Guerra Israele – Hamas, le notizie di oggi 14 gennaio sul conflitto a Gaza. LIVE

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Svolta per la liberazione degli ostaggi israeliani e la tregua a Gaza nei negoziati di Doha. Il ministro degli Esteri del Qatar, Paese mediatore, ha confermato che i colloqui sono \”alle fasi finali\” e che un’intesa è possibile \”molto presto\”. Il portavoce del ministero degli Affari Esteri del Qatar ha affermato che \”sono state superate le principali controversie (nei negoziati)\”. Attesa la risposta ufficiale di Hamas, che dipende da Muhammad Sinwar, fratello dell’ex leader ucciso da Israele. Fonti israeliane confermano che ha già accettato la bozza di accordo. La trattativa sbloccata da un colloquio la notte scorsa tra il capo del Mossad Barnea, il primo ministro del Qatar al Thani e l’inviato di Trump in Medio Oriente Witkoff. A Doha anche il responsabile dei detenuti dell’Anp. ‘Siamo sul punto di veder realizzata l’intesa’, dice Biden. La Casa Bianca fa sapere di essersi coordinata con Trump. Anche il presidente eletto conferma: \”Siamo molto vicini a farcela\”. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, presenterà oggi in un discorso al Consiglio Atlantico un piano per ricostruire e governare Gaza dopo la guerra, secondo quanto hanno riferito tre funzionari statunitensi ad Axios.\n

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Le famiglie degli ostaggi hanno appreso la possibilità che un accordo potrebbe essere firmato \”entro poche ore\” nel corso di un incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Secondo le famiglie, l’accordo comprenderà tre fasi e si oppongono all’attesa fino al 16° giorno. Nel corso dell’incontro, Netanyahu si è impegnato a riportare a casa tutti gli ostaggi. Tuttavia, le famiglie hanno sottolineato che \”le parole non bastano\”.

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Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

All’incontro non hanno partecipato i parenti degli ostaggi deceduti, che hanno protestato per essere stati esclusi. \”Siamo in una situazione in cui 33 ostaggi vengono rilasciati (nell’ambito di un possibile accordo), ma non abbiamo chiarezza sulla sorte degli altri\”, ha affermato Eli Shtivi, padre di Idan Shtivi, assassinato e rapito il 7 ottobre. \”Stiamo abbandonando 70 ostaggi. Mi sento abbandonato, e così tutti gli ostaggi e le famiglie lasciate fuori da questa fase del processo. A mio parere, è una vergogna e un’umiliazione

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La leadership di Hamas ha annunciato di aver tenuto una serie di consultazioni con i leader delle fazioni palestinesi e di averli aggiornati sui progressi dei negoziati in corso a Doha. Secondo fonti di Hamas, i negoziati sono nella fase finale. Lo riferiscono i media israeliani.

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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta incontrando il ministro delle Finanze ed esponente di estrema destra Bezalel Smotrich. Lo riportano i media israeliani mentre procedono i negoziati per un cessate il fuoco con Hamas. Netanyahu, secondo i giornali israeliani, starebbe cercando di convincere Smotrich a non dimettersi dal governo in caso di accordo, secondo il sito di notizie israeliano Walla. In mattinata il ministro della sicurezza nazionale di estrema destra israeliano Itamar Ben-Gvir ha esortato Smotrich a dimettersi insieme a lui se Israele accettasse l’accordo.

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Almeno 46.645 palestinesi sono stati uccisi e 110.012 feriti a Gaza dall’inizio del conflitto, secondo una dichiarazione del Ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas, citata da Haaretz. 

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Un frammento lungo diversi metri del missile lanciato nella notte su Israele dal gruppo filoiraniano Houthi dallo Yemen ha colpito una casa a Mevo Beitar, vicino Gerusalemme, causando gravi danni. Non si registrano vittime o feriti.  Le autorità israeliane hanno confermato che l’attacco è stato condotto dallo Yemen e gli Houthi hanno rivendicato il lancio. 

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Dovrebbe iniziare a breve un incontro tra il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e rappresentanti dell’associazione dei familiari degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023. Lo riferisce il Times of Israel, mentre è sempre più vicina la chiusura di un accordo tra Tel Aviv e il movimento islamista su uno scambio di prigionieri e un cessate il fuoco. 

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Il nuovo primo ministro libanese, Nawaf Salam, ha lasciato L’Aja, dove  svolgeva il ruolo di presidente della Corte Internazionale di Giustizia,  ed è giunto a Beirut per assumere la guida dell’esecutivo. Nominato dal  neopresidente Joseph Aoun al termine di una sola giornata di  consultazioni, Salam, nella sua prima dichiarazione da capo del governo,  ha invitato i politici libanesi a lavorare \”seriamente\” per attuare  tutte le clausole del cessate il fuoco con Israele e ha riconosciuto che  la ricostruzione dopo la guerra sarà una delle principali sfide che  dovrà affrontare durante il suo mandato. Salam prende il posto di Najib Mikati, ricco uomo d’affari che aveva  retto il Paese con un’amministrazione ad interim per due anni e mezzo.  Mikati si era detto disponibile a restare in carica ma le accuse di aver  stretto accordi sottobanco con il ‘Partito di Dio’ filoiraniano  Hezbollah per restare al potere lo hanno escluso dai giochi.  Determinante per la nomina di Salam è stato anche il ritiro della  candidatura del parlamentare Fouad Makhzoumi, avversario di Hezbollah  che ha scelto di far confluire i suoi consensi su un candidato meno  propenso a scendere a patti con le milizie sciite. 

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Secondo il  Ministero della Salute di Gaza, nelle ultime 24 ore almeno 61  palestinesi sono stati uccisi e altri 281 sono rimasti feriti negli  attacchi israeliani nella Striscia. Secondo il ministero, gli ultimi omicidi hanno portato il numero  totale delle vittime dal 7 ottobre 2023 a 46.645. I feriti sono almeno  110.012, ha affermato il ministero.

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Secondo una  bozza dell’accordo in fase di negoziazione tra Israele e Hamas visionata  dall’agenzia Associated Press, l’intesa in tre fasi inizierebbe con il  rilascio graduale di 33 ostaggi nell’arco di un periodo di sei  settimane, tra cui donne, bambini, anziani e civili feriti, in cambio di  centinaia di donne e bambini palestinesi imprigionati da Israele. Lo  riportano i media israeliani. Tra i 33 ostaggi ci sarebbero anche cinque soldatesse israeliane,  ciascuna delle quali verrebbe rilasciata in cambio di 50 prigionieri  palestinesi, tra cui 30 prigionieri condannati all’ergastolo. Durante  questa prima fase, della durata di 42 giorni, le forze israeliane si  ritirerebbero dai centri abitati, ai palestinesi verrebbe consentito di  iniziare a tornare alle loro case nel nord di Gaza e ci sarebbe  un’ondata di aiuti umanitari, con circa 600 camion in arrivo ogni  giorno.

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Fonti vicine a Hamas hanno riferito che l’accordo di tregua a Gaza includerebbe il rilascio di circa \”1.000 prigionieri palestinesi\” detenuti in Israele nella fase iniziale dell’intesa.

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Microcredito

per le aziende

 

Asaad Hassan al-Shaybani, ministro degli Esteri del governo di transizione in Siria, insediatosi dopo la caduta di Bashar al-Assad, si recherà domani in Turchia. \”Domani effettueremo la nostra prima visita ufficiale nella Repubblica di Turchia, che da quattordici anni non ha mai abbandonatoi il popolo siriano, per rappresentare la Nuova Siria\”, ha annunciato in un messaggio su X al-Shaybani, che nel 2022 ha conseguito un master in Scienze politiche e Relazioni internazionali presso l’Università Sabahattin Zaim di Istanbul e continua ad essere iscritto allo stesso ateneo per un dottorato di ricerca. Non è chiaro se durante la visita sia previsto un incontro con il presidente Recep Tayyip Erdogan.

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Secondo la bozza dell’accordo in fase di negoziazione tra Israele e Hamas, di cui Associated Press ha ottenuto una copia, Israele rilascerà 50 detenuti palestinesi per la liberazione di ognuna delle 5 soldatesse in ostaggio a Gaza.

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Hamas ha  confermato in una dichiarazione che i colloqui di cessate il fuoco a  Gaza hanno raggiunto la \”fase finale\” e ha espresso l’auspicio che  questo round di negoziati si concluda con un \”accordo chiaro e  inclusivo\”. Lo riferisce l’agenzia Reuters.

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L’Accordo di  partenariato strategico globale tra Russia e Iran – che i due  presidenti firmeranno venerdì a Mosca – non è diretto contro nessuno, è  inteso a garantire la sicurezza di entrambi i Paesi. Lo ha affermato il  ministro degli Esteri russo Serggei Lavrov in una conferenza stampa suiu  risultati della diplomazia russa nel 2024. \”Questo accordo, come il nostro accordo con la Corea del Nord, tra  l’altro, non è diretto contro nessun Paese. È di natura costruttiva e  mira a rafforzare le capacità di Russia, Iran e dei nostri amici in  varie parti del mondo a sviluppare meglio l’economia, risolvere i  problemi sociali e garantire una capacità di difesa affidabile”, ha  affermato il ministro. Rispondendo alla domanda se terzi esprimono preoccupazione per la  conclusione di un accordo tra Mosca e Teheran, Lavrov ha osservato che  questo di solito viene fatto in Occidente, “perché vogliono sempre  trovare in ogni questione qualche argomento che dimostri che Russia,  Iran, Cina, Corea del Nord preparano sempre qualcosa contro qualcuno”.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

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Il ministro  degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, ha dichiarato che è impossibile  parlare di un’uscita della Russia dal Medio Oriente. “Non lasceremo il  Medio Oriente”, ha assicurato Lavrov, che sta tenendo a Mosca una  conferenza stampa sui risultati della diplomazia russa nel 2024.

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Hamas ha accettato la bozza di accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio di decine di ostaggi: lo affermano due funzionari israeliani coinvolti nei colloqui, citati dall’Associated Press e ripresi dai media israeliani. 

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\”I negoziati a Doha sono in una fase molto avanzata e si registra un progresso in tutti gli aspetti dell’accordo. I negoziati riguardano tutti i rapiti\”, ha comunicato la direzione governativa per gli ostaggi alle famiglie. La direzione ha aggiunto che \”le ultime ore e giornate sono state dedicate ai dettagli della prima fase dell’accordo. I negoziati per i dettagli della fase successiva dovrebbero iniziare all’inizio della terza settimana dall’attuazione dell’accordo (il 16mo giorno), dopo aver verificato che l’accordo venga rispettato e che i rapiti comincino a essere liberati\”.

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Delibera veloce

 

Una fonte palestinese vicina ai colloqui ha detto che si aspetta che l’accordo venga finalizzato oggi \”se tutto andrà bene\”. Lo riferiscono i media israeliani citando Reuters.

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I parenti dei rapiti israeliani intervenuti alla discussione nella Commissione per gli affari esteri e la sicurezza hanno fermato i lavori urlando contro il ministro della Difesa Israel Katz chiedendogli di discutere la liberazione dei loro cari, le linee generali dell’accordo e le liste. Hana Cohen, zia di Inbar Hayman, il cui corpo è a Gaza, ha chiesto: \”Dov’è la nostra ragazza? Sua madre sta morendo, perché non è nella lista? La rivoglio indietro per la sepoltura in Israele. Non ti lascerò vivere, te lo giuro\”, ha detto al ministro.

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Il portavoce del ministero degli Affari Esteri del Qatar ha affermato che \”sono state superate le principali controversie (nei negoziati)\”. \”Non entriamo nei dettagli di ciò che sta accadendo nei negoziati, siamo al punto più vicino a questo accordo da mesi. Abbiamo inoltrato le bozze dell’accordo a entrambe le parti e ora stiamo raggiungendo la conclusione nei dettagli\”, ha dichiarato.

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Svolta per la liberazione degli ostaggi israeliani e la tregua a Gaza nei negoziati di Doha. Il ministro degli Esteri del Qatar, Paese mediatore, ha confermato che i colloqui sono “alle fasi finali” e che un’intesa è possibile “molto presto”. Il portavoce del ministero degli Affari Esteri del Qatar ha affermato che “sono state superate le principali controversie (nei negoziati)”. Attesa la risposta ufficiale di Hamas, che dipende da Muhammad Sinwar, fratello dell’ex leader ucciso da Israele. Fonti israeliane confermano che ha già accettato la bozza di accordo. La trattativa sbloccata da un colloquio la notte scorsa tra il capo del Mossad Barnea, il primo ministro del Qatar al Thani e l’inviato di Trump in Medio Oriente Witkoff. A Doha anche il responsabile dei detenuti dell’Anp. ‘Siamo sul punto di veder realizzata l’intesa’, dice Biden. La Casa Bianca fa sapere di essersi coordinata con Trump. Anche il presidente eletto conferma: “Siamo molto vicini a farcela”. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, presenterà oggi in un discorso al Consiglio Atlantico un piano per ricostruire e governare Gaza dopo la guerra, secondo quanto hanno riferito tre funzionari statunitensi ad Axios.

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Famiglie ostaggi incontrano Netanyahu: “Possibile accordo entro poche ore”

Le famiglie degli ostaggi hanno appreso la possibilità che un accordo potrebbe essere firmato “entro poche ore” nel corso di un incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Secondo le famiglie, l’accordo comprenderà tre fasi e si oppongono all’attesa fino al 16° giorno. Nel corso dell’incontro, Netanyahu si è impegnato a riportare a casa tutti gli ostaggi. Tuttavia, le famiglie hanno sottolineato che “le parole non bastano”.

All’incontro non hanno partecipato i parenti degli ostaggi deceduti, che hanno protestato per essere stati esclusi. “Siamo in una situazione in cui 33 ostaggi vengono rilasciati (nell’ambito di un possibile accordo), ma non abbiamo chiarezza sulla sorte degli altri”, ha affermato Eli Shtivi, padre di Idan Shtivi, assassinato e rapito il 7 ottobre. “Stiamo abbandonando 70 ostaggi. Mi sento abbandonato, e così tutti gli ostaggi e le famiglie lasciate fuori da questa fase del processo. A mio parere, è una vergogna e un’umiliazione

Hamas ha informato le altre fazioni palestinesi sui negoziati

La leadership di Hamas ha annunciato di aver tenuto una serie di consultazioni con i leader delle fazioni palestinesi e di averli aggiornati sui progressi dei negoziati in corso a Doha. Secondo fonti di Hamas, i negoziati sono nella fase finale. Lo riferiscono i media israeliani.

Netanyahu incontra Smotrich, pressing su si’ ad accordo

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta incontrando il ministro delle Finanze ed esponente di estrema destra Bezalel Smotrich. Lo riportano i media israeliani mentre procedono i negoziati per un cessate il fuoco con Hamas. Netanyahu, secondo i giornali israeliani, starebbe cercando di convincere Smotrich a non dimettersi dal governo in caso di accordo, secondo il sito di notizie israeliano Walla. In mattinata il ministro della sicurezza nazionale di estrema destra israeliano Itamar Ben-Gvir ha esortato Smotrich a dimettersi insieme a lui se Israele accettasse l’accordo.

Hamas, 46.645 i palestinesi uccisi da inizio della guerra

Almeno 46.645 palestinesi sono stati uccisi e 110.012 feriti a Gaza dall’inizio del conflitto, secondo una dichiarazione del Ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas, citata da Haaretz. 

Missile Houthi distrugge una casa vicino Gerusalemme

Un frammento lungo diversi metri del missile lanciato nella notte su Israele dal gruppo filoiraniano Houthi dallo Yemen ha colpito una casa a Mevo Beitar, vicino Gerusalemme, causando gravi danni. Non si registrano vittime o feriti.  Le autorità israeliane hanno confermato che l’attacco è stato condotto dallo Yemen e gli Houthi hanno rivendicato il lancio. 

Netanyahu incontra rappresentanti famiglie ostaggi

Dovrebbe iniziare a breve un incontro tra il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e rappresentanti dell’associazione dei familiari degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023. Lo riferisce il Times of Israel, mentre è sempre più vicina la chiusura di un accordo tra Tel Aviv e il movimento islamista su uno scambio di prigionieri e un cessate il fuoco. 

Libano: neopremier Salam a Beirut, ‘lavoro serio su tregua’

Il nuovo primo ministro libanese, Nawaf Salam, ha lasciato L’Aja, dove  svolgeva il ruolo di presidente della Corte Internazionale di Giustizia,  ed è giunto a Beirut per assumere la guida dell’esecutivo. Nominato dal  neopresidente Joseph Aoun al termine di una sola giornata di  consultazioni, Salam, nella sua prima dichiarazione da capo del governo,  ha invitato i politici libanesi a lavorare “seriamente” per attuare  tutte le clausole del cessate il fuoco con Israele e ha riconosciuto che  la ricostruzione dopo la guerra sarà una delle principali sfide che  dovrà affrontare durante il suo mandato. Salam prende il posto di Najib Mikati, ricco uomo d’affari che aveva  retto il Paese con un’amministrazione ad interim per due anni e mezzo.  Mikati si era detto disponibile a restare in carica ma le accuse di aver  stretto accordi sottobanco con il ‘Partito di Dio’ filoiraniano  Hezbollah per restare al potere lo hanno escluso dai giochi.  Determinante per la nomina di Salam è stato anche il ritiro della  candidatura del parlamentare Fouad Makhzoumi, avversario di Hezbollah  che ha scelto di far confluire i suoi consensi su un candidato meno  propenso a scendere a patti con le milizie sciite. 

Bilancio morti a Gaza sale a 46.645

Secondo il  Ministero della Salute di Gaza, nelle ultime 24 ore almeno 61  palestinesi sono stati uccisi e altri 281 sono rimasti feriti negli  attacchi israeliani nella Striscia. Secondo il ministero, gli ultimi omicidi hanno portato il numero  totale delle vittime dal 7 ottobre 2023 a 46.645. I feriti sono almeno  110.012, ha affermato il ministero.

Bozza: Israele rilascerà 50 palestinesi per ogni soldatessa

Secondo una  bozza dell’accordo in fase di negoziazione tra Israele e Hamas visionata  dall’agenzia Associated Press, l’intesa in tre fasi inizierebbe con il  rilascio graduale di 33 ostaggi nell’arco di un periodo di sei  settimane, tra cui donne, bambini, anziani e civili feriti, in cambio di  centinaia di donne e bambini palestinesi imprigionati da Israele. Lo  riportano i media israeliani. Tra i 33 ostaggi ci sarebbero anche cinque soldatesse israeliane,  ciascuna delle quali verrebbe rilasciata in cambio di 50 prigionieri  palestinesi, tra cui 30 prigionieri condannati all’ergastolo. Durante  questa prima fase, della durata di 42 giorni, le forze israeliane si  ritirerebbero dai centri abitati, ai palestinesi verrebbe consentito di  iniziare a tornare alle loro case nel nord di Gaza e ci sarebbe  un’ondata di aiuti umanitari, con circa 600 camion in arrivo ogni  giorno.

Fonti Hamas: rilasciati 1.000 palestinesi in fase iniziale

Fonti vicine a Hamas hanno riferito che l’accordo di tregua a Gaza includerebbe il rilascio di circa “1.000 prigionieri palestinesi” detenuti in Israele nella fase iniziale dell’intesa.

Ministro Esteri del nuovo governo siriano domani in Turchia

Asaad Hassan al-Shaybani, ministro degli Esteri del governo di transizione in Siria, insediatosi dopo la caduta di Bashar al-Assad, si recherà domani in Turchia. “Domani effettueremo la nostra prima visita ufficiale nella Repubblica di Turchia, che da quattordici anni non ha mai abbandonatoi il popolo siriano, per rappresentare la Nuova Siria”, ha annunciato in un messaggio su X al-Shaybani, che nel 2022 ha conseguito un master in Scienze politiche e Relazioni internazionali presso l’Università Sabahattin Zaim di Istanbul e continua ad essere iscritto allo stesso ateneo per un dottorato di ricerca. Non è chiaro se durante la visita sia previsto un incontro con il presidente Recep Tayyip Erdogan.

Media: ‘Israele rilascerà 250 palestinesi per 5 soldatesse’

Secondo la bozza dell’accordo in fase di negoziazione tra Israele e Hamas, di cui Associated Press ha ottenuto una copia, Israele rilascerà 50 detenuti palestinesi per la liberazione di ognuna delle 5 soldatesse in ostaggio a Gaza.

Hamas: speriamo in accordo chiaro e inclusivo

Hamas ha  confermato in una dichiarazione che i colloqui di cessate il fuoco a  Gaza hanno raggiunto la “fase finale” e ha espresso l’auspicio che  questo round di negoziati si concluda con un “accordo chiaro e  inclusivo”. Lo riferisce l’agenzia Reuters.

Russia-Iran. Lavrov,: “Accordo partenariato non è contro nessuno”

L’Accordo di  partenariato strategico globale tra Russia e Iran – che i due  presidenti firmeranno venerdì a Mosca – non è diretto contro nessuno, è  inteso a garantire la sicurezza di entrambi i Paesi. Lo ha affermato il  ministro degli Esteri russo Serggei Lavrov in una conferenza stampa suiu  risultati della diplomazia russa nel 2024. “Questo accordo, come il nostro accordo con la Corea del Nord, tra  l’altro, non è diretto contro nessun Paese. È di natura costruttiva e  mira a rafforzare le capacità di Russia, Iran e dei nostri amici in  varie parti del mondo a sviluppare meglio l’economia, risolvere i  problemi sociali e garantire una capacità di difesa affidabile”, ha  affermato il ministro. Rispondendo alla domanda se terzi esprimono preoccupazione per la  conclusione di un accordo tra Mosca e Teheran, Lavrov ha osservato che  questo di solito viene fatto in Occidente, “perché vogliono sempre  trovare in ogni questione qualche argomento che dimostri che Russia,  Iran, Cina, Corea del Nord preparano sempre qualcosa contro qualcuno”.

Lavrov: la Russia non lascerà il Medio Oriente

Il ministro  degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, ha dichiarato che è impossibile  parlare di un’uscita della Russia dal Medio Oriente. “Non lasceremo il  Medio Oriente”, ha assicurato Lavrov, che sta tenendo a Mosca una  conferenza stampa sui risultati della diplomazia russa nel 2024.

Fonti: ‘Hamas ha accettato l’accordo di tregua’

Hamas ha accettato la bozza di accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio di decine di ostaggi: lo affermano due funzionari israeliani coinvolti nei colloqui, citati dall’Associated Press e ripresi dai media israeliani. 

Israele: ‘I negoziati riguardano il rilascio di tutti i rapiti’

“I negoziati a Doha sono in una fase molto avanzata e si registra un progresso in tutti gli aspetti dell’accordo. I negoziati riguardano tutti i rapiti”, ha comunicato la direzione governativa per gli ostaggi alle famiglie. La direzione ha aggiunto che “le ultime ore e giornate sono state dedicate ai dettagli della prima fase dell’accordo. I negoziati per i dettagli della fase successiva dovrebbero iniziare all’inizio della terza settimana dall’attuazione dell’accordo (il 16mo giorno), dopo aver verificato che l’accordo venga rispettato e che i rapiti comincino a essere liberati”.

Fonte palestinese: l’intesa sulla tregua potrebbe chiudersi

Una fonte palestinese vicina ai colloqui ha detto che si aspetta che l’accordo venga finalizzato oggi “se tutto andrà bene”. Lo riferiscono i media israeliani citando Reuters.

I parenti degli ostaggi contro Katz: ‘No ad una lista parziale’

I parenti dei rapiti israeliani intervenuti alla discussione nella Commissione per gli affari esteri e la sicurezza hanno fermato i lavori urlando contro il ministro della Difesa Israel Katz chiedendogli di discutere la liberazione dei loro cari, le linee generali dell’accordo e le liste. Hana Cohen, zia di Inbar Hayman, il cui corpo è a Gaza, ha chiesto: “Dov’è la nostra ragazza? Sua madre sta morendo, perché non è nella lista? La rivoglio indietro per la sepoltura in Israele. Non ti lascerò vivere, te lo giuro”, ha detto al ministro.

Qatar: ‘Superate le principali controversie nei negoziati’

Il portavoce del ministero degli Affari Esteri del Qatar ha affermato che “sono state superate le principali controversie (nei negoziati)”. “Non entriamo nei dettagli di ciò che sta accadendo nei negoziati, siamo al punto più vicino a questo accordo da mesi. Abbiamo inoltrato le bozze dell’accordo a entrambe le parti e ora stiamo raggiungendo la conclusione nei dettagli”, ha dichiarato.



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