Ammontano a 620mila euro i contributi messi a disposizione dalla Regione alle sezioni dell’Associazione nazionale alpini del Friuli Venezia Giulia. La misura, già adottata per il biennio 23-24 con una dotazione di 320mila euro, è stata implementata nell’ultima legge di Stabilità portando il contributo a 620mila euro; l’obiettivo è quello di sostenere la manutenzione e il ripristino di percorsi, sentieri, capitelli, ancone, cippi commemorativi, chiesette e cimiteri, nonché per il miglioramento di baite e rifugi. Quattro sezioni Ana hanno presentato 18 progetti.
I progetti.
La Sezione di Udine presieduta da Mauro Ermacora, ha richiesto risorse per il restauro delle lapidi commemorative dei caduti dispersi delle due guerre mondiali presenti nella chiesa di San Martino di Codroipo, per la manutenzione periodica di 181 croci in ferro presenti nel cimitero militare dei caduti di Aquileia, chiamato anche Il Cimitero degli Eroi, per la riqualificazione dell’area monumentale a ricordo della tragedia del Galilea sul monte di Ragogna, per il ripristino dell’antica fontana denominata “dal predi”, della fine dell’Ottocento e posizionata a Cergneu Superiore in comune di Nimis oltreché per la sistemazione e la ristrutturazione dei monumenti ai caduti a Medeuzza e a Racchiuso di Attimis.
Invece la Sezione di Pordenone presieduta da Ilario Merlin ha ottenuto un contributo per intervenire sulla Casera Valfredda di Giais, sulla chiesetta di San Valentino a San Vito al Tagliamento, sul cimitero di Guerra della Val Da Ros a Clauzetto e per la manutenzione della chiesetta di Sant’Urbano in località Villotta di Vicinale a Pasiano di Pordenone.
Per la Sezione della Carnia presieduta da Ennio Blanzan, aggiunge che saranno fondamentali due interventi di manutenzione straordinaria: la cappella di Paularo e il parco della rimembranza a Sutrio. Infine, la Sezione di Cividale del Friuli presieduta da Antonio Ruocco, in sinergia con alcune parrocchie ha individuato alcuni siti delle Valli del Natisone, che necessitano di intervento urgente di recupero. Nello specifico si tratto del restauro del campanile della chiesa di Sant’Andrea apostolo a Erbezzo, la chiesetta del Santo Spirito sul Monte la chiese di San Quirino a San Pietro Natisone. E la cappella di Biacis. Inoltre, saranno restaurati il Monumento a Cividale dedicato ai caduti della Prima guerra mondiale dei battaglioni e la cappella del cimitero di Orzano
Anzil: “Nessuno più degli Alpini è capace di trasmettere i valori di quei monumenti”
“L’esperienza di chi ha fatto l’amministratore comunale ha consentito di capire che affidare un ruolo operativo nel restauro dei manufatti storici e dei monumenti ai caduti consente di attivare appieno le risorse messe a disposizione – ha commentato il vice governatore con delega a Cultura e sport Mario Anzil – . La Regione ha a cuore che cimiteri, cippi, ancone, chiesette, sentieri, siano restaurati e tramandati ai giovani o ai turisti che passandoci davanti possono ritrovare la narrazione della storia”.
“Siamo certi che in questo modo verranno conservati e tramandati i valori che stanno dietro a quei monumenti: nessuno più degli Alpini è capace di trasmettere concretezza a quei valori. La nostra è una Regione costellata di comuni piccoli che vanno valorizzati e in cui gli Alpini sono sempre presenti e attivi nel creare momenti di socialità e comunità” ha aggiunto Anzil.
Maurmair e Balloch: “Recuperiamo e valorizziamo le testimonianze della Prima e della Seconda Guerra Mondiale in Friuli”
“Gli Alpini sono da sempre una delle ricchezze più importanti del nostro Paese – sottolinea il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Markus Maurmair insieme al collega Stefano Balloch – . Con il loro fare si distinguono per capacità, abnegazione, senso di appartenenza e grande generosità nel più schietto e sincero spirito “alpino”. Sono persone che conservano e tramandano i valori propri di chi vive tra le cime innevate, forti della volontà di lavorare, arricchiti dallo spirito di sacrificio e il senso di grande solidarietà per chi è in difficoltà. Ma nell’animo alpino si è sviluppato un forte rispetto per la natura e per la nostra montagna fonte di grande orgoglio per la Regione e per la Nazione. Con il loro operare incarnano in modo semplice e schietto i valori dell’altruismo, sapendo realizzare interventi concreti e attuando quel modo di fare semplice che contraddistingue chi popola il Friuli Venezia Giulia. La loro presenza e il loro contributo sono stati determinanti nei periodi più difficili dell’Italia, ma sanno anche essere fonte di giovialità e spirito di gruppo”.
“A fronte di questa evidenza – continua il consigliere Maurmair – abbiamo riproposto, con un emendamento a firma del sottoscritto e del collega Stefano Balloch, ampliando lo spettro delle fattispecie d’intervento, il riconoscimento di un contributo a favore delle Sezioni regionali degli Alpini presenti in Friuli Venezia Giulia al fine di favorire la manutenzione e il ripristino di percorsi, sentieri, capitelli, ancone, cippi commemorativi, chiesette e cimiteri, nonché per il miglioramento di baite e rifugi”.
“Infatti – rimarcano i due consiglieri – la coincidente sovrapposizione d’intenti tra i sottoscritti consigliere regionali e il quotidiano operare degli Alpini ci ha stimolato l’idea di cogliere il valore aggiunto che sapranno dare alle risorse che hanno ricevuto per una serie di interventi di riqualificazione e ripristino di siti toccati dalle due Grandi Guerre con l’intento di commemorare chi si è sacrificato per la Patria e allo stesso tempo garantire una fonte storica attendibile per le nuove generazioni affinché si facciano partecipi del come l’Italia e il Friuli Venezia Giulia si sono autodeterminati”.
“Il consigliere Stefano Balloch ribadisce che si tratta di uno stanziamento di rilievo anche per gli Alpini del Cividalese e delle Valli del Natisone per un importo importante attraverso il quale restituire la bellezza e il dovuto decoro a strutture che avevano necessità di essere restaurate da molti anni e che ospitano cerimonie civili e religiose di ricordo dei nostri caduti. La buona volontà e l’esperienza del mondo degli Alpini, sulla scia di quella che è stata una delle loro prime missioni, l’amore per preservare la nostra memoria e i luoghi dove cento e più anni fa purtroppo risuonavano i boati delle bombe, e quindi spazi della memoria a testimonianza della storia contemporanea. Oggi queste strutture sono meta degli appassionati di montagna, ma anche spazi con finalità di soggiorno”, aggiunge il consigliere di Maggioranza.
“Concedere un contributo alle sezioni Ana per la manutenzione e valorizzazione di queste realtà, legate appunto anche alla memoria storica delle battaglie combattute nei nostri territori, è quindi doppiamente importante per poter far comprendere la storia e arricchire le forme di attrazione turistica e, dare valore a chi, dopo le vicende belliche del secolo scorso, ha voluto ricordare con cippi, monumenti e altre forme d’arte, il sacrificio dei Caduti, le loro vicende, a memoria delle future generazioni”.
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