La decisione dell’istituto Giordano Bruno legato ai problemi della linea ferroviariaBologna-Portomaggiore:«Il treno dovrebbe arrivare alle 7.59 ma arriva quasi sempre dopo le 8.00»
Un «ritardo sistematico di alcuni minuti del treno proveniente da Portomaggiore» e l’Istituto Giordano Bruno di Budrio con una circolare posticipa l’ingresso a scuola «in attesa del ripristino della puntualità del servizio». «Il treno dovrebbe arrivare alle 7.59 ma arriva quasi sempre dopo le 8.00 – fa notare Alessia Martorana, vicepreside –. Abbiamo deciso di far slittare di cinque minuti l’ingresso per cercare di porre rimedio ai ritardi che gli studenti stavano accumulando». Su una comunità scolastica proveniente anche dai Comuni limitrofi, in particolare Molinella, «in una classe di Budrio, composta da circa 25 studenti, prendono il treno 6-7 – spiega la vicepreside –. Con la Tper c’è sempre un dialogo. È più facile gestire la situazione del trasporto con autobus, il ritardo dei treni è più complesso, perché dipende anche da Trenitalia. Il problema della linea Bologna-Portomaggiore è che ci sono lavori in corso per l’interramento». Per Martorana però non si tratta di una situazione «né allarmante né grave. La scuola per far fronte a una problematica oggettiva ha preso questa decisione».
La Lega: chiediamo un’azione concreta di Ferrovie ER
A sollevare la questione la Lega. In seguito alla ricezione di diverse segnalazioni da parte del referente di Budrio, «chiediamo che ci sia un’azione concreta da parte di Ferrovie Emilia-Romagna e che tutti gli enti preposti a livello locale si adoperino per il ripristino regolare del servizio», sottolinea Matteo Di Benedetto, capogruppo in Consiglio comunale a Bologna e vicesegretario provinciale del Carroccio. Dopo un breve botta e risposta con la prima cittadina di Budrio, Debora Badiali, «registriamo positivamente il fatto che la sindaca abbia preso posizione e si sia adoperata in questa direzione – aggiunge Di Benedetto – Il timore era che ci fosse un ritardo nella segnalazione. L’augurio è che continui a insistere anche con eventuali atti in Consiglio comunale o come Giunta; atti formali, non solo prese di posizione».
I dati e gli orari
La sindaca fa notare che dalla scoperta dell’inizio dei lavori «ho chiesto all’assessore regionale di avere un tavolo periodico, che facciamo con gli altri Comuni. Sono in carica dall’estate 2022 e il cantiere è partito a dicembre. Eravamo molto preoccupati perché si è partiti con una serie di disagi impattanti. Abbiamo mantenuto attivo il tavolo nell’aggiornamento rispetto al cronoprogramma dei lavori e nella segnalazione del recepimento di preoccupazioni, ma allo stesso tempo prospettive. Abbiamo sentito la nuova assessora, Irene Priolo, per ripartire con ancora più energia». Badiali invita a guardare anche i dati pubblici del monitoraggio regionale: «Nel contratto che ha Fer con Trenitalia-Tper cinque minuti di ritardo vengono considerati in fascia oraria. Ho fatto una verifica lunedì e su gennaio, ad esempio, ci davano, con questo margine di cinque minuti, i treni garantiti e puntualmente arrivati». I dati condivisi anche dalla prima cittadina indicano che nel 2024 il treno 90269 ha una puntualità media del 91,5% (31 ritardi su 363 volte). La puntualità nel 2025, aggiornata a lunedì, si alza al 100% sulle 12 volte in cui il treno è stato effettuato. La sindaca non nega che non vada tutto bene, ma sulla questione sollevata dalla Lega rileva che «fino alla settimana scorsa la campanella suonava alle 8.05. Da Google Maps, se uno punta la stazione e il Giordano Bruno, ha sei minuti a piedi per entrare. È tutto molto stretto dal punto di vista delle tempistiche».
Gli orari indicano lungo la stessa linea anche la corsa dell’autobus B5129 in partenza da Portomaggiore alle 6.45 e con arrivo a Budrio alle 7.35. Sul confronto con il Carroccio, «secondo me c’è una tempistica sbagliata e un’opportunità non colta – continua Badiali –. Il ragionamento deve essere sulla gestione e la qualità del servizio in senso ampio. Secondo me è stata fatta una polemica sterile e abbastanza inopportuna, dopo quello che è successo sabato con l’alta velocità a Milano, data la vicinanza politica della Lega locale con il ministro competente».
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