Com Stampa Filt Cgil Padova: “Vertenza LGT Italia: ieri il blitz dei lavoratori nella sede di Pero (MI) dove sono stati trasferiti”

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


(AGENPARL) – Roma, 14 Gennaio 2025

(AGENPARL) – mar 14 gennaio 2025 *Comunicato Stampa*
*Vertenza LGT Italia, i lavoratori “padovani” trasferiti nella sede di
Milano: si presentano ma il lavoro non c’è*
*Filt Cgil Padova: “La prova definitiva del gioco sporco di LGT Italia
sulla pelle dei lavoratori. L’8 gennaio **è** arriva**ta** loro la lettera
di trasferimento nella sede LGT Italia di Pero (MI), ieri si sono
presentati in 22 ma il magazzino era impreparato ad accoglierli”*
Il blitz è scattato praticamente a notte fonda con la partenza dalla sede
della Cgil di via Longhin in un autobus messo a disposizione dalla Filt
Cgil Padova. Ad essere presenti, circa una trentina di lavoratori di LGT
Italia, 22 con un contratto a tempo indeterminato, gli altri a tempo
determinato, impegnati in una strenua lotta a difesa dei propri diritti e
della propria dignità. Ad accompagnarli, Matteo Cesaretto della Filt Cgil
Padova, uno dei delegati che insieme al Segretario Generale della
categoria, Massimo Cognolatto, ha seguito fin da subito, vale a dire da
inizio 2024, il loro caso che poi è improvvisamente degenerato a fine
dicembre quando hanno appreso (un totale di circa 40 lavoratori) che con la
fine dell’anno si sarebbe chiuso l’appalto di LGT Italia come distributrice
dei pezzi di ricambio auto per conto di Ricauto (affiliata al Gruppo
francese Autodis) e che quindi avrebbero perso il loro posto di lavoro.
Scatta quindi un percorso di lotta con scioperi e presidi, prima e dopo
Natale, che però non smuovono né LGT Italia, né i committenti (ossia
Ricauto e il gruppo francese Autodis con cui LGT Italia continua a lavorare
nei magazzini di Modena e Brescia) dalla decisione di chiudere l’appalto
con tanti saluti ai lavoratori che avevano osato alzare la testa e
reclamare il rispetto dei propri diritti. L’8 gennaio, l’ultimo capitolo
della loro odissea: a 22 di loro arriva una lettera con la comunicazione
del loro trasferimento nella sede di Pero, in provincia di Milano.
“Si è trattata – dice Matteo Cesaretto della Filt Cgil Padova – di una
comunicazione piuttosto generica che abbiamo subito valutato come
pretestuosa, al fine di dare a LGT Italia una scusa di addossare ai
lavoratori le cause del licenziamento qualora non si fossero presentati,
cosa che l’azienda dava per certa. Un vero e proprio gesto da maramaldi,
così da infierire ulteriormente ai lavoratori un ulteriore colpo, ossia la
perdita dei diritti di disoccupazione, cioè la Naspi. E così abbiamo deciso
di andare a vedere il loro gioco, abbiamo noleggiato un autobus e, partendo
alle 4 e mezza del mattino, siamo arrivati alla volta di Pero,
nell’hinterland milanese, e puntuali i lavoratori si sono presentati al
magazzino. Il preposto aziendale quando ha visto i lavoratori è rimasto
chiaramente sorpreso e non ha potuto far altro che dire che,
sostanzialmente, di lavoro non ce n’era. A quel punto ho scritto una
lettera, firmata da tutti i lavoratori presenti, dove spiegavo quanto
accaduto e cioè che i lavoratori, come da comunicazione pervenuta, si erano
presentati al lavoro ma che vista la situazione di impreparazione del
magazzino non han potuto fare altro che tornare a casa. Abbiamo provato a
consegnarla al preposto aziendale che si è rifiutato di riceverla. Poco
male, l’abbiamo lasciata nella cassetta delle lettere e spedita via PEC. A
quel punto, a conclusione della trasferta, siamo anche passati davanti alla
sede di LGT Italia a Brescia dove abbiamo incontrato i nostri colleghi
della Filt Cgil di Brescia e fatto una conferenza stampa con alcuni media
locali. Vale la pena raccontare che appena siamo arrivati, l’azienda ha
immediatamente fatto scattare e chiudere i cancelli”.
“Quanto accaduto ieri – attacca l’esponente sindacale – è solo l’ultimo
capitolo di una vicenda che parte da lontano e che ha similitudine con
molte realtà che sottotraccia insistono nel mondo del lavoro italiano.
Tutto ha origine quando ancora i lavoratori operavano in un subappalto –
illecito – per conto di Transport srl. Ad Ottobre LGT Italia estromette
Transport prendendo il controllo direttivo del servizio a Padova, su cui
già esercitava una forte ingerenza. Il lavoro è da sempre effettuato in
esclusiva per Ricauto del gruppo Autodis. Con questa operazione, da noi
pretesa e che doveva essere un esame di maturità per LGT, l’azienda si è
assunta le responsabilità su tutto quello che i lavoratori avevano maturato
negli anni precedenti legato, fra le altre cose, al mancato rispetto delle
norme del loro CCNL (per esempio non gli venivano applicato le
maggiorazioni per il lavoro notturno e le trasferte). Si tratta di una
somma considerevole che supera i trecentomila euro a cui vanno aggiunte
pendenze di fine rapporto e TFR. Ma a far quadrare il cerchio doveva essere
la committenza che doveva offrire il tempo tecnico per gestire la crisi e
sanare le pendenze prorogando per poco l’affidamento. Così non è stato.
Soggetti che per anni hanno “collaborato” assieme improvvisamente hanno
iniziato a diffidare l’uno dell’altro: convinti che alla fine si poteva
scaricare nell’anello più basso. Credo sia venuto il tempo della maturità.
Ognuno faccia la propria parte. Da parte nostra non ci fermeremo e siamo
pronti a risalire fino in fondo la catena delle responsabilità.
“Resta – conclude Cesaretto – la lezione di dignità e coraggio data da
questi lavoratori. E soprattutto di unità, malgrado sia un gruppo
intergenerazionale composto da persone provenienti da mezzo mondo che però
spesso si parlano tra loro in dialetto padovano. E che una cosa hanno però
compreso molto bene e cioè che non bisogna avere paura: il bue va preso per
le corna. E con l’azione di ieri lo hanno dimostrato con i fatti”.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link