Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
La Sala Bigari della residenza comunale di Faenza ha ospitato la presentazione del progetto “La sicurezza nello sport come promozione del benessere”. L’iniziativa, promossa dal Panathlon Club Faenza con il patrocinio del Comune e della Federazione Medico Sportiva Italiana, rappresenta un modello formativo innovativo per garantire sicurezza e benessere nello sport, coinvolgendo docenti, studenti e famiglie.
Il progetto: sicurezza e benessere come pilastri dello sport
La sala Bigari della residenza Comunale di Faenza, ha ospitato la presentazione del progetto del Panathlon Club Faenza “La sicurezza nello sport come promozione del benessere”, che si avvale del patrocinio del Comune di Faenza e della Federazione Medico Sportiva Italiana.
Ad aprire la conferenza stampa è stato il presidente del sodalizio manfredo, Giovanni Mingazzini che ha tenuto a sottolineare come “Sicurezza + Benessere sia il binomio fondamentale per rendere lo sport un’esperienza accessibile a tutti, così come è sancito dalla Carta Europea dello Sport del 1992, a cui si rifà il progetto del Panathlon Club Faenza. ”
Il programma mira infatti ha sottolineato Mingazzini, “a diventare punto di riferimento per il settore scolastico, nel promuovere la cultura della prevenzione e della salute, attraverso l’attività fisica, nell’ambito della formazione degli insegnanti prima e degli alunni poi.”
Un modello educativo innovativo
Si tratta di una grande novità, che introduce un innovativo modello, incentrato sulla sicurezza nello sport.
Attualmente è già in corso un’iniziativa pilota di dieci moduli formativi all’Istituto Oriani di Faenza ma il modello è replicabile e a breve il Panathlon Club auspica si possa estendere a tutte le scuole faentine ed andare anche oltre.
Coordinatore del progetto è il dottore Gianpaolo Zauli, vicepresidente del Panathlon Club Faenza, che ha tenuto a precisare come, “il progetto ha precisi obbiettivi: aumentare la consapevolezza sui rischi legati alla pratica sportiva e sulle misure preventive da adottare; promuovere stili di vita sani e attivi attraverso l’attività fisica e andare poi a creare una rete di collaborazione tra istituti, scuola, genitori e società sportive.
Zauli ha infatti evidenziato come fra i 13 e 16 anni il 30% dei ragazzi abbandoni precocemente la pratica sportiva.”
“L’iniziativa, ha proseguito Zauli, pionieristica nella promozione della sicurezza sportiva, già avviata nell’Istituto Oriani di Faenza è replicabile in ogni realtà simile, anche a livello nazionale, dato che prevede un corso, della durata di 10 ore, progettato per fornire ai docenti le competenze necessarie, non solo per garantire la massima sicurezza e il benessere degli studenti durante le attività sportive, ma anche per promuovere quei valori che lo sport veicola e che rappresentano i capisaldi e principi del Panathlon” .
A coadiuvare il dottor Zauli c’è anche il dottor Mirco Mazzoli, psicologo dello sport e mental coach.
I temi trattati nei moduli formativi
I contenuti proposti, articolati su moduli tematici da due ore ciascuno, affrontano una vasta gamma di argomenti. Quale sport per il bambino e l’adolescente. I criteri di scelta: valutazione delle caratteristiche individuali degli studenti per una scelta ottimale delle attività sportive. La prevenzione degli infortuni nello sportivo e le certificazioni: protocolli di primo soccorso, tecniche di bendaggio e allestimento di kit di pronto intervento. La corretta alimentazione dello sportivo e l’uso di integratori: elaborazione di piani alimentari personalizzati per garantire un corretto apporto energetico e nutrizionale. Il rispetto delle regole del gioco sportivo (fair play): promozione di valori quali il rispetto delle regole, la lealtà e la collaborazione. Il doping, anche inteso come fumo e alcool.
Il progetto basato su un modello formativo innovativo e centrato dapprima sul docente e in seguito sui discenti (si prevedono borse di studio incentivanti ai ragazzi che presenteranno progetti validi), si configura come una risposta efficace alle sfide attuali dell’inclusione scolastica.
Un impatto positivo per tutto il sistema scolastico
L’iniziativa, replicando le buone pratiche adottate, contribuirà a diffondere una cultura dell’equità educativa e a migliorare sempre più la qualità complessiva del sistema scolastico.
Infatti all’Oriani sono già in atto, queste iniziative su come coinvolgere i giovani, creando gruppi di lavoro misti (giovani ed educatori), chiedendo direttamente ai giovani quali sport preferiscono, attraverso sondaggi e questionari, organizzando workshop partecipativi ed, eventualmente, app dedicate.
Investire nello sport per risparmiare nei costi legati alla sanità
“Indubbiamente, ha concluso il dottor Zauli, assieme alla prof. Silvia Bigini, responsabile dell’indirizzo sportivo dell’ Istituto Oriani, i benefici del progetto puntano a creare una cultura partecipativa, che porterà a prevenire infortuni: il progetto ridurrà il rischio di lesioni grazie a programmi di allenamento specifici, attrezzature sicure e personale qualificato; promuoverà il benessere fisico e sosterrà anche la salute mentale, contribuendo a ridurre lo stress, migliorare l’autostima e favorire la socializzazione tra gli atleti.
In questo modo, si andrà a creare un ambiente sportivo inclusivo, accessibile a tutti, indipendentemente dalle loro capacità o condizioni fisiche.”
Un risultato non di poco conto, visto che la sedentarietà costa all’Italia 910 milioni di euro quindi ogni euro investito nello sport fa risparmiare 5,86 euro al S.S.N.
Gabriele Garavini
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link