Il welfare come leva di attraction, retention and engagement​ dei talenti

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In un contesto lavorativo che vede grande mobilità, ma anche costi elevati del lavoro e stipendi fermi, welfare e wellbeing diventano leve preziose per tutte le parti coinvolte

Molte persone lamentano da diverso tempo una crisi del proprio potere d’acquisto, dovuta all’aumento dell’inflazione – che nel 2024 ha segnato una crescita dell’1,3% – a cui molto spesso non corrisponde però un aumento degli stipendi

Anche le aziende sono in difficoltà perché il costo del lavoro è sempre più alto, i dati Istat riferiscono nell’anno appena concluso un aumento del 4,6%. Allo stesso tempo, per i team HR si pone anche la sfida di trattenere i migliori talenti e ridurre al minimo il turnover.

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All’incrocio di tutti questi fattori si trovano, in una posizione strategica, le soluzioni di welfare e wellbeing aziendale, che ti permettono di fornire benefit utili a chi lavora e aumentare la soddisfazione tenendo sotto controllo i costi: scopriamo di più su questi strumenti.

Il salario non è l’unica forma di gratifica

Quando pensiamo alla gratifica di chi lavora, spesso la prima misura che ci viene in mente è una ricompensa economica, ma se guardiamo alle più recenti ricerche vediamo che – sebbene strumenti quali aumenti di stipendio e premi siano sempre citati da chi lavora – le persone manifestano altri desideri rispetto al proprio lavoro. 

Se scegli di mettere in atto una strategia di “total reward” puoi ricompensare chi lavora pensando in generale al benessere e all’engagement e in questo senso un piano di welfare aziendale si rivela molto utile. 

Per esempio con delle giornate di smart working o un piano di flessibilità oraria puoi aiutare le persone a bilanciare privato e lavoro; puoi organizzare percorsi di formazione interni; e ancora puoi scegliere di offrire benefit concreti come assicurazioni sanitarie o crediti da spendere. Si tratta di misure che migliorano la soddisfazione dei dipendenti e portano benefici concreti, con un costo inferiore rispetto all’aumento di stipendio.

Avremo modo di approfondire insieme come queste misure siano anche una leva molto importante per coinvolgere chi lavora e ridurre il turnover aziendale: più soddisfazione significa anche maggiore spinta a rimanere. 

Fringe benefit a sostegno di chi lavora

Tra le opportunità di gratifica giocano un ruolo strategico i fringe benefit, cioè quei beni o servizi che l’azienda eroga oltre allo stipendio. Si tratta di una possibilità molto interessante per entrambe le parti, prima di tutto perché entro una certa soglia questi benefit sono esenti da imposte.

Una delle forme più utilizzate sono sicuramente i buoni spesa, che si possono usare in vario modo – dai beni primari fino a servizi di intrattenimento, viaggi e wellbeing – e partecipano in modo concreto al benessere di chi lavora. Non solo acquisti, però: tra i benefit nel 2025 possono rientrare anche somme per il pagamento o il rimborso di utenze di luce, acqua e gas; del canone di affitto o mutuo per la prima casa; di spese scolastiche

Quali sono le soglie di esenzione dalle imposte? La legge di bilancio prevede che per il triennio 2025-27 i fringe benefit non concorrano al calcolo di contributi e imposte fino ai 1.000 euro per i dipendenti, soglia che si alza a 2.000 euro per chi ha figli fiscalmente a carico.

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Le misure sono deducibili anche dall’azienda: un bel vantaggio per tutti, insomma. 

Premi di risultato

Se la tua azienda prevede dei premi di risultato, per l’anno in corso c’è un’opportunità molto interessante: per chi lavora è prevista un’irpef agevolata al 5% anziché al 10%, a patto che la persona che riceve la somma abbia un reddito da lavoro dipendente non superiore a 80.000 euro e che il premio sia legato a un comprovato merito. 

Se il contratto collettivo di riferimento lo prevede, il premio può anche essere convertito in welfare, senza tassazione. 

Oltre la busta paga: total reward

In un’ottica di benessere complessivo di chi lavora, può fare la differenza un’azienda che sa guardare oltre la busta paga e i benefit economici, applicando invece la strategia di total reward. 

Abbiamo esaminato i dati recenti di società quali Gallup, Oyster e ADP e abbiamo individuato delle tendenze. Certo, chi lavora si aspetta uno stipendio congruo così come degli aumenti nel corso della carriera, e sicuramente non disdegna un premio di riconoscimento, ma la soddisfazione dipende anche da altro

Orari di lavoro, crescita professionale, smart working, comunicazione con il management sono tra i fattori più citati dalle persone, non solo in Italia, soprattutto dalle generazioni più giovani. 

In particolare, oltre al denaro e ai fringe benefit di cui abbiamo parlato, ci sono due dimensioni di intervento che ti invitiamo a considerare: tempo e opportunità.

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  • Tempo: oggi le persone sono molto attente a conciliare la professione con la sfera privata, si parla sempre più di work-life balance e di misure come permessi orari, flessibilità di orario e smart working. Quest’ultimo, dopo il boom degli anni 2020-21, rimane un fenomeno di rilievo, si stima che in Italia riguardi oltre 3,5 milioni di lavoratori e cresce il numero di aziende che introducono questa modalità. 

Tra le tendenze più interessanti da osservare, attenzione anche alla settimana corta, sperimentata con successo anche diverse aziende italiane.

  • Opportunità: le parole d’ordine in questo caso sono crescita professionale e partecipazione. Nella tua azienda, per esempio, sono previste attività di formazione? I percorsi formativi, interni o esterni, possono essere un incentivo molto forte, per aggiungere competenze e magari ottenere avanzamenti di carriera. La formazione può riguardare anche interi team o aree di lavoro, pensa per esempio a un corso di inglese, e può essere strategica per la competitività – come nel caso della formazione su nuove tecnologie.

Ci sono poi molte misure utili a coinvolgere chi lavora: attività di team building ed eventi speciali, per esempio, ma anche momenti di confronto sui bisogni e sulle opinioni che fanno sentire le persone partecipi e ascoltate.

Retention dipendenti con il welfare

Le misure di welfare aziendale ti possono aiutare in vario modo a ridurre il costo del lavoro. I benefit economici che abbiamo citato rappresentano per l’azienda un modo di ricompensare chi lavora ricevendo però degli importanti sgravi fiscali: come riportato nell’art. 95 del TUIR, infatti, l’azienda ha la possibilità di dedurre dal reddito dell’impresa le spese per le prestazioni di welfare. 

Puoi ottenere però anche dei vantaggi indiretti molto importanti: scegliendo di porre al centro delle misure di welfare il benessere dei lavoratori, per esempio offrendo flessibilità oraria o sostegno alla genitorialità, aumenta l’engagement

Il costo di un alto tasso di turnover come sai è considerevole, sia in termini di perdita di know-how che strettamente economici – una ricerca della società di consulenza Gallup stima che sostituire una persona costa complessivamente da metà fino a due volte il suo stipendio annuale  – ma un piano di wellbeing aziendale può metterti al riparo da questa spesa.

Non dimentichiamoci che il welfare è cruciale all’interno di una strategia ESG: quando pensiamo alla sostenibilità aziendale tendiamo a considerare i temi ambientali, ma non dobbiamo perdere di vista la dimensione sociale, umana. Investire sulle persone e creare un ambiente equo e positivo impatta a lungo termine sul successo delle organizzazioni.

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Welfare e wellbeing strategici per aziende e persone

Il mondo del lavoro è segnato dalle difficoltà economiche che vivono sia le aziende che le persone. Per fronteggiare l’aumento del costo della vita e del lavoro, ma anche per aiutare le persone a lavorare con serenità e a trovare sempre spazio per il proprio privato, è indispensabile porre attenzione sui temi di welfare e wellbeing, che sono sempre più cruciali per chi lavora e strategici per le organizzazioni.

Nei mesi di gennaio e febbraio abbiamo previsto un approfondimento proprio su questo tema, con cui inauguriamo un nuovo e ricco format di contenuti. Pubblicheremo articoli dedicati a queste tematiche, potrai partecipare a webinar insieme a esperti del settore ma anche a un evento in presenza, un’occasione per confrontarsi su questi argomenti e fare networking con altri professionisti.

A chiusura di questo spazio tematico pubblicheremo anche un booklet in cui troverai materiali utili, infografiche e molti spunti.

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