Energia e Gas, Confindustria Veneto Est: al via la prima fornitura del gruppo d’acquisto per 59 Pmi


PADOVA-TREVISO-VENEZIA-ROVIGO – La fiammata del prezzo del gas fino a 50 euro a megawattora – più del doppio rispetto a undici mesi fa – dopo lo stop al transito di metano russo dall’Ucraina e soprattutto la speculazione finanziaria, preoccupa l’industria veneta per le ricadute. I costi energetici elevati (maggiorati dell’ordine del 15% nei prossimi mesi secondo le stime Nomisma) rappresentano, infatti, una barriera significativa per la competitività e la crescita industriale in un anno già complesso come il 2025.

In questo contesto, preservare la resilienza delle imprese associate nel lungo termine e rafforzarne la competitività attraverso prezzi dell’energia e del gas concorrenziali, è il principale obiettivo del nuovo Gruppo d’Acquisto Energia elettrica e Gas naturale costituito da Confindustria Veneto Est al fine di porsi nei confronti dei primari operatori energetici nazionali come “massa critica” per ottenere le migliori condizioni economiche e contrattuali, grazie all’aggregazione dei volumi ed alla negoziazione.

Al Gruppo d’Acquisto (GdA) hanno già aderito 59 imprese manifatturiere di dimensione piccola-media, provenienti da diversificati comparti dell’industria: dal metalmeccanico (automotive, metalli), gomma plastica, chimico, cartario fino al tessile e calzatura, alimentare, edilizia, legno arredo.

Dopo la negoziazione delle forniture per l’intero aggregato di aziende aderenti con primari fornitori nazionali e la selezione delle condizioni più competitive, il GdA ha avviato la prima fornitura negoziata dal primo gennaio 2025 che coprirà i fabbisogni di energia elettrica e gas delle 59 imprese per l’anno.

Nella fase di avvio, il GdA ha conseguito per le aziende aderenti una riduzione dello spread (il fattore che remunera i fornitori di energia) di almeno il 50% rispetto ai contratti di fornitura in essere. Prossimo step sarà la negoziazione di un prezzo gestito della componente energia e gas, stabilizzato nel medio termine, quindi al riparo da volatilità e shock del mercato, oltre all’aumento del bacino di aziende e dei volumi.

“Il prezzo dell’energia è un fattore cruciale per la competitività – afferma la Presidente di Confindustria Veneto Est, Paola Carron (foto in alto) –. Oggi si sta verificando un preoccupante trend, secondo il quale i differenziali fra l’Italia e le altre borse elettriche europee si stanno allargando: a dicembre il prezzo elettrico italiano ha toccato 180 €/MWh, dopo 128,44 €/MWh e oltre nei mesi scorsi, 57% in più della Germania, 41% in più della Spagna e 135% più della Francia. Una situazione insostenibile ancora a lungo, che rischia di metterci fuori mercato. Per preservare la competitività dell’industria servono anche e soprattutto prezzi dell’energia confrontabili con quelli degli altri Stati membri e dei Paesi extra-UE. È urgente procedere nella direzione di un nuovo tetto europeo ai prezzi e del disaccoppiamento dei prezzi tra energia da fonti rinnovabili e fossili, come indicato anche da Draghi nel suo rapporto sulla competitività. E sul piano nazionale la rapida messa a terra di gas release ed energy release per calmierare i prezzi, misure da rendere strutturali per aiutare l’industria a chiudere il differenziale di prezzo che ne mina la redditività e in prospettiva la tenuta stessa”.

“A seguito del grande interesse mostrato dalle imprese per il supporto nell’approvvigionamento di energia e gas – sottolinea Antonella Candiotto (foto qui sopra), Consigliere delegato Confindustria Veneto Est per le Politiche Industriali ed Energetiche il nostro lavoro si è concentrato sulla costituzione del GdA e sul negoziato per ottenere le migliori condizioni rispetto alla singola trattativa individuale. L’aggregazione è il vero valore del progetto, rivolto in particolare, ma non solo, alle imprese che non dispongono di risorse specializzate per ricercare sul mercato le migliori offerte. L’esigenza emersa, anche a seguito dello shock dei prezzi nel 2022, è quella di un’assistenza continuativa e professionale da parte dell’associazione nei rapporti con i fornitori, alla quale il GdA intende rispondere in modo efficace nel medio termine. Oltre ai servizi di valutazione delle condizioni contrattuali, analisi personalizzata dei consumi ma anche assistenza, per esempio nell’adesione all’energy release, già disponibili per le imprese”.

Le 59 imprese associate che hanno finora aderito al Gruppo d’Acquisto hanno un consumo annuale che varia tra centinaia di migliaia e qualche milione di kWh di energia elettrica e tra decine di migliaia e qualche centinaia di migliaia di metri cubi di gas metano. Complessivamente acquistano in forma aggregata circa 40 milioni di kWh di energia elettrica e circa 2 milioni di metri cubi di gas metano. Le adesioni al GdA sono tuttora aperte, anche per le decorrenze infrannuali.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link