativi delle strutture per accogliere gli ostaggi che dovrebbero essere rilasciati nell’ambito dell’accordo con Hamas. Lo ha annunciato questa sera la tv pubblica Kan. Se l’accordo verrà effettivamente approvato, i rapiti arriveranno in Israele nei prossimi giorni.

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Hamas è \”molto vicino\” a un accordo con Israele per una tregua nella Striscia di Gaza, la liberazione degli ostaggi tenuti prigionieri da oltre un anno nell’enclave palestinese e la scarcerazione di detenuti palestinesi nelle carceri israeliane. Lo ha detto una fonte di Hamas alla Cnn, pur ripetendo che restano alcuni nodi, comprese le richieste del gruppo di ritiro delle forze israeliane dal Corridoio Philadelphi, lingua di terra al confine tra la Striscia e l’Egitto, e di un cessate il fuoco permanente a Gaza. Secondo le notizie della rete americana, restano divergenze da superare anche su una zona cuscinetto proposta da Israele all’interno di Gaza, lungo i confini orientali e settentrionali tra la Striscia e Israele. I negoziatori, ha detto la fonte di Hamas, stanno definendo i dettagli riguardo la scarcerazione di detenuti palestinesi e mappe delle aree da cui le forze israeliane dovrebbero ritirarsi.

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\”Ci sono stati progressi significativi\” verso un accordo tra Hamas e Israele, ha confermato alla Cnn il vice consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jon Finer, aggiungendo che alcune delle divergenze delle ultime settimane \”sono state risolte o limate\”. \”Sostanzialmente riteniamo si facciano progressi – ha detto – C’è un accordo sul tavolo che Hamas dovrebbe accettare\”. Qadura Fares, capo della Commissione palestinese per i detenuti e gli ex detenuti, ha confermato alla Cnn di essere in viaggio per Doha per parlare con i negoziatori dell’elenco dei detenuti da rilasciare \”in caso si materializzi l’accordo\”.

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Hamas ha  dato la sua risposta alla bozza di accordo di cessate il fuoco a Gaza,  senza commenti. Lo ha riferito il canale televisivo saudita Al-Hadth,  ripreso dai media israeliani.

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I mediatori hanno chiesto a Hamas di rispondere alla bozza \”definitiva\” dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza e liberazione degli ostaggi entro mezzanotte. Lo riferisce Channel 12 aggiungendo che, secondo fonti anonime, Hamas avrebbe consegnato ai mediatori del Qatar una lista di ostaggi ancora vivi, come richiesto da Israele.

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Il Consiglio Ue ha deciso oggi di prorogare di un anno, fino al 20 gennaio 2026, le misure restrittive esistenti nei confronti di coloro che sostengono, facilitano o rendono possibili le azioni violente di Hamas e della Jihad islamica palestinese (Pij). Tutti gli individui e le entità precedentemente identificati come responsabili di aver partecipato al finanziamento di Hamas e il Pij o di aver permesso le loro azioni violente rimarranno nell’elenco. In totale sono 12 le persone e tre le entità sanzionate nell’ambito di questo quadro di misure restrittive. Le persone elencate nel regime di sanzioni sono soggette al congelamento dei beni. È inoltre vietato fornire loro fondi o risorse economiche, direttamente o indirettamente. Inoltre, alle persone fisiche elencate si applica un divieto di viaggio verso l’Ue.

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“,”postId”:”16f7202b-1da5-4f22-9b37-7e2fcc2d3298″},{“timestamp”:”2025-01-13T14:30:00.605Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-13T15:30:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas: progressi in colloqui su alcuni temi fondamentali”,”content”:”

Progressi  sono stati fatti su alcune questioni fondamentali per un accordo di  cessate il fuoco a Gaza. Lo ha confermato Hamas a Reuters. \”I negoziati  su alcune questioni fondamentali hanno fatto progressi e stiamo  lavorando per concludere presto ciò che resta\”, ha sottolineato il  funzionario.  Un’altra fonte del gruppo militante palestinese ha riferito alla Cnn  che un’intesa con Israele è \”molto vicina\” ma restano diversi punti  critici, in particolare sulla richiesta di Hamas che Israele si ritiri  dal corridoio Philadelphia al confine tra Gaza ed Egitto e si impegni  per un cessate il fuoco permanente. Inoltre, c’è disaccordo sulle  dimensioni della zona cuscinetto che correrà lungo il confine di Gaza  con Israele, con Hamas che vorrebbe una fascia profonda circa 300-500  metri mentre Israele punta a 2 chilometri.

“,”postId”:”7f8c34bc-3e61-4b6a-ac71-bb05dd3a5e91″},{“timestamp”:”2025-01-13T14:24:19.771Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-13T15:24:19+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Libano, consultazioni per nuovo premier: ’68 preferenze per Nawaf Salam'”,”content”:”

Il giudice libanese Nawaf Salam, presidente della Corte internazionale di giustizia, avrebbe ottenuto 68 preferenze, un numero superiore alla metà dei deputati dell’Assemblea di Beirut, che conta 128 seggi. Lo riferisce il giornale libanese L’Orient Le Jour, mentre proseguono le consultazioni per la scelta del nuovo premier del Libano, dopo che la scorsa settimana il Parlamento ha eletto il generale Joseph Aoun come nuovo capo di Stato. Al Palazzo di Baabda, sulle colline che dominano Beirut, sono arrivati da Aoun la delegazione del blocco parlamentare di Hezbollah e membri del blocco che fa capo al presidente del Parlamento, l’inamovibile sciita Nabih Berri. Inizialmente, secondo i media locali, Hezbollah aveva chiesto fosse rinviato a domani l’incontro previsto per oggi con Aoun.

“,”postId”:”62537801-50e7-4763-ad68-d7682752fb98″},{“timestamp”:”2025-01-13T14:12:04.793Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-13T15:12:04+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas: ‘Progressi nei negoziati, lavoriamo per chiudere’ “,”content”:”

Hamas ha dichiarato che i colloqui su alcune questioni fondamentali per un accordo di cessate il fuoco a Gaza hanno fatto progressi e si lavora per chiudere: lo ha riferito un funzionario del gruppo palestinese ai media internazionali. \”I negoziati su alcune questioni fondamentali hanno fatto progressi e stiamo lavorando per concludere al più presto ciò che resta da fare\”, ha aggiunto il funzionario.

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Hamas vuole un accordo su Gaza: è quanto ha affermato il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid, riferendo che ieri ha incontrato un funzionario del Qatar secondo il quale il gruppo palestinese non è interessato a far naufragare l’intesa. Quanto alle tensioni interne al governo israeliano, con l’estrema destra duramente contraria a qualsiasi ipotesi di accordo, Lapid ha rassicurato Netanyahu: \”Non hai bisogno di Ben-Gvir e Smotrich\”. \”Ho proposto una rete di sicurezza politica per un accordo sugli ostaggi: la proposta è ancora valida, più che mai\”, ha sottolineato.

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Almeno 46.584 palestinesi sono stati uccisi e 109.731 feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre 2023: lo ha affermato lunedì il ministero della Salute di Gaza in una nota. Almeno 19 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 24 ore, ha affermato il ministero, controllato da Hamas.

“,”postId”:”c7351536-7b03-4701-87b7-f6c665bb0e87″},{“timestamp”:”2025-01-13T12:50:22.275Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-13T13:50:22+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas ai detenuti palestinesi, ‘vicini alla liberazione'”,”content”:”

In una nota pubblicata poco fa, Hamas comunica ai detenuti palestinesi che \”sono vicini alla loro liberazione\”. L’organizzazione terroristica di Gaza ha postato la stessa frase sul proprio canale Telegram, subito dopo la nota. 

“,”postId”:”ddef070f-2b72-40e2-a9ea-da944f830b93″},{“timestamp”:”2025-01-13T11:44:09.127Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-13T12:44:09+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Azione contro la Fame lancia la campagna globale “Hope4Gaza””,”content”:”

Azione Contro la Fame lancia la campagna globale Hope4Gaza con l’obiettivo di raccogliere e inviare messaggi di solidarietà e speranza presso la popolazione di Gaza, già supportata sul campo dall’organizzazione. \”Nata dalla determinazione del team locale di Azione Contro la Fame, che non ha mai smesso di operare sul campo dall’inizio del conflitto, l’iniziativa prevede – viene spiegato in una nota – la traduzione dei messaggi in arabo, che saranno poi stampati e inseriti nelle migliaia di pacchi alimentari distribuiti dall’organizzazione nei primi mesi del 2025. Ogni messaggio rappresenta un filo di speranza che unisce persone di tutto il mondo alle famiglie in difficoltà\”. \”Hope4Gaza non consiste soltanto in aiuti alimentari. È un’occasione – afferma Simone Garroni, direttore Generale di Azione Contro la Fame – per nutrire lo spirito e mostrare la nostra vicinanza alle famiglie di Gaza\”. Chiunque può partecipare inviando il proprio messaggio tramite il sito ufficiale della campagna e condividendo l’iniziativa sui social media con l’hashtag #Hope4Gaza.

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Lo sviluppo tecnologico nucleare dell’Iran non ha \”alcuna limitazione\”. Lo ha dichiarato il capo Organizzazione per l’energia atomica dell’Iran (Aeoi), Mohammad Eslami, affermando che \”i nemici cercano di creare restrizioni internazionali per fermare i nostri progressi nel campo nucleare\”, riferisce Mehr. \”Tuttavia, nonostante i loro ostacoli, non c’è alcuna limitazione per l’Iran nel campo della tecnologia. Abbiamo ottenuto molti più progressi\”, ha detto Eslami. Rappresentanti della Repubblica islamica e dei tre Paesi europei coinvolti nell’accordo sul nucleare iraniano del 2015, Gran Bretagna, Francia e Germania, si incontreranno oggi a Ginevra, in Svizzera, per discutere delle attività nucleari di Teheran, tra cui l’arricchimento dell’uranio a un tale livello da essere sufficiente per realizzare bombe atomiche. Il portavoce del Ministero degli Esteri di Teheran, Esmail Baghaei, ha ribadito ancora una volta oggi che i colloqui con i delegati europei mirano a revocare le sanzioni contro l’Iran e anche a effettuare \”consultazioni\” sul programma nucleare del Paese e su altre questioni.

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Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani incontrerà domani alle 19 a Villa Madama il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar. Al termine dell’incontro, i due ministri terranno un punto stampa congiunto. I giornalisti e i cine-foto-operatori interessati al punto stampa potranno accreditarsi inviando una richiesta, entro e non oltre le ore le ore 12:00 di martedì 14 gennaio, via e-mail all’indirizzo accreditamentostampa@esteri.it (tel. 06 3691 8210 – 8573 o 3432). I rappresentati della stampa già accreditati presso la Farnesina, potranno inviare la richiesta allegando copia di un documento d’identità. Per i rappresentanti degli organi di stampa italiani sono necessari: copia del documento di identità; lettera d’incarico della testata di appartenenza oppure – in assenza di quest’ultima – copia del tesserino professionale. Per i rappresentanti degli organi di stampa stranieri non accreditati presso la Farnesina: copia del documento di identità; lettera della testata di appartenenza; Nota Verbale dell’Ambasciata a Roma del Paese dell’organo di stampa rappresentato. I badge dovranno essere ritirati personalmente presso il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ingresso centrale, lato sinistro, dalle ore 18:00 alle ore 18:30 circa. Non essendo possibile raggiungere Villa Madama con mezzi propri, una volta accreditati, i giornalisti saranno accompagnati a Villa Madama con un servizio di navette dall’ingresso centrale della Farnesina (andata e ritorno), operativo fino al termine dell’evento.

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Almeno 46.584 palestinesi sono stati uccisi e 109.731 feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre 2023: lo ha affermato lunedì il ministero della Salute di Gaza in una nota. Almeno 19 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 24 ore, ha affermato il ministero, controllato da Hamas.

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L’aviazione turca ha compiuto una serie di raid aerei nella Siria settentrionale contro postazioni delle forze curdo-siriane nella zona di Ayn Arab/Kobane. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui gli attacchi turchi hanno preso di mira l’aeroporto militare di Sarin e altre postazioni tra l’Eufrate e la zona a sud di Kobane.

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In una nota pubblicata poco fa, Hamas comunica ai detenuti palestinesi che “sono vicini alla loro liberazione”. L’organizzazione terroristica di Gaza ha postato la stessa frase sul proprio canale Telegram, subito dopo la nota. “È possibile raggiungere un accordo finale. Le condizioni per la chiusura sono ottimali”. Lo hanno riferito alti funzionari israeliani, aggiornando sui negoziati in corso a Doha per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas. Sempre le fonti dell’emittente hanno aggiunto che i prossimi due giorni saranno decisivi per il raggiungimento di un’intesa.

Israele ha richiesto una zona cuscinetto di circa un chilometro e mezzo lungo il confine di Gaza che rimarrà sotto il controllo israeliano. Lo scrive il Times of Israel citando media del Qatar, secondo cui Israele ha presentato un piano ai mediatori di Doha che descrive in dettaglio la presenza israeliana nella Striscia di Gaza durante e dopo le varie fasi di un potenziale accordo di cessate il fuoco con gli ostaggi. 

A Gaza, almeno cinque palestinesi sono rimasti uccisi nel bombardamento della scuola Salah al-Din da parte delle forze israeliane. Secondo le stime del ministero della Salute di Gaza, sale a 46.584 il numero dei palestinesi uccisi (e 109.731 feriti) negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre 2023. Come riporta il Wall Street Journal, Hamas ha lanciato una campagna di reclutamento di giovani miliziani.

Intanto, l’ufficio del primo ministro israeliano conferma in una nota che Benjamin Netanyahu ha parlato al telefono con il presidente americano Joe Biden dei progressi nei negoziati per il rilascio degli ostaggi e lo ha aggiornato sul mandato dato alla delegazione negoziale a Doha, al fine di promuovere la liberazione dei rapiti. Il primo ministro ha espresso il suo ringraziamento al presidente Biden e al presidente eletto Donald Trump per la cooperazione.

L’Idf ha riferito di aver effettuato ieri sera attacchi aerei nel Libano orientale e meridionale, prendendo di mira Hezbollah e in particolare le rotte del contrabbando lungo il confine con la Siria. L’agenzia di stampa ufficiale libanese Ani sostiene che gli aerei da guerra israeliani hanno preso di mira la periferia di Janta, nella regione orientale di Baalbek, nonché i dintorni di Nabatieh, nel sud del Paese.

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani incontrerà domani alle 19 a Villa Madama il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar

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Media, domani Netanyahu chiederà voto governo su accordo

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, intenderebbe sottoporre domani al voto del governo l’accordo sulla liberazione degli ostaggi ed il cessate il fuoco a Gaza. Lo riferisce il sito di notizie israeliano Walla, citando fonti governative.

Libano, Aoun incarica Nawaf Salam di formare il governo

Il presidente libanese Joseph Aoun ha scelto Nawaf Salam, il giudice presidente della Corte internazionale di giustizia dell’Aja, come primo ministro incaricato, dopo consultazioni con il Parlamento. Lo ha affermato la presidenza. “Il presidente della Repubblica ha incaricato il giudice Nawaf Salam di formare un governo, pur sapendo che al momento si trova all’estero. È stato deciso che tornerà domani” nel Paese, ha affermato. 

Gaza, ‘oggi almeno 45 morti, più di 46.580 da inizio guerra’

Almeno 45 persone sono rimaste uccise dalle prime ore di oggi nella Striscia di Gaza. Lo denunciano fonti mediche citate dalla tv satellitare al-Jazeera. Dal 7 ottobre 2023, quando sono iniziate le operazioni militari israeliane nella Striscia in risposta all’attacco di Hamas in Israele, nell’enclave palestinese si conterebbero 46.584 morti e 109.731 feriti secondo il bilancio del ministero della Salute di Gaza, che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas.

Tv: ‘Da Hamas risposta a proposta accordo senza riserve’, ma Israele smentisce

Hamas avrebbe “consegnato” ai mediatori “la sua risposta definitiva” e “senza riserve” alla proposta di accordo con Israele. Lo riferisce l’emittente saudita Al Hadath, ma la notizia di una risposta di Hamas è stata subito smentita da funzionari israeliani, come riporta il Times of Israel mentre continuano a rincorrersi notizie sugli sviluppi dei negoziati per una tregua nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi tenuti prigionieri da oltre un anno nell’enclave palestinese in cambio della scarcerazione di detenuti palestinesi nelle carceri israeliane. 

Media: ‘Israele allerta strutture a prepararsi per ritorno ostaggi’

Nelle ultime ore è arrivata ai ministeri competenti israeliani una richiesta del governo che riguarda i preparativi delle strutture per accogliere gli ostaggi che dovrebbero essere rilasciati nell’ambito dell’accordo con Hamas. Lo ha annunciato questa sera la tv pubblica Kan. Se l’accordo verrà effettivamente approvato, i rapiti arriveranno in Israele nei prossimi giorni.

Fonti a Cnn: accordo Israele-Hamas ‘molto vicino’ ma restano nodi

Hamas è “molto vicino” a un accordo con Israele per una tregua nella Striscia di Gaza, la liberazione degli ostaggi tenuti prigionieri da oltre un anno nell’enclave palestinese e la scarcerazione di detenuti palestinesi nelle carceri israeliane. Lo ha detto una fonte di Hamas alla Cnn, pur ripetendo che restano alcuni nodi, comprese le richieste del gruppo di ritiro delle forze israeliane dal Corridoio Philadelphi, lingua di terra al confine tra la Striscia e l’Egitto, e di un cessate il fuoco permanente a Gaza. Secondo le notizie della rete americana, restano divergenze da superare anche su una zona cuscinetto proposta da Israele all’interno di Gaza, lungo i confini orientali e settentrionali tra la Striscia e Israele. I negoziatori, ha detto la fonte di Hamas, stanno definendo i dettagli riguardo la scarcerazione di detenuti palestinesi e mappe delle aree da cui le forze israeliane dovrebbero ritirarsi.

“Ci sono stati progressi significativi” verso un accordo tra Hamas e Israele, ha confermato alla Cnn il vice consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jon Finer, aggiungendo che alcune delle divergenze delle ultime settimane “sono state risolte o limate”. “Sostanzialmente riteniamo si facciano progressi – ha detto – C’è un accordo sul tavolo che Hamas dovrebbe accettare”. Qadura Fares, capo della Commissione palestinese per i detenuti e gli ex detenuti, ha confermato alla Cnn di essere in viaggio per Doha per parlare con i negoziatori dell’elenco dei detenuti da rilasciare “in caso si materializzi l’accordo”.

Hamas ha risposto a bozza accordo senza commenti

Hamas ha  dato la sua risposta alla bozza di accordo di cessate il fuoco a Gaza,  senza commenti. Lo ha riferito il canale televisivo saudita Al-Hadth,  ripreso dai media israeliani.

Media: “Risposta di Hamas a bozza di accordo entro mezzanotte”

I mediatori hanno chiesto a Hamas di rispondere alla bozza “definitiva” dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza e liberazione degli ostaggi entro mezzanotte. Lo riferisce Channel 12 aggiungendo che, secondo fonti anonime, Hamas avrebbe consegnato ai mediatori del Qatar una lista di ostaggi ancora vivi, come richiesto da Israele.

L’Ue rinnova le sanzioni ad Hamas e alla Jihad palestinese

Il Consiglio Ue ha deciso oggi di prorogare di un anno, fino al 20 gennaio 2026, le misure restrittive esistenti nei confronti di coloro che sostengono, facilitano o rendono possibili le azioni violente di Hamas e della Jihad islamica palestinese (Pij). Tutti gli individui e le entità precedentemente identificati come responsabili di aver partecipato al finanziamento di Hamas e il Pij o di aver permesso le loro azioni violente rimarranno nell’elenco. In totale sono 12 le persone e tre le entità sanzionate nell’ambito di questo quadro di misure restrittive. Le persone elencate nel regime di sanzioni sono soggette al congelamento dei beni. È inoltre vietato fornire loro fondi o risorse economiche, direttamente o indirettamente. Inoltre, alle persone fisiche elencate si applica un divieto di viaggio verso l’Ue.

Hamas: progressi in colloqui su alcuni temi fondamentali

Progressi  sono stati fatti su alcune questioni fondamentali per un accordo di  cessate il fuoco a Gaza. Lo ha confermato Hamas a Reuters. “I negoziati  su alcune questioni fondamentali hanno fatto progressi e stiamo  lavorando per concludere presto ciò che resta”, ha sottolineato il  funzionario.  Un’altra fonte del gruppo militante palestinese ha riferito alla Cnn  che un’intesa con Israele è “molto vicina” ma restano diversi punti  critici, in particolare sulla richiesta di Hamas che Israele si ritiri  dal corridoio Philadelphia al confine tra Gaza ed Egitto e si impegni  per un cessate il fuoco permanente. Inoltre, c’è disaccordo sulle  dimensioni della zona cuscinetto che correrà lungo il confine di Gaza  con Israele, con Hamas che vorrebbe una fascia profonda circa 300-500  metri mentre Israele punta a 2 chilometri.

Libano, consultazioni per nuovo premier: ’68 preferenze per Nawaf Salam’

Il giudice libanese Nawaf Salam, presidente della Corte internazionale di giustizia, avrebbe ottenuto 68 preferenze, un numero superiore alla metà dei deputati dell’Assemblea di Beirut, che conta 128 seggi. Lo riferisce il giornale libanese L’Orient Le Jour, mentre proseguono le consultazioni per la scelta del nuovo premier del Libano, dopo che la scorsa settimana il Parlamento ha eletto il generale Joseph Aoun come nuovo capo di Stato. Al Palazzo di Baabda, sulle colline che dominano Beirut, sono arrivati da Aoun la delegazione del blocco parlamentare di Hezbollah e membri del blocco che fa capo al presidente del Parlamento, l’inamovibile sciita Nabih Berri. Inizialmente, secondo i media locali, Hezbollah aveva chiesto fosse rinviato a domani l’incontro previsto per oggi con Aoun.

Hamas: ‘Progressi nei negoziati, lavoriamo per chiudere’

Hamas ha dichiarato che i colloqui su alcune questioni fondamentali per un accordo di cessate il fuoco a Gaza hanno fatto progressi e si lavora per chiudere: lo ha riferito un funzionario del gruppo palestinese ai media internazionali. “I negoziati su alcune questioni fondamentali hanno fatto progressi e stiamo lavorando per concludere al più presto ciò che resta da fare”, ha aggiunto il funzionario.

Lapid, fonte Qatar mi ha detto che Hamas vuole accordo

Hamas vuole un accordo su Gaza: è quanto ha affermato il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid, riferendo che ieri ha incontrato un funzionario del Qatar secondo il quale il gruppo palestinese non è interessato a far naufragare l’intesa. Quanto alle tensioni interne al governo israeliano, con l’estrema destra duramente contraria a qualsiasi ipotesi di accordo, Lapid ha rassicurato Netanyahu: “Non hai bisogno di Ben-Gvir e Smotrich”. “Ho proposto una rete di sicurezza politica per un accordo sugli ostaggi: la proposta è ancora valida, più che mai”, ha sottolineato.

Hamas, sale a 46.584 numero dei palestinesi uccisi, 19 in 24 ore

Almeno 46.584 palestinesi sono stati uccisi e 109.731 feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre 2023: lo ha affermato lunedì il ministero della Salute di Gaza in una nota. Almeno 19 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 24 ore, ha affermato il ministero, controllato da Hamas.

Hamas ai detenuti palestinesi, ‘vicini alla liberazione’

In una nota pubblicata poco fa, Hamas comunica ai detenuti palestinesi che “sono vicini alla loro liberazione”. L’organizzazione terroristica di Gaza ha postato la stessa frase sul proprio canale Telegram, subito dopo la nota. 

Azione contro la Fame lancia la campagna globale “Hope4Gaza”

Azione Contro la Fame lancia la campagna globale Hope4Gaza con l’obiettivo di raccogliere e inviare messaggi di solidarietà e speranza presso la popolazione di Gaza, già supportata sul campo dall’organizzazione. “Nata dalla determinazione del team locale di Azione Contro la Fame, che non ha mai smesso di operare sul campo dall’inizio del conflitto, l’iniziativa prevede – viene spiegato in una nota – la traduzione dei messaggi in arabo, che saranno poi stampati e inseriti nelle migliaia di pacchi alimentari distribuiti dall’organizzazione nei primi mesi del 2025. Ogni messaggio rappresenta un filo di speranza che unisce persone di tutto il mondo alle famiglie in difficoltà”. “Hope4Gaza non consiste soltanto in aiuti alimentari. È un’occasione – afferma Simone Garroni, direttore Generale di Azione Contro la Fame – per nutrire lo spirito e mostrare la nostra vicinanza alle famiglie di Gaza”. Chiunque può partecipare inviando il proprio messaggio tramite il sito ufficiale della campagna e condividendo l’iniziativa sui social media con l’hashtag #Hope4Gaza.

Iran: “Il nostro sviluppo tecnologico nucleare non ha limiti”

Lo sviluppo tecnologico nucleare dell’Iran non ha “alcuna limitazione”. Lo ha dichiarato il capo Organizzazione per l’energia atomica dell’Iran (Aeoi), Mohammad Eslami, affermando che “i nemici cercano di creare restrizioni internazionali per fermare i nostri progressi nel campo nucleare”, riferisce Mehr. “Tuttavia, nonostante i loro ostacoli, non c’è alcuna limitazione per l’Iran nel campo della tecnologia. Abbiamo ottenuto molti più progressi”, ha detto Eslami. Rappresentanti della Repubblica islamica e dei tre Paesi europei coinvolti nell’accordo sul nucleare iraniano del 2015, Gran Bretagna, Francia e Germania, si incontreranno oggi a Ginevra, in Svizzera, per discutere delle attività nucleari di Teheran, tra cui l’arricchimento dell’uranio a un tale livello da essere sufficiente per realizzare bombe atomiche. Il portavoce del Ministero degli Esteri di Teheran, Esmail Baghaei, ha ribadito ancora una volta oggi che i colloqui con i delegati europei mirano a revocare le sanzioni contro l’Iran e anche a effettuare “consultazioni” sul programma nucleare del Paese e su altre questioni.

Domani incontro tra Tajani e israeliano Sa’ar a Villa Madama

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani incontrerà domani alle 19 a Villa Madama il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar. Al termine dell’incontro, i due ministri terranno un punto stampa congiunto. I giornalisti e i cine-foto-operatori interessati al punto stampa potranno accreditarsi inviando una richiesta, entro e non oltre le ore le ore 12:00 di martedì 14 gennaio, via e-mail all’indirizzo accreditamentostampa@esteri.it (tel. 06 3691 8210 – 8573 o 3432). I rappresentati della stampa già accreditati presso la Farnesina, potranno inviare la richiesta allegando copia di un documento d’identità. Per i rappresentanti degli organi di stampa italiani sono necessari: copia del documento di identità; lettera d’incarico della testata di appartenenza oppure – in assenza di quest’ultima – copia del tesserino professionale. Per i rappresentanti degli organi di stampa stranieri non accreditati presso la Farnesina: copia del documento di identità; lettera della testata di appartenenza; Nota Verbale dell’Ambasciata a Roma del Paese dell’organo di stampa rappresentato. I badge dovranno essere ritirati personalmente presso il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ingresso centrale, lato sinistro, dalle ore 18:00 alle ore 18:30 circa. Non essendo possibile raggiungere Villa Madama con mezzi propri, una volta accreditati, i giornalisti saranno accompagnati a Villa Madama con un servizio di navette dall’ingresso centrale della Farnesina (andata e ritorno), operativo fino al termine dell’evento.

Hamas: “Sale a 46.584 numero dei palestinesi uccisi, 19 in 24 ore”

Almeno 46.584 palestinesi sono stati uccisi e 109.731 feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre 2023: lo ha affermato lunedì il ministero della Salute di Gaza in una nota. Almeno 19 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 24 ore, ha affermato il ministero, controllato da Hamas.

Ong: “In Siria raid aerei turchi contro forze curde a Kobane”

L’aviazione turca ha compiuto una serie di raid aerei nella Siria settentrionale contro postazioni delle forze curdo-siriane nella zona di Ayn Arab/Kobane. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui gli attacchi turchi hanno preso di mira l’aeroporto militare di Sarin e altre postazioni tra l’Eufrate e la zona a sud di Kobane.



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