Presentata all’Auditorium Parco della Musica di Roma l’edizione 108 della corsa rosa: dal 9 maggio al 1° giugno, 21 tappe e 3413 chilometri, dislivello totale 52.500 metri, 42 km a cronometro. Per la terza volta di fila traguardo finale nella capitale
Nel giorno della nascita di Marco Pantani e del colombiano Egan Bernal, è stato svelato a Roma il Giro d’Italia 2025: è la 108ᵃ edizione della corsa rosa, nata nel 1909. Nell’Auditorium Parco della Musica-Ennio Morricone sono intervenuti Urbano Cairo, presidente di Rcs MediaGroup, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, i ministri degli Esteri Antonio Tajani e dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il primo ministro albanese Edi Rama, Paolo Bellino e Mauro Vegni (direttore generale di Rcs Sport e direttore del Giro d’Italia): le leggende Alberto Contador e Vincenzo Nibali hanno presentato tutte le caratteristiche e le insidie del tracciato della “corsa più dura del mondo nel Paese più bello del mondo”, come recita il fortunato slogan del Giro. Partenza venerdì 9 maggio in Albania, conclusione domenica 1° giugno a Roma sui Fori Imperiali dopo 21 tappe, 3413 chilometri e tre giorni di riposo: traguardo finale per la terza volta di fila a Roma, un record, così come la capitale festeggerà la 50ᵃ tappa rosa (tra partenza e arrivo) della sua storia. È un Giro che torna a salire: dislivello di 52mila metri, diecimila in più del 2024. Si toccano 15 regioni su 20. Con la Grande Partenza in Albania, presentata già a dicembre, il Giro scatta dall’estero per la 15ᵃ volta: la prima nel 1965 a San Marino. E si ricordano edizioni che hanno fatto storia, come il Giro europeo del 1973 partito da Verviers in Belgio e il via da Gerusalemme nel 2018. Oltre all’Albania, si passa anche da Slovenia e Città del Vaticano.
le caratteristiche
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Percorso esigente sin dall’inizio, ormai un’impostazione classica. Nelle tre tappe nella nazione delle Aquile ci sono due frazioni da tre stelle di difficoltà e una delle due cronometro (13,7 km). In totale, le prove contro il tempo saranno due: oltre a quella albanese, ci sarà la crono nella decima tappa Lucca-Pisa, 28,6 km ad alta velocità. Gli arrivi in salita sono tre: Tagliacozzo (7ᵃ tappa), San Valentino-Brentonico (16aᵃ tappa) e Sestriere (20ᵃ e penultima tappa) nella giornata in cui viene scalato il Colle delle Finestre, Cima Coppi a quota 2178 metri. Ci sono altre quattro giornate di alta montagna molto impegnative: Castelnovo ne’ Monti (11ᵃ tappa), Asiago (15ᵃ tappa), Bormio (17ᵃ tappa) e Champoluc (19ᵃ tappa). San Valentino (4900 metri di dislivello), Champoluc (4950 metri) e Sestriere (4500 metri) in cinque giorni sono le tre giornate più dure e quelle che rendono l’ultima settimana del Giro per uomini duri e assicurano emozioni forti.
lo sterrato
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La chiave del Giro 2025 sta nello sterrato, 38 chilometri diviso in due tappe. Domenica 18 maggio la nona tappa Gubbio-Siena, km 181, prevede 30 chilometri di strade bianche in cinque settori: sono gli stessi che vengono affrontate nella Strade Bianche, la classica di primavera che è diventata una delle prove più amate dai corridori. E poi il Colle delle Finestre, penultima tappa, con arrivo a Sestriere alla vigilia del trasferimento da Torino a Roma. Proprio qui, nel 2018, il britannico Chris Froome ha compiuto una delle imprese più belle della storia rosa: attacco in salita, la maglia rosa Simon Yates sulle ginocchia e Froome, che aveva già vinto 4 Tour e 2 Vuelta, va solitario verso il traguardo di Bardonecchia con 80 km di attacco solitario. Maglia rosa e trionfo finale a Roma.
prima settimana
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Come detto, il Giro parte dall’Albania subito impegnativo: prima tappa da Durazzo alla capitale Tirana con 1800 metri di dislivello e due salite ravvicinate, con pendenze in doppia cifra, che ricordano il concetto di tappa di montagna in città, come quella di Torino nel 2024. Il secondo giorno, cronometro molto veloce nella capitale, seguita dalla terza tappa a Valona con una salita sopra i 1000 metri che si affronta praticamente dal mare. Riposo e trasferimento in Puglia. Si riparte martedì 13 maggio con la volata di Lecce e altre due giornate adatte ai velocisti come Matera e Napoli, alla quarta presenza consecutiva nella corsa rosa. Si risale la penisola con il primo arrivo in salita a Tagliacozzo e pochi giorni dopo cinque settori di strade bianche per arrivare a Siena.
seconda settimana
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Secondo giorno di riposo in Toscana. Si ricomincia con la seconda cronometro individuale da Lucca a Pisa, riedizione in chiave moderna della prova del 1977 vinta da Knut Knudsen. Il giorno successivo, si rivede al Giro dopo 25 anni la salita di San Pellegrino in Alpe per arrivare con una tappa molto mossa a Castelnovo ne’ Monti. Seguono tre tappe interlocutorie che possono riservare sorprese anche in classifica sebbene per questioni di secondi: Viadana in volata, Vicenza sullo strappo di Monte Berico e Nova Gorica/Gorizia con il suo circuito transfrontaliero per festeggiare la Capitale europea della cultura che unisce le due città italiana e slovena. La settimana si conclude ad Asiago con una tappa impegnativa sull’Altopiano, anche se senza arrivo in salita.
terza settimana
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Dopo il riposo in Veneto, la settimana finale scatta da Piazzola sul Brenta con il tappone trentino: cinque salite dure, senza respiro, e arrivo in salita a San Valentino (Brentonico) sul Monte Baldo che domina il lago di Garda. Non può mancare la Valtellina: traguardo a Bormio con il Mortirolo affrontato dal versante più facile di Monno. Volata a Cesano Maderno in Brianza, e poi le due giornate decisive in Val d’Aosta e Piemonte. Venerdì 30 maggio arrivo a Champoluc dopo una tappa da 4950 metri che presenta salite come, e sabato 31 da Verres a Sestriere con il Colle delle Finestre e l’arrivo in salita nella località sciistica torinese. Gran finale a Roma con il circuito passerella nella Città Eterna.
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